Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Rems”

Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Rems” promosso da stopOPG in collaborazione con Antigone

IL PROGETTO

Perché nasce l’osservatorio

  • Quando è stato avviato “Il Viaggio nelle Rems”   stopOPG ha dichiarato: “Il rischio che i vecchi contenitori manicomiali, gli Opg, siano sostituiti dalle Rems è enorme. Per questo bisogna accendere i fari sulle Rems. … per tenere sotto controllo e diminuire il numero di posti e perché le Rems diventino davvero l’extrema ratio come prevede la legge 81/2014. … perché le Rems siano attraversabili e visitabili, organizzate e  gestite nel riconoscimento dei diritti delle persone assistite e degli operatori (ai quali non possono essere richieste funzioni di custodia ma solo di cura), senza segregazione, senza utilizzo di mezzi coercitivi, con la presa in cura globale di ogni persona da parte dei servizi del territorio, e in un rapporto costante con la magistratura per rendere transitorio l'internamento.”
  • Il viaggio nelle Rems è stato importante, ha permesso di incontrare le persone internate e gli operatori, i volontari e le istituzioni locali. Ha confermato il ruolo decisivo della partecipazione democratica della società civile nel sostenere processi di riforma per affermare tutele sociali e diritti. E’ servito per segnalare le buone pratiche e denunciare  le forma di deriva repressivo custodialistiche di alcune situazioni. Ha anche confermato e riproposto che il processo di superamento degli Opg vada ben oltre le Rems, mettendo in gioco oltre le riforme del codice penale, le organizzazioni dei Dipartimenti di salute mentale e del welfare come il carcere. Se la Legge 81/2014 considera le Rems un’extrema ratio e privilegia misure di sicurezza non detentive, come confermato dal Parere del CSM 19.4.2017: “il ricorso alle misure di sicurezza detentive, per il non imputabile, deve considerarsi la soluzione estrema e residuale”, è necessario assicurare alle persone adeguati interventi sanitari e di integrazione sociale  nel territorio. Come interventi  di presa in carico per la tutela della salute mentale nel carcere e di alternative alla detenzione.
  • Accanto alle Rems dunque bisogna osservare i comportamenti di tutti gli attori impegnati in questa vicenda: i Ministeri della Salute e della Giustizia (e il DAP), le Regioni, le Aziende Sanitarie Locali e i loro Dipartimenti di Salute Mentale (e più in generale i servizi del welfare locale sanitari e quelli sociali dei Comuni), la Magistratura. Con attenzione precipua alla presa in carico delle persone attraverso  progetti individuali da parte dei Dipartimenti di salute mentale quale contrasto all’abbandono o a deleghe istituzionalizzanti. E soprattutto osservare le condizioni delle persone che vivono questa esperienza

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  • Vedi anche Report riunione Progetto Osservatorio 24.1.2018

 

 

 

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