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OPG superamentoDopo gli OPG. Rems, criminale è la nostalgia del manicomio. di Francesco Maisto
Quando qualche autorevole magistrato di sorveglianza evoca un manicomio giudiziario come Castiglione delle Stiviere «all’avanguardia per quanto riguarda trattamenti e terapie…un errore non coltivare quell’esperienza», nel presente clima culturale e politico di reistituzionalizzazione e ricarcerizzazione, bisogna proprio allarmarsi. Così facendo si dimenticano i tanti trattamenti inumani, degradanti, violenti, osceni, strutturali ed illegali connaturati ai manicomi giudiziari, rimasti in larga parte “latrine” (secondo la qualificazione di Lombroso), come reso evidente dall’Indagine della Commissione parlamentare Marino sulle condizioni degli Opg. La vecchia dottrina penalistica ed alienistica classificava gli autori di reato in rei-folli (i rei divenuti successivamente folli) e in folli-rei ( i soggetti già folli che commettevano reati), tutti destinati alla discarica del manicomio giudiziario – poi ingentilito con l’ossimoro ospedale psichiatrico giudiziario- in cui gli internati erano marchiati da presunzioni giuridiche assolute di pericolosità sociale rivedibili a scadenze fisse, cancellate, dopo un lungo lavorio dalla Corte Costituzionale, dalla Legge Gozzini ed infine, dalla legge 81 del 2014. E’ vero che questa legge ha sancito la chiusura degli Opg, ma al contempo, ha previsto un termine per le misure di sicurezza detentive (prima indeterminate); ha espunto l’handicap sociale dai criteri di valutazione della pericolosità sociale; ha reso obbligatori i programmi terapeutici individualizzati e, solo in via subordinata, ha previsto l’istituzione di piccole strutture terapeutiche denominate Rems (Residenze per la esecuzione delle misure di sicurezza detentive psichiatriche), come uno degli esiti del proscioglimento per infermità o seminfermità mentale con ritenuta attualità della pericolosità sociale. Le Rems come strutture sanitarie e non penitenziarie, come strutture e non istituzioni totali, come strutture sicure non chiuse, strutture di gestione dell’aggressività e della fragilità, e non di contenzione e di trattamenti sanitari obbligatori, strutture temporanee. E dunque, non le Rems al posto degli Opg, secondo la diversa narrazione del Capo del Dap e di magistrati che aderiscono alle correnti psichiatriche istituzionalizzanti. E’ vero che attualmente alcune centinaia di soggetti con patologie psichiatriche, ritenuti pericolosi, sono in lista di attesa per una assegnazione alle Rems oppure illegalmente trattenuti nelle patrie galere, ma ciò non è certamente imputabile a carenze della legge, né all’insensibilità di tutte le Regioni. Tante sono le omissioni che continuano a minare la completa e puntuale attuazione del trattamento penale degli infermi di mente. Le proposte degli Stati Generali non sono state recepite da questo Governo. In particolare, la mancata abrogazione dell’art. 148 del codice penale e la riduzione della possibilità di ricorrere a misure alternative, ha impedito la creazione di un sistema unitario con la possibilità di un adeguato trattamento in carcere. L’interlocuzione tra il sistema di giustizia penale ed il sistema dei servizi psichiatrici, auspicata dal Consiglio Superiore della Magistratura con due Risoluzioni precise e stringenti, non vede attivo un livello nazionale, ma è lasciata alle singole Regioni (sono stati prodotti protocolli solo in Emilia, Lazio, e a Brescia). Le prassi del Dap non sono cambiate rispetto a quelle praticate con la vecchia normativa. Non è stata attivata la Conferenza nazionale sulla salute mentale e l’Accordo Stato-Regioni del 26 febbraio 2015 non è stato ancora rivisto. Non stupisce, dunque, se, in un clima politico “repressivo” e regressivo, riprenda vigore l’ipotesi di soluzioni istituzionalizzanti piuttosto che la scelta di un sistema incentrato sulla comunità. Fonte: Il Manifesto 30.1.2019
Francesco Maisto
Continua il Viaggio di stopOPG nelle Rems, ora come “OSSERVATORIO sul superamento degli Opg e sulle Rems PER LA SALUTE MENTALE”.
Il 24 luglio 2018 una nostra delegazione - composta da Stefano Cecconi, Nerina Dirindin, Maria Grazia Giannichedda, Michele Miravalle, dai referenti regionali Annamaria Accetta, Antonella Barbagallo, Enrico Di Croce, Ivana Dello Preite e da Benedetta Perego osservatrice di Antigone Piemonte - ha visitato la Rems di Bra (CN) e di S. Maurizio Canavese (TO).
Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Rems”Osservatorio sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e sulle Rems” promosso da stopOPG in collaborazione con Antigone IL PROGETTO Perché nasce l’osservatorio
Rems di Barete, immobilismo della Regione. La denuncia di stopOPG AbruzzoUn dannoso immobilismo da parte della Regione Abruzzo che “ancora non delibera come definitiva la Rems di Barete, non rimodulando di conseguenza il programma al ministero e non permettendo lo svincolo dei finanziamenti governativi”.
Oltre le Rems: costruzione di percorsi di salute e di inclusioneIl corso di formazione a Trieste il 9 e 10 marzo 2018 è promosso da U.C.O. Clinica Psichiatrica Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute Università degli Studi di Trieste e da Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo – Franco Basaglia In partnership con Il Coordinamento nazionale Rems Con il Patrocinio di Università degli Studi di Trieste Azienda Sanitaria
presentazione del libro “Liberarsi della necessità degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Quasi un manuale” di Pietro Pellegrini. Con l’autore discutono Stefano Cecconi e Franco Rotelli
Dopo gli OPG, le REMS e le articolazioni psichiatriche penitenziarie. Nel mezzo di una riforma possibile
Il nuovo ruolo delle amministrazioni sanitaria e penitenziaria e della società civile in un percorso all’avanguardia in Europa
Giovedì 18 gennaio 2018, ore 17.00
Il VIDEO del dibattito da www.radioradicale.it
Liberarsi dalla necessità degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. un libro di Pietro Pellegrini
(Collana 180 edizioni alpha beta verlag) ...leggi tutto (fare pagina interna il con testo che segue)
Liberarsi dalla necessità degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. un libro di Pietro Pellegrini Le Edizioni alphabeta Verlag di Merano pubblicano Liberarsi della necessità degli ospedali psichiatrici giudiziari. Quasi un manuale. (2017, pp 340, € 16,00, Edizioni alphabeta Verlag). Era il 2012 quando il Parlamento italiano nel votare la legge “svuota carceri” approvò un emendamento che affrontava la questione dei manicomi giudiziari, prendeva atto del rapporto della Commissione parlamentare d'Inchiesta presieduta dal senatore Ignazio Marino che denunciava le condizioni non più sopportabili di quei luoghi, la negazione di ogni diritto per gli internati, l'arcaismo dell'impianto legislativo risalente al codice Rocco del 1930. La rete delle associazioni e il sindacato Cgil attivi intorno alla “questione psichiatrica” si attivarono convergendo nel cartello Stopopg che ha organizzato e sostenuto la difficile campagna. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo discorso alla nazione del Capodanno 2012 pronunciò un insolito, accorato e commosso appello definendo quei luoghi “indegni di una società appena civile”. Nel novembre 2013 il viaggio di Marco Cavallo in tutti gli Opg fu il momento di maggiore visibilità della campagna. Il 30 maggio 2014 venne varata la legge 81/2014 che sancì il definitivo superamento degli Opg. Si giunse al marzo 2015 quando finalmente i primi internati cominciarono a uscire da quelle istituzioni e si avviò un difficile cammino per rendere definitiva quella auspicata chiusura. Sono seguiti due anni di intensa attività per regolamentare, trovare percorsi adeguati, affrontare per la prima volta in un campo così ruvido la secolare contraddizione tra il bisogno di protezione sociale, la limitazione della libertà per gli autori di reato e l'assoluta necessità di affermare il diritto alla cura e alla salute. A gennaio del 2017 l'ultimo internato lasciò l'Opg di Barcellona Pozzo di Gotto. … vai al sito della Collana 180
A Roma il 24 gennaio presso la sede di Antigone si è svolta, come previsto, la riunione per organizzare “l’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle Rems”,A Roma il 24 gennaio presso la sede di Antigone si è svolta, come previsto, la riunione per organizzare “l’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle Rems”, promosso da stopOPG in collaborazione con Antigone. Alla riunione hanno partecipato Stefano Cecconi, Patrizio Gonnella, Giovanna Del Giudice, Alessio Scandurra, Valentina Calderone, Fabio Gui, Vito D’Anza e in video collegamento Daniele Pulino. L’ipotesi discussa è di trasformare “Il Viaggio di stopOPG nelle Rems” in qualcosa di più stabile e strutturato: appunto un Osservatorio. Si tratta di monitorare il complesso processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che va ben oltre la situazione osservabile nelle Rems. Non dimenticando le relazioni con gli osservatori sulla situazione in carcere, e con gli stessi Garanti delle persone private della libertà. Dopo una ricca discussione si è deciso di presentare un’ipotesi di progetto da valutare tra le Associazioni promotrici il Comitato e quindi da presentare ufficialmente. Per questo, si è detto, bisogna individuare, e formare, dei referenti dell’Osservatorio in ciascuna regione, predisporre una griglia per raccogliere i dati più significativi sul superamento degli OPG e in generale sul rispetto del diritto alla salute (mentale) e alle cure, e dei diritti civili e sociali, delle persone con misura di sicurezza o nell’esecuzione della pena (es. dati quantitativi e qualitativi sulle persone prosciolte: senza misura di sicurezza, con misura di sicurezza non detentiva, con misura di sicurezza in Rems; dati sulle persone prese in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale in misura di sicurezza e nell’esecuzione della pena in carcere e fuori, ecc.”). L’osservazione mira a evidenziare come l’attuazione della legge 81/2014 di riforma degli Opg privilegi le misure non detentive, considerando le Rems una extrema ratio. Lo stesso può valere per il carcere. E’ evidente che si tratta di una necessaria evoluzione di “stopOPG” dopo il successo della lunga campagna per la chiusura dei manicomi giudiziari, per seguire e sollecitare il processo di superamento degli Opg e quindi della logica manicomiale che li sostiene.
Report della visita di stopgOPG alla Rems di Capoterra in Sardegna (11 novembre 2017)L’11 novembre 2017 il comitato StopOpg ha visitato la Rems di Capoterra (Ca), per la seconda volta dopo la sua apertura. All’incontro hanno partecipato Giovanna Del Giudice (StopOpg), Gisella Trincas (Unasam), Caterina Cocco e Elisabetta Perrier (Cgil regionale e Cgil di Cagliari). Ad accogliere la delegazione il responsabile della Rems, dott. Riccardo Curreli. Dopo i saluti e una breve visita degli spazi, il gruppo si è riunito nello studio del responsabile. All’incontro erano presenti rappresentanti di tutte le professioni sanitarie: infermiere, operatore socio sanitario, psicologa, tecnico della riabilitazione, assistente sociale. Presente pure una guardia giurata. Hanno partecipato all’incontro anche due persone residenti, di queste una si è allontanata all’ora del pranzo, mentre un altro residente ha chiesto di partecipare. La porta aperta dello studio ha permesso uno scambio libero tra dentro e fuori. Tutti gli operatori e i residenti hanno partecipato in maniera attiva all’incontro
Lettera aperta dall’ex OPG, ora Casa Circondariale, di Barcellona Pozzo di Gotto. di don Giuseppe Insana
Barcellona Pozzo di Gotto, ottobre 2017 Speravamo che col Superamento definitivo dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario mediante la Valida Legge 81/2014 finalmente le persone con malattia mentale autori di reato potessero avere una cura adeguata e una vita dignitosa. Di fatto purtroppo non è così.
Insana Giuseppe
Associazione di Volontariato Per stopOPG buone le intenzioni del Ministero su attuazione recente legge “Giustizia penale”: alleggerire il carico delle Rems, rivedere doppio binario …Nella scheda - consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia - che illustra la recente legge delega sulla Giustizia penale sono fornite indicazioni, in buona parte condivisibili, su come attuare la legge nella parte che riguarda le Rems e le misure di sicurezza. In coerenza con gli Ordini del Giorno approvati in Parlamento la scheda dichiara esplicitamente che “l’effetto di tali modifiche sarà proprio quello auspicato dell’alleggerimento del carico delle Rems” e ancora “in caso di capacità ridotta, l'abolizione del doppio binario …”. La scheda invece non è condivisibile laddove sembra rinunciare alla possibilità di eseguire misure non detentive anche per coloro che versino in stato di infermità psichica sopravvenuta, di vizio parziale di mente e per coloro che sono sottoposti alla misura di sicurezza provvisoria. stopOPG, conferma la disponibilità al confronto. La scheda del Ministero della Giustizia commentata con le note di stopOPG “Delega al Governo in materia di regime di procedibilità per taluni reati, di revisione delle misure di sicurezza e del casellario giudiziale Quanto al delicato tema del superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari in favore delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (c.d. Rems), il Governo mira a prevedere la destinazione alle residenze di esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) in via prioritaria per i condannati per i quali sia stato accertato in via definitiva lo stato di infermità al momento della commissione del fatto, da cui derivi il giudizio di pericolosità sociale. (nota 1 di stopOPG: indicazione condivisibile ma nel testo c’è un errore: non è corretto riferirsi a “condannati” in quanto si tratta di “persone prosciolte e destinatarie di una misura di sicurezza”) Mentre per coloro che versino in stato di infermità psichica sopravvenuta, di vizio parziale di mente e per coloro che sono sottoposti alla misura di sicurezza provvisoria, mira a prevedere la collocazione prioritaria presso sezioni specializzate degli Istituti penitenziari atti ad assicurare trattamenti terapeutici e riabilitativi che tengano conto delle peculiari esigenze di cura di ciascun soggetto. (nota 2 di stopOPG: indicazione condivisibile, con la precisazione della nota 3) Tale scelta trova la sua ratio nella necessità di bilanciare l’esigenza di tutela della salute della persona, che viene allocata in un ambiente, pur all’interno del circuito penitenziario, dedicato all’osservazione e all’assistenza psichiatrica, in grado di garantire la continuità terapeutica, con quella della sicurezza sociale, che si realizza mantenendo in ambito intramurario tutti quei soggetti per i quali non sia stato ancora accertato in modo definitivo lo stato di malattia. (nota 3 di stopOPG: qui va precisato che deve sempre essere valutata l’opportunità di eseguire misure non detentive). Non è da trascurare, inoltre, come l’effetto di tali modifiche sarà proprio quello auspicato dell’alleggerimento del carico delle Rems che renderà possibile una migliore gestione personalizzata dei pazienti e un più idoneo rapporto tra operatori ed internati. Ciò posto, è poi apprezzabile è l’indicazione di delega relativa al superamento del rigido concetto di infermità mentale per aprire alla rilevanza anche dei disturbi della personalità, sebbene la giurisprudenza abbia già fatto grandi passi avanti in questa direzione. (nota 4 di stopOPG: la questione va approfondita) Si dettano ancora deleghe per riformare la disciplina delle misure di sicurezza personali, prevedendo, in caso di capacità ridotta, l'abolizione del doppio binario e l'introduzione di un trattamento sanzionatorio finalizzato al superamento delle condizioni che hanno ridotto la capacità dell'agente, anche mediante il ricorso a trattamenti terapeutici o riabilitativi. Il tema trattato è particolarmente delicato, pari è stata l’attenzione posta nella formulazione dei principi di delega.”(nota 5 di stopOPG: indicazione condvisibile) StopOPG ha incontrato il Presidente della Comm.ne Affari Sociali della Camera on. Marazziti: apprezzamento per Ordini del Giorno che vincolano il Governo sulle RemsSi è svolto oggi alla Camera l’incontro fra una delegazione del Comitato nazionale stopOPG (Stefano Cecconi, Maria Grazia Giannichedda, Denise Amerini) e l’on. Mario Marazziti Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera.
Si è discusso dell’avvenuta approvazione del Disegno di Legge AC 4368 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario”, che con l’art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, rischiava di riportare in vigore le norme dei vecchi OPG. Considerato che la questione di fiducia posta dal Governo ha impedito di presentare emendamenti, sono stati presentati e approvati alcuni Ordini del Giorno per condizionare l’attuazione della norma (ricordiamo che si tratta di una legge delega per la cui attuazione sono previsti decreti legislativi del Governo). stopOPG ha espresso apprezzamento sugli Ordini del Giorno approvati (vedi elenco sottostante), e un ringraziamento alle/ai deputate/i che li hanno proposti. L’importante Ordine del Giorno presentato dal Presidente Marazziti - insieme al Presidente della Commissione Ambiente on. Realacci e altri - restringe di molto la possibilità di ricovero nelle Rems – testualmente: “limitare per casi eccezionali e transitori”- per i detenuti (con sopraggiunta malattia mentale o in osservazione) e per le persone con misure di sicurezza provvisoria. Mentre, come auspicavamo, afferma che il diritto alla salute e alle cure dei detenuti va garantito con adeguata potenziamento delle sezioni di cura nelle carceri e attraverso misure alternative alla detenzione, e sempre con la presa in carico da parte dei servizi di salute mentale delle Asl. Infine è importante che l’O.d.G. affronti anche la questione delle Case di Cura e Custodia. Proprio consapevoli che gli Ordini del Giorno, pur vincolanti e chiari, non sono atto di legge, si è convenuto di insistere con il Governo affinché siano rispettati. Infine, durante l’incontro, si è convenuto necessario mantenere alta l’attenzione sul processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, sulle criticità aperte, sull’esperienza delle Rems e sullo sviluppo delle pratiche di cura e riabilitazione che consentono l’adozione delle misure alternative alla detenzione, nello spirito della legge di Riforma 81/2014. E tenuto conto dell’importante delibera del Consiglio Superiore della Magistratura (vedi CSM 19.4.2017) In questo senso al termine dell’incontro si è ritenuto utile:
Gli Ordini del Giorno approvati: 9/4368/4. Piazzoni, Mariano, Carnevali, Capone, Patriarca, Paola Bragantini, D’Incecco, Amato, Palese 9/4368/5. Daniele Farina, Andrea Maestri 9/4368/6. Miotto, Palese 9/4368/8. (Testo modificato nel corso della seduta) Marazziti, Realacci, Miotto, Bruno, Bossio. 9/4368/14. (Testo modificato nel corso della seduta) Fossati, Laforgia, Murer, Fontanelli, Nicchi, Sannicandro, Rostan, Leva, Martelli 9/4368/15. Beni, Palese 9/4368/18. Mattiello 9/4368/34. (Testo modificato nel corso della seduta) Baroni, Ferraresi, Sarti, Agostinelli, Bonafede, Businarolo, Colletti. Per leggere il testo degli Ordini del Giorno vedi allegato o vai al link http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/assemblea/html/sed0813/leg.17.sed0813.allegato_a.pdf Il giorno 13 giugno, data di ripresa della discussione alla Camera del disegno di legge che rischia di riportare in vigore le norme dei vecchi OPG
stopOPG dal 1 giugno sospende la staffetta del digiuno, ottenuti importanti risultati contro il ritorno alle vecchie norme sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ma la mobilitazione continua …
E intanto il 18 maggio è nato il Coordinamento delle Rems … leggi I risultati ottenuti ci spingono a mantenere aperta la mobilitazione, sia in vista della ripresa del dibattito alla Camera sul Disegno di Legge (dopo la seduta del 22 maggio è stato rinviato sine die), sia perche la riforma per il superamento degli Opg (legge 81/2014) e quindi della logica manicomiale, abbia successo. Per affermare il diritto alla salute e la dignità di ogni persona, come afferma la nostra Costituzione.
p. stopOPG
Alla Camera presentati emendamenti e un’importante PARERE della Commissione Affari Sociali al disegno di legge AC 4368 “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario
Emendamenti presentati alla Camera L’art 1 comma 16 lettera d del ddl, se non modificato, rischia di ripristinare per le REMS le norme valide per i vecchi OPG, circa l’ingresso di persone detenute dal carcere (sopraggiunta malattia mentale, osservazione psichiatrica). 1. Sono stati presentati alcuni Emendamenti (link al file allegato) , presentati da diversi Deputati (tra cui l’on. Marazziti Presidente della Commissione Affari Sociali), al disegno di legge AC 4368. Alcuni emendamenti cancellano del tutto il testo che stopOPG ha contestato, altri lo modificano in modo da “scongiurare” l’attuazione della parte contestata. 2. Stiamo lavorando anche per far approvare un Ordine del Giorno che impegni il Governo a non compromettere in ogni caso l’attuazione della legge 81/2014. Ovviamente stiamo insistendo con i Ministri Giustizia e Salute per un confronto che permetta di superare le criticità introdotte dalla norma contestata e anzi rilanci un azione coordinata per l’attuazione della riforma sul superamento degli OPG. 3. Alleghiamo anche due lettere, proprio sul d.d.l. in discussione: quella del Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che chiede di stralciare l’articolo 1 comma 16 letter d), e la lettera di risposta del Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia che mira a “ridimensionare” gli effetti della norma contestata. Di fronte a questa situazione prosegue la staffetta “IO DIGIUNO perché non devono tornare gli OPG”, che ha coinvolto finora 181 “digiunatori”. Abbiamo adesioni fino al 27 maggio (grazie alla partecipazione di numerosi avvocati sollecitata dall’Unione nazionale delle Camere Penali), anche se la staffetta potrebbe concludersi prima: infatti faremo un bilancio della mobilitazione con una conferenza stampa alla Camera in occasione del dibattito in Aula (ipotesi 22/23 maggio).
PARERE della Commissione Affari Sociali
esprime: PARERE FAVOREVOLE con la seguente osservazione: valuti la Commissione di merito l’opportunità di precisare, all’articolo 1, comma 16, lettera d), alla luce delle previsioni di cui alla legge n. 81 del 2014, che il ricovero nelle REMS dei soggetti per i quali l’infermità di mente sia sopravvenuta durante l’esecuzione della pena, degli imputati sottoposti a misure di sicurezza provvisoria, nonché di tutti coloro per i quali occorra accertare le condizioni psichiche, deve essere considerato quale extrema ratio e nel rispetto dei caratteri di eccezionalità e transitorietà sanciti dalla predetta legge, che individua nelle misure alternative alla detenzione, costruite sulla base di un necessario progetto terapeutico-riabilitativo individuale, la risposta prevalente per i soggetti in questione
StopOPG sui falsi allarmi per OPG e REMS: bene la precisazione del Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura LegniniLa dichiarazione del vice Presidente Legnini e la delibera approvata dal CSM smentiscono gli allarmismi riportati da alcuni organi di informazione, tra cui l’Ansa e il TG1 Rai, circa i pericoli derivanti dalla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Sappiamo che gridare “al matto pericoloso” non è una novità, Basaglia stesso raccontava: “… dopo che aprimmo i padiglioni di Gorizia (il manicomio ndr), nel 1963-1964, tutti ci aspettavamo di vedere cose terribili. Cosa mai poteva accadere? Non accadde nulla …”. Ma la delibera del CSM non smentisce solo i falsi allarmi, fa di più: indica chiaramente nelle misure di sicurezza non detentive, possibili grazie ad una collaborazione (frutto di un’adeguata formazione) tra magistratura e servizi di salute mentale, la via maestra voluta dalla legge 81/2014 che ha superato gli Opg, per garantire cure e sicurezza: “il ricorso alle misure di sicurezza detentive, per il non imputabile, deve considerarsi la soluzione estrema e residuale”. E ancora segnala il pericolo derivante dalla previsione inserita nel ddl Giustizia che riporta per le Rems le vecchie norme degli Opg.
PRECISAZIONE VICE Presidente CSM LEGNINI su delibera superamento OPG (e REMS)
"In merito alla nota dell'ansa relativa alle problematiche del superamento degli OPG, il CSM precisa che quanto riferito in ordine al fatto che responsabili anche di gravi reati di sangue ma prosciolti per infermità mentale, "vagano nel territorio ammalati psichiatrici gravi" perche sarebbero piene le REMS, non costituisce affatto oggetto del parere approvato nella seduta di ieri. Si tratta, invece di affermazioni, peraltro non testualmente riportate, rese dal Presidente del Tribunale di sorveglianza di Catania e semplicemente citate, come diverse altre di ben differente tenore, nel testo della delibera. In vari passaggi della delibera, si dava conto delle comunicazioni trasmesse alla Sesta Commissione dai principali dirigenti degli Uffici giudiziari interessati. Il quadro generale emerso non corrisponde ai toni allarmistici riportati nell'agenzia. Il CSM, ribadisce l'importanza della delibera approvata ieri, che si è fatta carico di portare alla luce tutti i benefici derivanti dal superamento degli OPG, nonché di proporre numerose soluzioni volte a rendere efficace la riforma del 2014. La Riforma, infatti, oltre alla definitiva abolizione degli OPG ha stabilito concrete misure per garantire la tutela della salute mentale degli autori di reato non imputabili. Tra le proposte avanzate dal CSM c'e quella di una maggiore integrazione con i servizi di salute mentale sul territorio e la crescente collaborazione tra le REMS e i Tribunali di sorveglianza". Lo precisa in una nota il Vice Presidente del CSM Giovanni Legnini. IO DIGIUNO perchè non devono tornare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
Per la Salute Mentale: uscire dalla logica manicomiale, diritti, doveri e cittadinanza. Esprimiamo grande preoccupazione a proposito del testo di un comma del Disegno di Legge “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento penitenziario” art. 1 comma 16 lettera d AC 4368, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera AC 4368, che, se confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg). Viene infatti ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG. A pochi giorni dalla chiusura dei manicomi giudiziari, così le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg, travolgendone e stravolgendone la funzione. Vanificando l’ straordinario lavoro degli operatori che ha portato in questi mesi ad oltre 500 dimissioni. E smentendo la grande riforma che ha chiuso gli OPG, la legge 81/2014, che vede nelle misure alternative al detenzione, costruite sulla base di un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta prevalente da offrire. Non abbiamo chiuso gli OPG per vederli riaprire sotto mentite spoglie. stopOPG propone perciò una nuova staffetta del digiuno, durante la discussione del DdL alla Camera, per ottenere lo stralcio della norma in questione. Di enorme significato è la decisione dell’ex Commissario unico per il superamento degli OPG Franco Corleone di avviare la staffetta del digiuno i giorni 12, 13 , 14 aprile. Su www.stopopg.it la pagina dedicata alla staffetta. Per aderire alla staffetta del digiuno scrivere all’indirizzo redazione@stopopg.it “nome e cognome, città, ev. associazione di appartenenza, ev. incarico-professione”
Staffetta digiuno stopOPG maggio 2017
Hanno digiunato ad aprile 2017
IL VIAGGIO DI STOPOPG PER VISITARE LE REMS
Il rischio che i vecchi contenitori manicomiali, gli Opg, siano sostituiti dalle Rems è enorme. Per questo bisogna accendere i fari sulle Rems. Non solo per tenere sotto controllo e diminuire il numero di posti, perché diventino davvero l’extrema ratio come prevede la legge 81/2014.. Ma anche perché le Rems siano attraversabili e visitabili, organizzate e gestite nel riconoscimento dei diritti delle persone assistite e degli operatori (ai quali non possono essere richieste funzioni di custodia ma solo di cura), senza segregazione, senza utilizzo di mezzi coercitivi, con la presa in cura globale di ogni persona da parte dei servizi del territorio, e in un rapporto costante con la magistratura per rendere transitorio l'internamento
Con D.d.L. Giustizia REMS come OPG. Conferenza Regioni d’accordo con stopOPG: chiesto a Governo e Parlamento lo stralcio della normaLa Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella riunione del 30 marzo u.s., ha espresso grande preoccupazione sulle disposizioni di cui all’articolo 1 comma 16 lettera d), in quanto comporterebbero in breve tempo la saturazione delle REMS con conseguente impossibilità di svolgere le funzioni che sono state loro attribuite dal legislatore e di fatto verrebbero ripristinati i vecchi Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG). Pertanto, considerando anche come l’attuale disciplina delle REMS pone a carico delle Regioni le funzioni sanitarie in esse esercitate e che tale intervento normativo incide sulle competenze regionali, la Conferenza ha interessato Governo e Parlamento affinché tale disposizione venga stralciata
ALLEGATI: lettera a stopOPG del Presidente della Conferenza Regioni e PA Bonaccini
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