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REPORT TAPPA BARCELLONA POZZO DI GOTTO 18 novembre 2013MARCO CAVALLO con stopOPG IN SICILIA Ancora una volta Marco Cavallo - il grande Cavallo Azzurro alto quasi 4 metri che nel 1973 "ruppe" i muri del manicomio di San Giovanni a Trieste dando il via al processo di cambiamento e alla Legge 180 - ce l’ha fatta ! Alle 10 in punto del 18 novembre 2013 è entrato all’interno dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, dove ha incontrato gli internati e lavoratori dell’Opg, associazioni, familiari, cittadini e Istituzioni. Questa era la sesta Tappa del lungo Viaggio, organizzato per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l'apertura di Centri di Salute Mentale h24. “Il Viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati”, è il titolo dell’iniziativa promossa dal Comitato stopOPG e dalle Edizioni alphabeta Verlag con la loro Collana 180 – archivio critico della salute mentale che ha ricevuto anche una la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’incontro a Barcellona si è svolto nel campo sportivo dell’OPG. Dopo il saluto del direttore Nunziante Rosania, sono intervenuti Peppe Dell’Acqua, don Pippo Insana e Stefano Cecconi. Ma il momento più intenso è stata la lettura del “Dialogo di Marco Cavallo e il Drago con gli internati di Montelupo”, recitato, insieme, da volontari e internati. E ancor più toccante, poi, la lettura da parte di alcuni internati di un messaggio consegnato a Marco Cavallo: ciascuno racconta una storia, sogni, desideri e speranze. Poi è accaduto qualcosa che non si era mai visto in un OPG: come a Trieste 40 anni fa, un festoso corteo, con internati, cittadini di Barcellona Pozzo di Gotto, operatori, volontari è uscito dal manicomio e ha attraversato le strade della città, fino al Monumento ai Caduti. Qui è intervenuto il sindaco della città Maria Teresa Collica, dopo aver regalato la fascia tricolore a Marco Cavallo ! Il sindaco, con un appassionato intervento, ha ribadito che la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari deve avvenire per restituire dignità negate, ma che non basta: bisogna dare forza ai servizi sociali e sanitari nel territorio per garantire i diritti di cittadinanza ad ogni persona: cure, assistenza ma anche lavoro, casa, inclusione … E rivedere norme arcaiche alla base dell’istituto giuridico dell’OPG, che continuano a perpetuare logiche manicomiali. Franco Gervasi (Cgil Sicilia) ha infine consegnato al Sindaco il messaggio per il Viaggio rivolto agli Amministratori locali da Debora Serracchiani, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia. Per stop OPG nazionale hanno partecipato: Denise Amerini (Fp Cgil), Aldo Mazza (edizioni alphabeta) e Flora Tommaseo (autrice del libro “La stanza dei pesci” della Collana 180). All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, Salvatore Chiotalo (Cgil Barcellona P.d.G.) e Franco Di Renzo (Cgil Messina), Giorgio Garofalo (Forum Salute Mentale Siracusa) e rappresentanti di familiari e associazioni di Catania e di Messina. L’iniziativa, che si è conclusa con il pranzo nella Casa di accoglienza diretta da don Pippo Insana, è stata promossa da: Associazione di volontariato Ca.s.a., arci “città futura”, CGIL, Avulss, associazione “Città aperta”, CESV, Rete Studenti, Cooperativa Sociale “Fuori Onda”, Cooperativa Sociale “Astu”,gruppo di tirocinanti psicologi, "Comune di Barcellona P.G, Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona p.g., Stefano Cecconi
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