Comitato stampa
Il prossimo 28 Maggio a Padova si terrà a Padova la presentazione del Comitato stopopg Veneto in un iniziativa pubblica alla quale abbiamo invitato anche la Regione Veneto.
Il Comitato, che si batte per la chiusura degli ospedali psichiatri giudiziari, già il 26 marzo, ha ottenuto un incontro e confronto con i funzionari regionali delegati dall' Assessore alla Sanità Luca Coletto. In quest’occasione, volta a presentare le finalità del Comitato, ci è stato reso noto il quadro complessivo delle azioni che la Regione sta mettendo in campo per dare attuazione al Dpcm del 1 aprile 2008, e per l'applicazione della legge 9 del febbraio 2012 che prevede la chiusura dei 6 opg esistenti entro marzo 2013 .
Ci è stato comunicato che la Regione monitora ormai da qualche anno , in collaborazione con i Dsm , la situazione degli internati provenienti dalla nostra regione. I dati regionali più aggiornati attestano che a Reggio Emilia vi sarebbero 48 persone, confluite lì a seguito ai provvedimenti messi in atto per rendere attuativo il dpcm del 2008 (che prevede, tra l’altro, il trasferimento delle persone internate altrove nell’'OPG di competenza regionale prossimo al proprio territorio) A questi vanno aggiunte 7 donne che si trovano a Castiglione delle Stiviere. Per tutte queste persone ( il cui numero esatto andrebbe però verificato) la Regione ha chiesto ai Dsm di riferimento dati dettagliati su diagnosi, stato attuale di salute e condizioni di dimissibilita' . Secondo la Regione queste persone sarebbero già in carico ai servizi, ma .soltanto per alcune di esse si sta attuando un progetto personalizzato mentre la maggior parte di questi internati e' giudicata dai servizi di salute mentale di competenza non dimissibile per ragioni che vanno da pregressi fallimenti di dimissioni già attuate, diagnosi e disabilita multiple, cronicità grave etc.. La regione ha comunque deliberato ( n.2089 del 7-12-2011 ) l'erogazione di 400.000 euro per il progetto " intervento di riabilitazione e reinserimento sociale per persone dimesse dall' opg ed in carico al servizio territoriale, quale incentivo per i Dsm affinché avviino quanto prima i progetti personalizzati e provvedano ad attuarli.
Siamo stati informati anche del progetto di realizzazione a breve, come previsto dal dpcm 2008, ( dgr del 30-12-2010) e per la quale sono già stati stanziati i finanziamenti, di una “struttura intermedia di accoglienza per l’inserimento dei pazienti psichiatrici attualmente internati in opg e dimissibili” a valenza sperimentale, che avrà sede nel veronese ( ULSS 21) e dovrebbe essere la prima delle due previste entro il prossimo anno.
Ci è stato inoltre reso nota la costituzione di una commissione regionale di cui fanno parte 4 direttori di Dsm ( dr. Angelozzi, dr Cuccato, dr. Besana, dr.Ramacciotti) insieme al dr. Rampazzo e alla dr.ssa Bassetti) che sta studiando le modalità di attuazione della legge 9 e progettando l'avvio di una struttura ad alta sorveglianza a Venezia - Giudecca che dovrebbe prevedere due sezioni da 20 posti letto ciascuna. Secondo i funzionari regionali, , la Regione con la creazione di questa struttura ad elevata protezione si limita a dare l'attuazione a quanto previsto dalla legge in considerazione dei dati epidemiologici disponibili che calcolano il fabbisogno di un numero di posti letto pari a 1 per 100.000 di abitanti. ( per il Veneto ne occorrerebbero perciò 50).
Come Comitati stopopg, Veneto, abbiamo espresso forte preoccupazione per questa decisione e sottolineato la problematicità di questi dati, che non vanno assunti fideisticamente, nonché la complessità e la delicatezza della fase di passaggio avviata dal mutamento della legislazione in
oggetto. Temiamo infatti che le nuove strutture previste dalla legge prefigurino uno scenario che rischia di riprodurre e di moltiplicare , in miniatura, i manicomi giudiziarii avvallando l’equazione sofferenza mentale/ pericolosità che da oltre trent’anni la legge 180 ha radicalmente rovesciato.. Già da questo primo incontro,abbiamo chiesto alla regione di muoversi con cautela rispetto a queste indicazioni normative, attraverso una valutazione critica reale del fabbisogno regionale, delle storture indotte dalle pratiche di internamento attualmente vigenti, dalle contraddizioni che questo dettato legislativo ha con l'attuale legislazione in materia di salute mentale,. Abbiamo espresso inoltre la necessita che la Regione solleciti i servizi di salute mentale a rivedere il verdetto di 'indimissibilita ", nonostante il venir meno della pericolosità sociale, espresso a proposito della maggior parte delle persone ancora internate mettendo a punto progetti territoriali e di rete che possano restituire loro il pieno diritto di cittadinanza e la revoca dei cosiddetti “ergastoli bianchi” a cui troppo spesso queste persone, spesso autrici di reati minori, finiscono per essere condannati.
Il comitato stopopg invita tutti i cittadini che si battono per la tutela dei diritti, ad appoggiare questa battaglia di cività e a farsene partecipi. Per informazioni ulteriori cfr. www.stopopg.it
Comitato veneto stopopg,
rif. 3388603921
- e' stata costituita una sezione "psichiatrica" di osservazione nel carcere di Verona , con 5 posti letto in cui i detenuti possono rimanere per un periodo massimo di un mese. Questa sezione dovrebbe monitorare le situazioni critiche, ovvero le condizioni di quelle persone che rischierebbero di finire impropriamente in opg. Non e' chiaro però se a seguito dell' osservazione, all' interno del carcere vengano poi attivati sostegni capaci di prevenire l'eventualità sopra indicata.