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I VOLTI DELL'ALIENAZIONE, disegni di Roberto Sambonet la mostra a Palazzo d’Accursio prorogata al 27 novembre
Il 31 marzo del 2015 era la data stabilita per la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il ritardo intollerabile di alcune regioni che non hanno predisposto strutture e programmi terapeutici individualizzati per l’uscita dalla istituzione totale e il progressivo inserimento nella società degli internati ha provocato la nomina di un Commissario da parte del Governo. Sono stati chiusi tre manicomi criminali, quelli di Secondigliano, di Reggio Emilia e di Aversa. Ormai rimangono rinchiuse contro la legge solo 27 persone ed entro la fine dell’anno si potrà procedere alla chiusura degli ultimi due Opg, Montelupo Fiorentino e Barcellona Pozzo di Gotto. Una rivoluzione culturale inimmaginabile sarà realizzata, cancellando per sempre l’orrore. Un Natale davvero do speranza. Dovrà continuare una battaglia impegnativa per impedire il risorgere di logiche manicomiali. Il ritardo burocratico e il sotterraneo boicottaggio della legge devono essere contrastati per affermare i valori di civiltà, umanità e dignità. La mostra I volti dell’alienazione, disegni di Roberto Sambonet, che vuole dare il proprio contributo a questa campagna di sensibilizzazione, ospitata a Bologna, nella Sala Ercole a Palazzo d’Accursio dal 5 novembre, è stata prorogata a domenica 27 novembre. La mostra, promossa da La Società della Ragione, onlus impegnata sui temi del carcere, della giustizia e dei diritti umani e sociali e dall’Archivio pittorico Roberto Sambonet con la collaborazione di StopOpg e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna e dell’Asp Città di Bologna, è a cura di Franco Corleone e Ivan Novelli e raccoglie 40 disegni e 70 studi dell’artista e designer milanese Roberto Sambonet. La mostra è stata inaugurata sabato 5 novembre alla presenza dell’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Bologna Susanna Zaccaria, del senatore Sergio Lo Giudice, membro della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, e dei curatori Corleone e Novelli. Attraverso i ritratti che Roberto Sambonet ha realizzato tra il 1951 e il 1952 nel manicomio di Juqueri, a cinquanta chilometri da San Paolo in Brasile, l’esposizione racconta e indaga il complesso fenomeno del disagio mentale. Sambonet ha trascorso sei mesi nei reparti dell’ospedale, conducendo una sua personale ricognizione e ha ritratto gli internati in una serie di opere di grande intensità, a china e a matita, ma tutte capaci di andare al di là del volto e mostrare pensieri, emozioni, sentimenti. Una sorta di viaggio di umana partecipazione, uno scavo nelle pieghe della malattia e della sofferenza, che nel 1977 è stato raccolto nel volume Della Pazzia (M'Arte Edizioni, Milano 1977). Qui l’artista accosta ai ritratti dei malati di mente testi di autori che nei loro scritti hanno affrontato e raccontato il tema della pazzia, come Allen Ginsberg, Dino Campana, Friedrich Wilhelm Nietzsche, Edgar Lee Masters, William Shakespeare, Voltaire e altri. Roberto Sambonet, nato a Vercelli nel 1924, è stato un importante pittore, designer e grafico. Si è formato all’Accademia di Brera e ha partecipato attivamente alla vita cittadina frequentando l’ambiente delle avanguardie artistiche che avevano come punto di ritrovo il bar Giamaica. Ha partecipato all’avventura del gruppo dei Picassiani con Cassinari, Morlotti e Treccani. Tra il 1948 e il 1953 si è trasferito in Brasile, dove il suo linguaggio artistico ha vissuto una maturazione molto importante che lo ha condotto verso quell’essenzialità della linea che divenne tratto fondamentale della sua opera, nella pittura, nella grafica e nella produzione di celebri oggetti di industrial design. La mostra è già stata ospitata alla Fabbrica del Vapore di Milano, al Teatro Chille de la balanza di Firenze, al Palazzo Municipale di Ferrara, al Museo in Trastevere di Roma, al Museo Ken Damy di Brescia e a Palazzo Lanfranchi di Matera. In occasione della mostra è stato pubblicato da Palombi Editori un catalogo illustrato.
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