Lettera stopOPG Abruzzo al Sindaco de L’Aquila (che ha espresso solidarietà per il digiuno)

 

Comitato stop OPG regione Abruzzo: CGIL, SPI Cgil, Associazione 180amici l'aquila-onlus, Altri Orizzonti, Associazione Percorsi Abruzzo, ARCI, C.O.S.M.A., ForumSaluteMentale, Cittadinanza Attiva-Tribunale del Malato, Coordinamento Centri Diurni, Psichiatria Democratica, UNASAM.

L'Aquila, 24 marzo 2015

 

 

Ringrazio il Sindaco Massimo Cialente per la sensibilità civica dimostrata nella dichiarazione di solidarietà all'iniziativa della staffetta del digiuno che dopo l'appello di noi promotori vede sempre più adesioni in tutte le regioni e nella nostra regione.

Le adesioni alla staffetta crescono. Il 31 marzo nella sede della CGIL insieme a me digiuneranno
Umberto Trasatti e Loretta Del Papa.

I promotori dell'appello: Stefano Cecconi (Cgil nazionale), don Luigi Ciotti (Gruppo Abele) Franco Corleone (Garante diritti dei detenuti Toscana), Adriano Amadei (Cittadinanzattiva referente salute mentale), Denise Amerini (Fp Cgil), Stefano Anastasia e Ivan Novelli (Società della Ragione), Cesare Bondioli (Psichiatria Democratica), Antonella Calcaterra (Camera Penale Milano), Enzo Costa (Auser nazionale), Vito D’Anza, Peppe Dell'Acqua (Forum Salute Mentale), Giovanna Del Giudice e Franco Rotelli (Conf. Permanente Salute Mentale nel Mondo), Antonio Gaudioso (Cittadinanzattiva), Maria Grazia Giannichedda (Fond. Basaglia), Patrizio Gonnella (Antigone), Fabio Gui (Forum Salute e Carcere), don Giuseppe Insana (Ass. Casa di Barcellona P.di G.), Elisabetta Laganà (Presidente Conf. Naz. Volontariato Giustizia), Aldo Mazza (Ed. Alphabeta Verlag), Anna Poma (coop. Con.Tatto), Fabio Ragaini (Grusol), Alessandro Sirolli (180Amici Aq), Gabriella Stramaccioni (Libera) Gisella Trincas (Unasam), Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan), don Armando Zappolini (Cnca)
chiedono di aderire comunicando il giorno/i giorni fino al 31 marzo 2015 per:
Chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), senza proroghe e senza trucchi “… luoghi indegni per un Paese appena civile” (G. Napolitano)

La data per la chiusura degli OPG si avvicina: il 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge.Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata. E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali. Perciò continua la mobilitazione:

  • per far chiudere gli OPG al 31 marzo 2015 senza proroghe e senza trucchi
  • per la nomina di un Commissario per l’attuazione della legge 81/2014 sul superamento degli Opg
  • per fermare i nuovi ingressi e favorire le dimissioni, con buone pratiche per la salute mentale, una buona assistenza socio sanitaria nel territorio,
  • per evitare che al posto degli Opg crescano nuove strutture manicomiali (le cosiddette Rems: i “mini Opg” il cui numero può e deve essere invece drasticamente ridotto)

Il Comitato StopOpg Abruzzo ha espresso sempre dissenso sulle iniziative della Regione indirizzate fin dal precedente Governo Regionale alla progettazione e realizzazione di nuove strutture (previste ma non imposte dal comma 2 dell'articolo 3ter della legge 9/2012) in cui eseguire le misure di sicurezza in luogo degli attuali OPG.

Durante gli incontri del Tavolo Regionale su OPG e Salute Mentale abbiamo avuto certezza che la maggior parte dei concittadini ancora internati in OPG si trova nella condizione di ricevere progetti terapeutico-riabilitativi dei Centri di Salute Mentale, con conseguente disposizione di misure alternative all’internamento.

La proposta di StopOpg è sempre stata per situazioni abitative da distribuire nelle province a modello "gruppiappartamento" max 4-5 persone, inseriti in contesti di civile abitazione e con assistenza di personale qualificato delle Aziende Sanitarie, evitando qualsiasi forma di esternalizzazione. In questo senso l'abitare entra in percorsi riabilitativi sensati con inclusione socio-lavorativa e sistema di cura a responsabilità dei Centri di Salute Mentale per i dimissibili dagli OPG.

Il Comitato ha sottolineato sempre l'improrogabilità della presa in carico delle persone internate da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale, ma questo continua ad avvenire con colpevole lentezza.

 

Alessandro Sirolli

 

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