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Rassegna Stampa del 28 marzo 2014
Sanità: Grasso, necessaria riforma legislativa per superamento OPG Roma, 27 mar. - (Adnkronos) - Il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari "e' ancora lontano". Per completare l'iter "e' necessaria una riforma legislativa, ma serve anche un approfondito Grasso: "riforma per superare ospedali psichiatrici giudiziari" I pazienti non devono pagare difficoltà e lentezze Istituzioni" Roma, 27 mar. (TMNews) - "Il processo per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari è stato avviato dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità con l'introduzione dell'obbligo per il giudice di verificare lo stato di salute psichica del soggetto e il perdurare dell'infermità mentale al momento del ricovero ed è, poi, proseguito con importanti modifiche normative. La chiusura delle strutture, decisa nel 2011, è a oggi fissata al 1 aprile 2014. Eppure, il traguardo è ancora lontano. Resta ancora molto da fare perché la sicurezza e la salute delle persone coinvolte siano tutelate in maniera concreta ed effettiva". Lo ha sottolineato il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno "Impegni per il
Per ospedali psichiatrici in arrivo decreto proroga Sottosegretario Giustizia, sara' di 1 anno e con paletti (ANSA) - ROMA, 27 MAR - "Arrivera' in tempi brevissimi e sotto forma quasi sicuramente di decreto legge la proroga per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari". Il provvedimento "avra' una durata limitata ad un anno e specifici paletti ed un percorso". E' quanto dichiara il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, a margine del convegno "Impegni per il superamento degli opg", organizzato oggi dalla Commissione Igiene e Sanita' del Senato. La decisione di una ulteriore proroga, dopo quella in scadenza il prossimo 31 marzo, per Costa, "e' una necessita' dettata da una mancanza di alternative in cui ospitare i pazienti attualmente internati.
De Biasi a magistrati, stop invii a Ospedali psichiatrici Appello a Min.Giustizia per abolizione 'pericolosita' sociale' (ANSA) - ROMA, 27 MAR - Un appello ai magistrati affinche' non inviino piu' persone negli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) e un appello al Ministero della Giustizia per abolire il concetto di 'pericolosita' sociale'. E' quello che arriva dal presidente della Commissione Igiene e Sanita' del Senato, Emilia Grazia De Biasi.
In Ospedali psichiatrici internati ridotti di un terzo da 1.294 del 2010 a 875 attuali (ANSA) - ROMA, 27 MAR – Il numero delle persone internate negli ospedali psichiatrici giudiziari "si e' ridotto di un terzo rispetto al 2010", "si e' passati dalle 1.294 persone presenti nel 2010 alle 875 presenti oggi". A fare il punto sui pazienti dei cosiddetti 'manicomi criminali' e' stato oggi Giovanni Tamburino, direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia intervenendo nel corso del convegno 'Impegni per il superamento degli Opg' ospitato dalla Sala Zuccari del Senato. Tra le persone attualmente rinchiuse nei sei ospedali psichiatrici giudiziari presenti in Italia molto spesso si trovano anche persone la cui revoca del termine di detenzione per "pericolosita' sociale" e' stato, nel corso degli anni, rinnovato piu' e piu' volte. E' quello che si chiama 'ergastolo bianco', una sorta di ergastolo di fatto determinato dal successivo rinnovo di misure di sicurezza. "La durata delle misure spesso, attualmente, non dipendente dalla pericolosita' del paziente - ha commentato in proposito Tamburino - ma da uno stato di abbandono della persona rinchiusa o dalla mancanza di accoglienza al di fuori. Questa non e' una ragione per far permanere una persona sotto misure di sicurezza".(ANSA).
De Biasi,presto in Aula risoluzione su Ospedali psichiatrici Presidente commissione Sanita', potenziare servizi territorio (ANSA) - ROMA, 27 MAR - "La Commissione Sanita' del Senato elaborera' una risoluzione sugli ospedali psichiatrici giudiziari
Cgil: le Regioni non sono pronte a chiusura opg Roma, 27 mar. (TMNews) - Il primo aprile tutti gli ospedali psichiatrici giudiziari dovranno essere chiusi, ma "le Regioni non sono pronte", avverte la Cgil. "Siamo ad un bivio decisivo: il primo aprile scadrà il termine fissato dalla legge per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma le Regioni, responsabili dell'assistenza sanitaria all'interno delle strutture, non sono ancora pronte nonostante le proroghe già concesse e gli impegni assunti. Si è costretti a negoziare un nuovo rinvio" sottolinea, ai microfoni di Radioarticolo1, Stefano Cecconi, responsabile delle Politiche della Salute della Cgil nazionale, tra i promotori con la Fp Cgil del comitato stopOpg. "E' una situazione paradossale - avverte il sindacalisti - che provoca una grande sofferenza ai mille internati delle sei strutture presenti sul territorio nazionale, definite dallo stesso Presidente della Repubblica Napolitano indegne per un paese civile. Per questo abbiamo rilanciato il nostro impegno e ottenuto un'interlocuzione con il Parlamento". Questo pomeriggio infatti, nell'ambito del seminario organizzato a Roma dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, il comitato stopOPG presenterà le proposte per l'effettivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il rafforzamento dei servizi di salute mentale. "Alla presenza dei ministri della Salute Beatrice Lorenzin e della Giustizia Andrea Orlando, illustreremo gli interventi necessari. Per prima cosa - spiega il dirigente della Cgil - occorre creare una cabina di regia con le istituzioni, un'autorità in grado di seguire il percorso di superamento degli Opg impedendo nuove proroghe". Per l'esponente della Cgil "è poi indispensabile una modifica della legge penale in tema di misure di sicurezza. Senza un intervento sostanziale sul codice Rocco, che ha dato vita ai manicomi giudiziari, resta aperto il rubinetto che li alimenta. Chi commette un reato deve essere giudicato, scontare una pena se colpevole, e se ha bisogno di cure essere assegnato ad un luogo adatto". Ed "è necessario, come previsto dalle norme e dalle sentenze della Corte Costituzionale, organizzare misure alternative e destinare, da subito, almeno metà degli internati a comunità, residenze, strutture protette che garantiscano loro le cure necessarie e che permettano il recupero". "Ci sono le risorse per questa operazione - conclude Cecconi – e portarla a termine vuol dire potenziare i servizi di salute mentale nel territorio per tutti i cittadini, non solo per gli internati. E significa soprattutto restituire al personale sanitario funzioni di cura e non di custodia, che si avrebbero qualora le Regioni insistessero nel costruire al posto degli OPG dei mini OPG regionali. E' possibile fermare tutto questo e invertire la rotta nella direzione della strada segnata da Franco Basaglia con la frantumazione del muro del manicomio di Trieste".
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