“La storia recente”. Il tentativo del Governo nel 2004 di costruire nuovi Opg

Nei primi anni del 2000 la paura diviene ideologia diffusa e il tema della sicurezza assume centralità e viene letto, sempre più in maniera trasversale, come problema di ordine pubblico piuttosto che questione da affrontare attraverso l’aumento delle garanzie sociali e dei diritti per tutti.

Nel 2004, nel silenzio e nell’omertà diffusa, il Governo (Berlusconi) istituisce a Castiglione delle Stiviere un Opg per minori, dove sono internati 9 ragazzi, tutti extracomunitari. La denuncia fatta dal Forum nell’incontro di Camaiore del dicembre 2004, rimbalzata poi alle cronache nazionali, produce interpellanze di parlamentari e l’intervento tempestivo dell’allora sottosegretario Guidi con la chiusura del reparto.

Nello stesso anno il Governo progetta, insieme ai direttori degli OPG, la costituzione di due “centri sperimentali psichiatrico forensi” a Gerace in Calabria ed ad Ussana in Sardegna, veri e propri nuovi manicomi giudiziari. In nome del criterio della “territorialità”, della necessità di avvicinare le persone internate ai loro territori di origine, si prevede un aumento di quasi duecento nuovi posti in OPG per persone sottoposte alla misura di sicurezza ma anche per detenuti difficilmente controllabili in carcere.

Contro questi istituti si è speso con forza il Forum coinvolgendo associazioni ed istituzioni, informando e denunciando. Infine l’intervento dell’assessore alla Salute Nerina Dirindin in Sardegna che ha revocato la delibera di istituzione del centro di Ussana nel 2005 e l’intervento dell’assessore Doria Lomoro in Calabria hanno impedito il proseguo dei progetti e sventato l’apertura di due nuovi OPG.

Si avvia infine in quegli anni la ristrutturazione di un reparto a Barcellona Pozzo di Gotto per il trasferimento dell’ospedale psichiatrico giudiziario femminile da Castiglione delle Stiviere. Il padiglione viene ristrutturato ma il trasferimento delle donne non è mai avvenuto.