Rassegna Stampa
Contenuti riconducibili alla stampa
Un dannoso immobilismo da parte della Regione Abruzzo che “ancora non delibera come definitiva la Rems di Barete, non rimodulando di conseguenza il programma al ministero e non permettendo lo svincolo dei finanziamenti governativi”.
Tanto allarmismo ingiustificato ma anche qualche buona pagina di giornalismo
1 aprle 2015 - Chiusura degli OPG
RASSEGNA STAMPA DAL WEB
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"...tutti ci aspettavamo di vedere cose terribili. Cosa mai poteva accadere? Non accadde nulla." (Franco Basaglia - sulla chiusura del manicomio di Gorizia)
Chiudono gli opg: nuova dignità per gli internati
The Last Reporter -
Intervista con Peppe Dell'Acqua, vera guida del movimento per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, che da oggi non esistono più. Oggi, 1° aprile 2015, è il primo giorno senza gli ospedali psichiatrici giudiziari (opg), chiusi definitivamente ieri.
Quelli che speculano sulla paura
La Provincia di Biella -
Ieri, finalmente, hanno (per ora solo formalmente) chiuso gli OPG, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove dall'Ottocento venivano rinchiusi i malati psichiatrici che a causa della loro patologia avevano commesso una qualche forma di reato. Queste strutture sopravvissute alla legge 180, che permise una delle più importanti rivoluzioni del secolo scorso con la chiusura dei manicomi, erano, secondo il padre della legge 180 Franco Basaglia, “vere e proprie fosse dei serpenti con persone legate ai letti e rinchiuse in ...
Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg) e Rems: gli aggiornamenti al 2 ...
ContattoNews.it -
CHIUSURA OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI (OPG) - Scopriamo gli ultimi aggiornamenti sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, avvenuta ufficialmente il 31 marzo. Il Movimento 5 Stelle lancia un allarme sulla situazione attuale: “Chi dice ...
Dall'orrore dell'Opg a una vera casa: la nuova vita di 14 ex internati
articolo21 -
La chiusura dei sei ospedali psichiatrici giudiziari presenti in Italia è frutto di un lungo percorso iniziato nel 2011 con l'istituzione di una commissione al Senato guidata da Ignazio Marino. Muri cadenti, malati abbandonati nella sporcizia e senza cure e 360 ...
La chiusura degli Opg è un pesce d'aprile
Il Post -
La legge ha fissato per il 31 marzo la scadenza per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. Ovvero il carcere per i pazzi. Gli ex manicomi criminali. Ora, visto l'estremo degrado di questo istituti, c'è chi parla di data storica o di momento di grande ...
«Opg, commissariamo il Veneto»
Mattino Padova -
... il ministero di Giustizia di fronte alla mancata individuazione di strutture in grado di prestare assistenza alle persone sottoposte a misure di sicurezza detentiva, dopo che ieri è scaduto il termine per la chiusura dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari d'Italia.
Salute mentale, inaugurata a Pontecorvo la prima Rems
Bussola Sanità -
Inaugurata a Pontecorvo la prima Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza sanitaria) del Lazio. Queste strutture sostituiranno gli ospedali psichiatrici giudiziari e permetteranno di mettere in opera misure di sicurezza attivando, nel ...
Chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari
Il Quotidiano della Pubblica Amministrazione -
E' scaduto il 31 maggio il termine per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, fissato dal decreto-legge n 211 del 22 dicembre 2011. Dal primo aprile, quindi, le misure di sicurezza del ricovero in Opg e dell'assegnazione a casa di cura e custodia, ...
Fanetti: dubbi e preoccupazioni su chiusura Ospedali Psichiatrici
askanews -
Milano, 1 apr. (askanews) - La chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), scattata oggi, "suscita dubbi e preoccupazioni, sia fra i cittadini che fra gli operatori del settore". È quanto osserva Fabio Fanetti, consigliere regionale lombardo del Gruppo ...
Addio agli ospedali giudiziari psichiatrici: "Nessun pericolo"
TGCOM -
18:15 - "Si supera una vergogna italiana,è un passaggio che restituisce dignità ad esseri umani che spesso sono stati in condizioni davvero inaccettabili". Queste le parole del ministro della Giustizia Andrea Orlando sulla chiusura degli Opg. "Non espone la ...
Carceri, Firenze: detenuti in fermento a Solliccianino per l'arrivo di ...
Firenze Post -
FIRENZE – Il previsto trasferimento di 22 internati gravi dall'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo all'lstituto Mario Gozzini di Firenze, la struttura a custodia attenuata più nota come «Solliccianino», sta creando fermento e preoccupazione tra gli ...
Tanto allarmismo ingiustificato ma anche qualche buona pagina di giornalismo
1 aprle 2015 - Chiusura degli OPG
RASSEGNA STAMPA DAL WEB
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"...tutti ci aspettavamo di vedere cose terribili. Cosa mai poteva accadere? Non accadde nulla." (Franco Basaglia - sulla chiusura del manicomio di Gorizia)
Opg, Andrea Orlando: "Nessun rischio per la collettività".
Stefano Cecconi a Matteo Salvini: "Allarme inutile" (VIDEO)
L'Huffington Post - Dopo anni di polemiche e scandali, dal primo aprile gli ospedali psichiatrici giudiziari cominceranno a chiudere definitivamente le porte: è l'ultimo pezzo della riforma Basaglia.
Opg. De Biasi (Pd): “Rappresentazione Salvini falsa e volgare”
Quotidiano Sanità - "La rappresentazione grottesca, volgare e falsa che Salvini fa del superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, gli Opg, ci dice che non sa di cosa parla. Ma non ci stupisce: cavalcare le paure per ottenere consenso é una vecchia storia ...
Matteo Salvini sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: "Pazzesco, domani 200 folli in circolazione"
L'Huffington Post - Finalmente chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari, gli istituti che hanno sostituito i vecchi manicomi. Dal primo aprile le misure di sicurezza del ricovero in Opg e dell'assegnazione a casa di cura e custodia saranno eseguite presso strutture residenziali socio-sanitarie denominate residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza (Rems) ...
Corriere della Sera -
Pochi, pochissimi, appena sei, hanno fatto le valigie ieri, come previsto dalla legge sulla chiusura dei sei Ospedali psichiatrici giudiziari italiani, i famigerati Opg: Montelupo Fiorentino, Aversa (Caserta), Napoli, Reggio Emilia, Castiglione delle Stiviere ...
Stop Opg: “Una tappa del cammino per riaffermare i diritti di uomini ...
Quotidiano Sanità - "Nessuna proroga è stata concessa alla data di scadenza per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. E' un risultato positivo, dovuto alla grande mobilitazione del Comitato stopOpg. Per questo un grazie particolare va a quanti - e sono tanti ...
Opg: Sappe,strutture chiuse saranno riconvertiti in carceri
ANSA Valle d'Aosta - E sulla chiusura "quel che serve ora sono strutture di reclusione con una progettualità tale da garantire l'assistenza ai malati e la sicurezza degli operatori. Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari hanno risentito nel tempo dei molti tagli ai loro bilanci. Ma colpevole ...
Chiusura Opg, anche la Cgil digiuna: "Sollecitiamo la Regione a ...
News Town - Domani, in occasione del "superamento degli OPG" ci sarà un incontro al Senato a cui parteciperanno tra gli altri il Presidente Grasso e il presidente emerito Giorgio Napolitano. Eppure il superamento non sta avvenendo in maniera così liscia: Piemonte, ...
Opg: Orlando, nessun rischio sicurezza
Virgilio - (ANSA) - "Non espone la collettività a rischi per la sicurezza, invito tutte le forze politiche ad evitare la strumentalizzazione. I più pericolosi, semplicemente, vengono ospitati da strutture più idonee". Lo ha detto il ministro della Giustizia ...
Addio agli ospedali giudiziari psichiatrici: "Nessun pericolo"
TGCOM - "Si supera una vergogna italiana,è un passaggio che restituisce dignità ad esseri umani che spesso sono stati in condizioni davvero inaccettabili". Queste le parole del ministro della Giustizia Andrea Orlando sulla chiusura degli Opg. "Non espone la ...
Pd diviso su ex manicomi. Palombara, rivolta da matti
Affaritaliani.it - La Regione Lazio taglia per prima in Italia il traguardo di aprire luoghi alternativi agli ospedali psichiatrici giudiziari, e martedì ha inaugurato, insieme al ministro Orlando la struttura di Pontecorvo dove saranno accolte 11 donne. Ma Zingaretti e il ministro nuotano controcorrente. Un pezzo importante del Pd ... La legge nazionale prevedeva per lunedì la chiusura degli OPG e l'operatività delle Rems dal giorno successivo. La Regione Lazio ha rispettato i tempi ed è la prima ad applicare la riforma chiudendo un ...
L'eredità di Basaglia
La Stampa - Tre anni dopo il voto unanime in Commissione e due rinvii, ieri era il giorno della chiusura per gli Ospedali psichiatrici giudiziari, cui sostituire le Rems, Residenze per l'esecuzione di misure per la sicurezza, massimo venti posti. Ma le Rems, salvo in Emilia ...
Ospedali psichiatrici giudiziari chiusi a partire da oggi, aprono le Rems
magazinedonna - No non è un pesce d'aprile ma piuttosto una decisione presa già nel 2012 con la promulgazione di una legge che ha disposto il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e nel contempo la realizzazione di strutture moderne residenziali socio-sanitarie denominate residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza. ... Sebbene molti plaudano alla fine degli Opg, va sottolineato che la legge che ha portato alla loro chiusura è assolutamente “monca”, perché non va a toccare il codice penale.Queste ...
Baroni: «Rems? Una nuova mangiatoia di denaro pubblico»
DiariodelWeb.it - Cosa si cela dietro la Legge 81/2014, quella che vede la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari e la nascita delle Rems, Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza? Secondo l'analisi del deputato del Movimento 5 Stelle, Massimo Baroni, ...
Dagli Opg alle Rems, ma è sempre roba da matti
L'ultima Ribattuta - Chiudono per legge gli ospedali psichiatrici giudiziari. Pronta solo una Regione su due. Manca una riforma del codice penale. Rischi per la sicurezza. Sicuri che si tratti di una svolta e che non avremo, invece, tanti mini-Opg? Oggi, primo aprile, dopo tre ...
Gli Opg chiudono, aprono le Rems. Una svolta?
L'ultima Ribattuta - Al loro posto sono arrivate le Rems, ovvero le “residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza”, la cui concretizzazione si è resa necessaria dopo che, nel 2012, la legge ha disposto il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari e la realizzazione di queste moderne strutture di “presa in carico” degli internati non ... Sebbene molti plaudano alla fine degli Opg, va sottolineato che la legge che ha portato alla loro chiusura è assolutamente “monca”, perché non va a toccare il codice penale».
Chiusura Opg, Orlando "nessun rischio per collettività". Nascono le ...
InfoOggi - Scade oggi il termine ufficiale per la chiusura degli Opg, ospedali psichiatrici giudiziari, a sostituirli, da domani dovrebbero esserci le Rems, Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, ma molti restano i dubbi e altrettanti i ...
Polemiche sulla chiusura degli Opg: Salvini, duecento folli in libertà ...
Online-News - Si chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari, almeno sulla carta visto che nella maggior parte dei casi il percorso si concludera' nelle prossime settimane, e si accendono dure polemiche sul ”post Opg”, con l'annuncio del commissariamento del Veneto che ...
Finisce l'era della psichiatria giudiziaria, inizia quella della sicurezza ...
Il Punto a Mezzogiorno - Coincideva oggi la data ultima per la chiusura degli Ospedali psichiatirci Giudiziari (Opg) e l'apertura delle Residenza per le esecuzioni della misura di sicurezza sanitaria (Rems). A Pontecorvo la prima struttura inaugurata nel Lazio, una delle poche che in ...
Chiudono i manicomi, ma dove vanno i pazzi? Il governo non lo sa…
Il Secolo d'Italia - Si chiudono domani gli ospedali psichiatrici giudiziari, almeno sulla carta, visto che nella maggior parte dei casi il percorso si concluderà nelle prossime settimane: le “residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza”, (Rems), in gran parte non sono pronte, anzi, i lavori in molte Regioni non sono ... Ecco perché oggi è esplosa la polemica sulla chiusura dei sei manicomi giudiziari italiani, i cosiddetti “Opg”, con l'annuncio del commissariamento del Veneto che non ha individuato nessuna struttura alternativa.
Baroni: «Nelle Rems il personale sanitario è lasciato solo»
DiariodelWeb.it - A parlare è il deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Baroni, che, in un'intervista rilasciata al DiariodelWeb.it, commenta la chiusura definitiva degli Ospedali psichiatrici giudiziari e la nascita delle Rems – acronimo di Residenza per l'esecuzione delle ...
Chiudono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: «saranno convertiti in ...
GrNet.it - E sulla chiusura degli OPG, Capece afferma: «Quel che serve ora sono strutture di reclusione con una progettualità tale da garantire l'assistenza ai malati e la sicurezza degli operatori. Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari hanno risentito nel tempo dei molti ...
Chiusura OPG: Cgil, svolta positiva per restituire dignità e diritti a ...
rassegna.it – "La scadenza questa volta è stata rispettata: dopo due proroghe, da oggi iniziano a chiudere davvero gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, l'ultimo baluardo della logica manicomiale. Siamo ad una svolta positiva, resa possibile dalla mobilitazione del comitato ...
Chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, un addio tra le ...
Leccenews24 - Dalla Puglia. C'è chi lo definisce un momento storico e chi, invece, non è del tutto convinto che si tratti di una svolta epocale: fatto sta che domani, 1 aprile, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, i vecchi «manicomi criminali» come venivano comunemente ...
“Chiudono” gli Ospedali psichiatrici giudiziari, cosa cambia dal 31 ...
Il Referendum - Il 31 marzo è previsto il superamento definitivo degli Ospedali psichiatrici giudiziari, una delle misure di sicurezza personali detentive previste dal nostro ordinamento e ultima traccia rimanente dei manicomi. ... Le Rems non sarebbero altro che «una finta chiusura», denuncia Psichiatria Democratica, che condivide con il comitato Stop Opg la volontà di vedere ridotti gli ingressi nelle nuove strutture previste, favorendo le misure alternative alla detenzione e potenziando, anche mediante lo spostamento di risorse e ...
Chiude l'Ospedale psichiatrico giudiziario, che succederà ai pazienti?
055firenze – Questo ha scatenato molte polemiche, dato che la chiusura dell'OPG aveva come fine ultimo l'alternativa al carcere. Ad oggi, comunque, la direttrice dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino, Antonella Tuoni, ha dichiarato al Corriere che ...
Opg, chiusura con riserva
Linkiesta.it - La data del 31 marzo, in ogni caso, è solo la prima tappa del processo di chiusura. Resta ancora da capire quale sarà il destino degli internati che lasceranno i sei Ospedali psichiatrici giudiziari. E soprattutto come saranno gestite le Rems, le Residenze per ...
Chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari: ora i malati rischiano un ...
Fanpage - La chiusura degli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari in Italia, è una rivoluzione. Che però procede a rilento. Le Regioni sono in ritardo anche se i soldi dallo Stato, decine di milioni di euro, sono stati già stanziati; un velo di incertezza avvolge il processo di ...
Ospedali psichiatrici giudiziari chiusi dal 1 aprile 2015
Quotidianamente - Sicuramente non sarà una vera e propria chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari ma un primo tentativo di superamento, inizia infatti una fase cruciale di passaggio che dovrà tentare il possibile, ovvero l'apertura di strutture sanitarie che possano ...
La Regione chiude gli Ospedali psichiatrici giudiziari
ParmaDaily.it - L'Emilia-Romagna è tra le prime Regioni italiane pronte ad accogliere in strutture alternative i propri residenti internati negli Opg. Nei tempi stabiliti dalla legge 81/2014, che ne hanno prorogato al 31 marzo 2015 la chiusura, i ricoverati emiliano-romagnoli si ... I degenti emiliano-romagnoli degli Ospedali psichiatrici giudiziari saranno ospitati nella Residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria (Rems) di Bologna “Casa degli Svizzeri” in via Terracini 31, che ha 14 posti, e accoglierà le persone in ...
Tanto allarmismo ingiustificato ma anche qualche buona pagina di giornalismo
31 marzo 2015 - Chiusura degli OPG
RASSEGNA STAMPA DAL WEB
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"...tutti ci aspettavamo di vedere cose terribili. Cosa mai poteva accadere? Non accadde nulla." (Franco Basaglia - sulla chiusura del manicomio di Gorizia)
Chiudono Ospedali giudiziari. "Antigone": misura di civiltà
Radio Vaticana -
Dopo anni di dibattiti, oggi è prevista formalmente la chiusura dei sei Ospedali psichiatrici gudiziari italiani (Opg). Sono alcune centinaia i pazienti presenti ancora in tali strutture che gradualmente potranno essere dimessi e ricevere un progetto terapeutico ...
Chiusura OPG, da oggi scatta la riforma "storica"
Think News -
Di Romina Rosolia – Antigone, l'associazione che tutela i diritti e le garanzie nel sistema penale, esulta: da oggi 31 marzo, così come previsto dalla legge 81/2014, lo Stato chiuderà definitivamente i 6 ospedali psichiatrici giudiziari presenti in Italia: Reggio ...
OPG/ Tempo scaduto, il ministero “commissaria” il Veneto
Online-News -
Scade oggi il termine per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, fissato dal decreto-legge n. 211 del 22 dicembre 2011. «Da domani, primo aprile, le misure di sicurezza del ricovero in Opg e dell'assegnazione a casa di cura e custodia – ricorda il ...
Chiusura degli ospedali psichiatrici, ora si monitori il passaggio alle ...
Il Fatto Quotidiano -
Ieri sono entrata, spero proprio per l'ultima volta, in un ospedale psichiatrico giudiziario, quello che con meno eufemismi in passato era chiamato manicomio criminale. Ero ad Aversa, il luogo dove è partito lo scandalo dell'internamento dei rei folli e dei folli ...
Addio agli Ospedali psichiatrici giudiziari: ecco dove andranno gli ...
Corriere di Aversae Giugliano -
Chiudono definitivamente le porte i sei Ospedali psichiatrici giudiziari italiani. Da domani, primo aprile la maggior parte dei ricoverati dovranno essere ospitati presso le strutture residenziali socio-sanitarie denominate “Residenze per l'esecuzione della ...
Chiusura OPG, quale futuro per gli internati abruzzesi?
L'Impronta L'Aquila -
Si conclude oggi, in Italia, la storia degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, le strutture che a partire dalla metà degli anni '70 hanno sostituito i vecchi “manicomi criminali” e che fino ad oggi hanno ospitato persone ritenute colpevoli di un reato, ma giudicate non ...
Opg: è il momento della chiusura
HealthDesk -
... settimane fa: Vedremo mai la fine degli ospedali psichiatrici giudiziari?). Gli osservatori dell'associazione stanno svolgendo, a partire da oggi, visite negli ospedali psichiatrici giudiziari che da domani (1 aprile) dovrebbero diventare un ricordo del passato.
Chiudono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: nasce un nuovo piano ...
Verona Sera -
In seguito all'approvazione della legge n. 81 del 30 maggio 2014, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG) vedono la loro chiusura definitiva il 31 marzo 2015. Oltre a richiedere una dimissione tempestiva dei soggetti ospitati, la legge impedisce che i nuovi ...
Ospedali psichiatrici, finalmente la chiusura Ma per i pazienti ...
L'Espresso -
Gli Opg italiani (Ospedali psichiatrici giudiziari) chiudono definitivamente, stavolta senza più rinvi e eccezioni e per i detenuti-pazienti italiani si apre una nuova fase che, anche se dovrebbe essere fatta di cura, sembra costellata di incognite e ipotesi vaghe.
Matteo Salvini sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari ...
L'Huffington Post -
Finalmente chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari, gli istituti che hanno sostituito i vecchi manicomi. Dal primo aprile le misure di sicurezza del ricovero in Opg e dell'assegnazione a casa di cura e custodia saranno eseguite presso strutture residenziali ...
Chiusura Opg, Antigone: "Non facciamoci spaventare dalle difficoltà"
SuperAbile
Napoli. La situazione organizzativa riscontrata a Napoli al momento della visita, il numero di persone in entrata costante e la condizione ancora precaria delle Rems, non consentono di ritenere possibile una chiusura definitiva nei tempi previsti. L'ipotesi più ... Educatori in servizio sono 3; 4 i medici incaricati più uno mensilmente in distacco nel Centro Penitenziario di Secondigliano; Siass (continuità assistenziale) 5 unità; 2 sono gli psichiatri, cui se ne aggiunge un terzo per due volte a settimana. Gli psichiatri hanno ...
Sky TG24 negli ospedali psichiatrici giudiziari chiusi oggi
Sky.it -
A oggi sono 700 i detenuti: 450 entreranno nelle Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, per gli altri si va verso le dimissioni o lo spostamento in strutture da definire. Le testimonianze degli internati e degli operatori
Ospedali psichiatrici giudiziari A Brescia dodici ex internati
Corriere della Sera -
Il dipartimento dell'ospedale Civile nel 2014 per esempio si è già occupato della dimissione di almeno 5 pazienti provenienti dagli ospedali psichiatrici giudiziari di Castiglione delle Stiviere e di Reggio Emilia (che ha anticipato la chiusura)e così hanno fatto i ...
Ma la vera rivoluzione è un cambio di mentalità
Corriere Fiorentino -
Caro direttore, camminando per le città bisognerebbe provare a chiedere in giro che cosa si pensa della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Pazzi in libertà, criminali, depravati pericolosi per la comunità: così ci si sentirebbe rispondere.
Chiude il manicomio di Barcellona Pozzo di Gotto. Fine di un'era ...
Il Mattino di Sicilia -
Oggi chiude i battenti, per legge, l'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (nato nel 1926) e non si sa ancora dove andranno i circa 30 internati, che hanno commesso, nella maggior parte dei casi, reati contro la persona, sono affetti da ...
Opg pronti a chiudere, ma gradualmente. "Sono persone, non pacchi”
articolo21 -
Il 31 marzo è l'ultimo giorno per gli Ospedali psichiatrici giudiziari, ma la chiusura sarà graduale. Cecconi, StopOpg: “Ci vorranno alcuni giorni”. E sulle regioni in ritardo: “Vanno commissariate, punto e basta”. ROMA – “Soddisfatti a metà”. La data del 31 ...
Manicomi criminali
Il Piccolo -
TRIESTE. Il coronamento del lavoro di Franco Basaglia. E al contempo solo una tappa del lungo cammino dell'Italia verso una cura efficace delle persone affette da patologie mentali. La chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, un abisso nel panorama ...
Oggi chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari
Partito Democratico -
"Lo stop è una decisione di civiltà nei confronti di quelle persone che vivono in una condizione di doppia marginalità, per il reato e la follia. Il post opg sarà un processo lento, graduale e complesso per accompagnare il passaggio culturale dal concetto di ...
Opg addio, 10 le Regioni pronte a far fronte alle chiusure. "Serve ...
Rai News -
di Carlotta Macerollo 30 marzo 2015 Dal 31 marzo chiuderanno gli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), fino a poco tempo fa conosciuti semplicemente come manicomi criminali. In tutto sono sei le strutture dell'orrore, come le ha definite l'ex presidente della ...
Messina, addio ospedali psichiatrici giudiziari. Ma il futuro dei ...
Stretto web -
I sei ospedali psichiatrici giudiziari diffusi sul territorio italiano chiuderanno i battenti nella giornata di oggi. Sulla spinta della campagna promossa da Giorgio Napolitano, il quale definì dal Colle “strutture dell'orrore” tali realtà, il Parlamento ha varato la Legge ...
Oggi chiudono ospedali psichiatrici giudiziari, aprono le Rems
Altalex -
Roma, 31 mar. (askanews) - Scade oggi il termine per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, fissato dal decreto-legge n. 211 del 22 dicembre 2011. Da domani, primo aprile, le misure di sicurezza del ricovero in Opg e dell'assegnazione a casa di ...
Chiudono gli OPG, si apre un nuovo percorso
Superando.it -
Le parole pronunciate nei giorni scorsi da Vito De Filippo, sottosegretario alla Salute, sono state favorevolmente accolte dal Comitato stopOPG, organismo che conduce ormai da anni una dura battaglia per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che ...
Situazioni carceri e ospedali psichiatrici giudiziari: gli aggiornamenti ...
ContattoNews.it -
SITUAZIONE CARCERI E OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI (OPG) 2015 - “La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, prevista domani (oggi ndr) rappresenta un risultato storico: dopo due rinvii si mette finalmente fine a una pagina disonorevole per ...
Scatta ora X per chiusura Opg,parte riforma con ritardi
Online-News -
Nessuna proroga ha fatto slittare l'arrivo dell”ora X' per la chiusura degli ultimi ospedali psichiatrici giudiziari e martedì 31 marzo, dopo tre slittamenti in due anni, si compirà un altro passo fondamentale della riforma che ha portato alla chiusura dei manicomi, ...
Oggi chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), ma ci ...
Il Post -
Rainews24 – Dal 31 marzo chiuderanno gli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), fino a poco tempo fa conosciuti semplicemente come manicomi criminali. In tutto sono sei le strutture dell'orrore, come le ha definite l'ex presidente della Repubblica Giorgio ...
Ospedali psichiatrici giudiziari addio
Il Friuli -
E' il commento di Peppe Dell'Acqua, psichiatra che lavorò con Franco Basaglia raccogliendone, con altri, l'eredità, e fautore di StopOpg, la campagna che ha spinto per la chiusura anche degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che avverrà entro domani in tutta ...
Gli Opg chiudono e diventano un film
Vita -
Anzi tre: la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg), contrasto ai mini OPG (manicomi regionali), attivazione di Centri di Salute Mentale (CSM) H24 su tutto il territorio nazionale. Primo obiettivo, realizzato. Per domani, primo aprile 2015, la legge ha ...
La fine dei manicomi criminali in Italia
Valori.it (Blog) -
Si scriveva Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) ma si leggeva “manicomio criminale” e oggi, dopo anni di slittamenti, la legge italiana ne sancisce la definitiva chiusura, minacciando il commissariamento per le regioni che non organizzeranno l'assistenza ...
Opg pronti a chiudere, ma gradualmente. "Sono persone, non pacchi"
Cronache Laiche -
La data del 31 marzo 2015, ultimo giorno in Italia per gli Ospedali psichiatrici giudiziari, è "solo una tappa". Ora i nodi da sciogliere passano alle regioni e l'attenzione, oltre che sugli internati che lasceranno le strutture, si sposterà sui nuovi ingressi e sulle ...
La Regione chiude gli Ospedali psichiatrici giudiziari: si passa dal ...
ParmaDaily.it -
L'Emilia-Romagna è tra le prime Regioni italiane pronte ad accogliere in strutture alternative i propri residenti internati negli Opg. Nei tempi stabiliti dalla legge 81/2014, che ne hanno prorogato al 31 marzo 2015 la chiusura, i ricoverati emiliano-romagnoli si ... I degenti emiliano-romagnoli degli Ospedali psichiatrici giudiziari saranno ospitati nella Residenza per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria (Rems) di Bologna “Casa degli Svizzeri” in via Terracini 31, che ha 14 posti, e accoglierà le persone in ...
Cala il sipario sugli Opg
Italia Oggi -
Cala il sipario sugli Opg (Ospedali psichiatrici giudiziari) e per gli oltre 700 detenuti si aprono le porte delle Rems, Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza. ... di mente nella medesima città (Reggio Emilia), lo stesso farà la Toscana (a Montelupo Fiorentino), mentre incerte sono le sorti dei detenuti siciliani, in parte momentaneamente trasferiti in carceri dell'isola, poiché è stata decisa la chiusura della sede di Barcellona Pozzo di Gotto; in Campania due Rems sorgeranno a Calvi Risorta, nel Casertano, ...
Oggi chiudono gli Opg ma l'Abruzzo non sa dove mettere i "suoi ...
News Town -
Le Rems sono le strutture sanitarie (sorveglate) che dovrebbero accogliere nelle regioni di appartenenza i pazienti psichiatrici che hanno commesso reati, attualmente internati negli Ospedali psichiatrici giudiziari che per legge chiuderanno domani.
Chiudono gli Opg, nascono le Rems. Giornata storica ma futuro ...
Online-News -
Tutti parlano di giornata storica e di rivoluzione, ma la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, i famigerati Opg, in programma domani dopo tre slittamenti in due anni, lascia molte incognite sul futuro dei ricoverati. Secondo quanto previsto dalla legge, ...
Chiudono gli ospedali psichiatrici giudiziari, siamo pronti?
MedicinaLive -
Tutta una serie di domande alle quali è difficile trovare una risposta, perchè ci si rende conto che né le carceri con quelli meno pericolosi, né i normali reparti psichiatrici delle strutture territoriali sono effettivamente preparati per affrontare la gestione di un ...
Chiusura Opg, Gelli (Pd) «Le regioni siano in grado di attuare la ...
Vita -
Domani, 31 marzo è prevista la chiusura definitiva degli Opg, gli Ospedali psichiatrici giudiziari. Un «segnale importante di civiltà e non possiamo che essere felici e orgogliosi di questo risultato» ricorda Federico Gelli, deputato Pd e responsabile sanità del ...
ANSA/ Scatta ora X per chiusura Opg,parte riforma con ritardi
ANSA Valle d'Aosta -
(AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 18.00) (ANSA) - ROMA, 30 MAR - Nessuna proroga ha fatto slittare l'arrivo dell''ora X' per la chiusura degli ultimi ospedali psichiatrici giudiziari e martedì 31 marzo, dopo tre slittamenti in due anni, si compirà ...
31 marzo 2015. Addio Opg, Ospedali psichiatrici giudiziari - Lunedì ...
Dazebao -
Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari sono nati alla fine degli anni '70 e hanno accolto nel corso degli anni infermi di mente che avessero commesso crimini o reati comunque molto gravi. Creati in sostituzione dei manicomi criminali, queste strutture avrebbero ...
Chiude domani il manicomio giudiziario di Barcellona Pozzo di ...
La Repubblica -
Chiude domani il manicomio giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, l'allarme della Cisl L'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto Domani chiuderà i battenti, per legge, l'ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto e ...
Chiudono gli Opg, nascono le Rems: l'incognita sul futuro dei ...
La Repubblica -
Chiudono gli Opg, nascono le Rems: l'incognita sul futuro dei ricoverati L'opg di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova (ansa) Tutti parlano di giornata storica e di rivoluzione, ma la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, i famigerati Opg, ...
Chiusura Opg, Antigone: percorso da cui non recedere
Campanianotizie -
La chiusura degli Opg è "un percorso difficile" ma "non si può tornare indietro": è quanto afferma Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, l'associazione che sta monitorando la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e che oggi si è recata in quattro dei ...
L'Opg non è come il colesterolo
Gazzetta di Mantova -
Il 31 marzo gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari devono chiudere. Finalmente non vi sarà nessuna ... In un certo senso possiamo affermare che la legge 81 del 2014, sancendo la chiusura degli OPG, completa la legge 180. Così, se per la legge 180 la cura è di ...
Si conclude per sempre la barbarie degli OPG italiani
La Repubblica -
ROMA - "Estremo orrore", li ha definiti Giorgio Napolitano e la giornata in cui gli Opg (Ospedali psichiatrici giudiziari) chiudono, arriva dopo anni di sentenze della Corte Costituzionale, dopo battaglie civili e dopo le denunce di giuristi, intellettuali, associazioni, gente comune e artisti. Anni durante i quali gli ... Poi, nel 1978, mentre la cultura psichiatrica (e non solo quella) si andavano evolvendo, la legge Basaglia sanciva la chiusura dei manicomi, che per molti anni a venire, purtroppo, fu solo teorica. Ma gli Opg ...
Opg, al via la riforma: addio agli ultimi centri
Brindisi Seventh -
Opg, al via la riforma: addio agli ultimi centri -Chiudono i sei ospedali psichiatrici giudiziari in Italia. Oltre 700 detenuti, dubbi sulla transizione. Niente proroghe: l'ora X per la chiusura degli ultimiospedali psichiatrici è arrivata. Il 31 marzo, dopo tre slittamenti in ...
Chiusura Opg, Orlando e Zingaretti inaugurano la Rems di Pontecorvo
Online-News -
«In occasione della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, prevista inderogabilmente secondo legge per il 31 marzo 2015, domani alle 16 il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti inaugureranno la ...
Taglio del nastro al Rems di Tinchi
Oltre Free Press -
Inaugurata questa mattina a Tinchi di Pisticci la Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza), struttura voluta dalla legge 81/2014 che prevede il superamento degli Opg (Ospedali psichiatrici giudiziari) e che ospiterà da subito dieci persone che ... Il dottor Domenico Guarino, direttore del Dipartimento salute mentale dell'Asm, che ha il compito di gestire la struttura dal punto di vista sanitario insieme alla cooperativa che si é aggiudicata l'appalto, ha spiegato che “con la chiusura degli Opg, questa ...
Opg, Gelli (Pd): “Le regioni siano in grado di attuare la legge”
gonews -
“La chiusura definitiva di tutti gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari nel nostro paese rappresenta indubbiamente un segnale importante di civiltà e non possiamo che essere felici e orgogliosi di questo risultato” E' quanto dichiara Federico Gelli, deputato e ...
Opg, conto alla rovescia: Antigone monitorerà la chiusura
SuperAbile -
ROMA - Chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, Antigone annuncia un monitoraggio sull'applicazione della legge 81/2014 che ne stabilisce la chiusura definitiva il 31 marzo. Per l'associazione si tratta di "una decisione importante frutto del lavoro di ...
Opg, impreparati alla chiusura
Agenzia Radicale -
La legge c'è, ma ancora una volta le istituzioni sono pronte a non rispettarla, anche se questa riguarda il rispetto dei più basilari diritti umani. In attuazione di una legge approvata un anno fa, infatti, da domani 31 marzo 2015 i ben tristemente noti Ospedali ...
Opg. Realacci (Pd): “Si chiude finalmente una pagine non degna di ...
Quotidiano Sanità -
30 MAR - “Domani, finalmente, si metterà la parola fine su una pagina dolorosa e non degna di un paese civile come l'Italia: quella degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) e dei cosiddetti 'ergastoli bianchi'. Ovviamente vanno assicurate cure adeguate, ...
Da martedì chiudono gli Ospedali psichiatrici giudiziari. Una riforma ...
Tiscali -
Scade martedì il termine per la chiusura degli Opg, gli Ospedali psichiatrici giudiziari, strutture a metà tra i vecchi “manicomi criminali” e il carcere. Luoghi che Giorgio Napolitano definì “estremo orrore, inconcepibili per un Paese civile”. Scade il termine fissato ...
Addio agli Ospedali psichiatrici giudiziari. Dal 31 marzo debuttano le ...
Jobsnews.it -
A poco meno di 24 ore dalla chiusura, almeno sulla carta, dei cosiddetti Ospedali psichiatrici Giudiziari, programmata per la giornata di martedì 31 marzo, sono decine gli interrogativi posti su questa scelta, che dovrebbe essere l'ultimo capitolo, quello finale, ...
In Basilicata la prima Rems dopo chiusura ospedali psichiatrici ...
LaPresse -
La prima Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza ha aperto in Basilicata, a Pisticci, in provincia di Matera. L'apertura della Rems arriva dopo la riforma che ha portato alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. La residenza ospiterà 10 ...
Opg: domani scatta la chiusura ma pronta solo una Regione su due
IL METEO.IT -
(AGI) - Roma, 30 mar. - Domani, 31 marzo, chiuderanno gli Ospedali psichiatrici giudiziari, ma solo una Regione su due e' pronta ad applicare la riforma con le nuove strutture, le Rems (Residenze per l'Esecuzione della Misura di sicurezza Sanitaria), che ...
l’intervento di Massimo Fada (Rsu Cgil Spedali Civili Brescia e stopOPG Brescia)
(ANSA) - ROMA, 05 NOV - "Non c'è bisogno di proroghe per la chiusura degli Opg, nè di strutture alternative, la stragrande maggioranza degli internati, circa il 90%, potrebbero già essere dimessi. Quello che serve è più assistenza nel territorio e soprattutto fermare gli ingressi, per non continuare ad alimentare il circuito". E' il commento di Stefano Cecconi, responsabile nazionale della Cgil per il Welfare e portavoce del comitato Stop Opg, sulla possibilità di una nuova proroga per la chiusura che sembra profilarsi dalla relazione annuale sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, trasmessa dal Ministero della Salute e della Giustizia al Parlamento. "Il trend di nuovi ingressi - spiega - ancora non si inverte ed è stato pari, da giugno a settembre 2014, a 67 dimissioni ogni 84 nuovi ingressi, "nonostante la legge dia priorità alle misure alternative". Inoltre, rispetto a quelli gia' presenti, quasi la meta' degli internati, sottolinea Cecconi, può esser dimessa, ben 476 persone. Mentre i restanti sono considerati 'non dimissibili' nel 40% dei casi per motivi clinici, "anche se questo è in contrasto con la legge: sarebbe come dire che la malattia psichiatrica va curata in manicomio". Quelli 'pericolosi socialmente', dunque nelle condizioni di dover restare in OPG (in seguito nelle residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza sanitaria o REMS) quindi, sarebbero "solo l'8,5% degli attuali internati, circa una novantina, il che significa che la stragrande maggioranza potrebbe essere già affidata ai servizi territoriali". A fronte di questi numeri, realizzare gli oltre 900 posti progettati nelle Rems, conclude, "sarebbe uno spreco e una scelta sbagliata".(ANSA).
Opg: nuova proroga e Commissariamento Regioni non in regola Quanto preannuncia relazione annuale del Governo al Parlamento (ANSA) - ROMA, 05 NOV - "E' di nuovo auspicabile un ulteriore differimento del termine di chiusura degli OPG", mentre sono in arrivo commissariamenti per le Regioni che non si mettono in regola. E' quanto profila la relazione annuale trasmessa dal Ministero della Salute e della Giustizia al Parlamento sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, da poco pubblicata sul sito della Camera dei Deputati. "Nonostante il differimento al 31 marzo 2015 del termine per la chiusura degli OPG appare non realistico che le Regioni riescano a realizzare e riconvertire le strutture entro la predetta data", si legge. Il cammino per il superamento della detenzione in strutture che lo stesso Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non aveva esitato a definire un "autentico orrore indegno di un paese appena civile", secondo quanto riportato, si profila ancora più lungo del previsto e lo scenario più probabile Š quello di una nuova ulteriore proroga, la terza dopo la data iniziale di chiusura prevista dalla legge 9 del 2012 che aveva fissato al 2013 la prima dead line. Sono, infatti, ancora lontane dall'esser completate le strutture alternative, le Rems, in cui espletare la pena e, in caso di mancato completamento nel termine previsto dai programmi regionali, "E' ferma intenzione dei Ministri" attivare la procedura di commissariamento prevista dalla legge 81/2014.
(ANSA) - ROMA, 30 LUG - "Attendiamo a giorni, forse a ore, la nomina dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni, che completera' l'organismo di coordinamento, istituito presso il Ministro della Salute, per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg), creandone cosi' le condizioni per la piena operativita'". Lo afferma il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, in merito all'organismo che avrebbe dovuto esser creato un mese fa, ovvero entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge 81/2014 sul superamento degli OPG. "Dobbiamo avere grande attenzione ai tempi - aggiunge riferendosi all'allarme sulle scadenze non rispettate lanciato dal Comitato StopOpg - ma, se vogliamo rispettare lo spirito di questo passaggio di civilta', abbiamo il dovere non solo di fare subito, ma di fare bene, con un approccio che deve riorientarsi per essere meno giudiziario e piu' sanitario e quindi, a maggior ragione, che debba porre grande attenzione alla specificita' di ciascun individuo". Molti e impegnativi, in questa fase, i compiti delle Regioni. "Per questo dico che non va sprecato un solo minuto e che - conclude - i tempi indicati vanno rispettati nella sostanza. Ma dico anche che sarebbe un male per il rispetto dei tempi si dovesse sacrificare la qualita' del risultato per ciascuna delle persone di cui dobbiamo occuparci". YQX-CR 30-LUG-14 17:05 NNNN
Agenzie Stampa
OPG. CGIL: BENE NUOVA LEGGE, RISULTATO FRUTTO MOBILITAZIONE
(DIRE) Roma, 29 mag. - "E' positivo il giudizio sulla nuova legge per il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, approvata in via definitiva dalla Camera dopo il voto del Senato". Ad affermarlo e' Vera Lamonica della Cgil Nazionale, aggiungendo che "e' un risultato ottenuto anche grazie alla mobilitazione e alle iniziative del comitato StopOpg, che vede tra i promotori Cgil e Fp Cgil nazionali".
Per la dirigente sindacale "la nuova legge ha migliorato in modo significativo l'attuale normativa, pur non risolvendo tutte le criticita'. In particolare resta da modificare il codice penale eliminando il 'trattamento speciale' per le persone malate di mente che commettono reato, ultimo baluardo della logica manicomiale".
Secondo Lamonica, inoltre, "ora si apre una nuova fase per applicare le nuove norme nello spirito della 'legge 180'. Percio' i programmi delle Regioni ora possono e devono spostare attenzione e investimenti dalle Rems, i cosiddetti mini Opg, ai percorsi di cura e riabilitazione individuali, necessari per evitare l'internamento e che, potenziando i servizi socio-sanitari territoriali, servono a tutti i cittadini.
La vicenda degli Opg- conclude- richiama la drammatica condizione delle carceri italiane e la necessita' di interventi risolutivi, anche per garantire il diritto alla tutela della salute e alle cure delle persone detenute". 11:53 29-05-14
OPG: PARLAMENTO METTE FINE AGLI "ERGASTOLI BIANCHI", CHIUSURA SLITTA AL 2015, POI SOSTITUITI DA STRUTTURE RESIDENZIALI
(ANSA) - ROMA, 28 MAG - Non solo un'ulteriore proroga alla chiusura, come gia' avvenuto due volte in precedenza, ma anche un impegno al monitoraggio e a fornire strumenti di attuazione.
E' diventato legge oggi il dl 52/2014 sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, provvedimento che mette la parola 'fine' agli 'ergastoli bianchi', internamenti di tempo illimitato anche senza evidenti problemi di pericolosita' sociale. Il testo, che aveva gia' avuto il via libero del Senato, e' stato approvato dall'aula di Montecitorio con 294 si', 109 no e tre astenuti. Contro hanno votato Fi, Fdi e M5S. Ieri erano stati bocciati tutti i circa 140 gli emendamenti, molti dei quali gia' presentati in Commissione e legati principalmente alla data di chiusura, ritenuta da molti non percorribile.
Dopo la prima proroga del 2012 e quella del 2013, la terza proroga, approvata oggi dal Parlamento, infatti, posticipa al 31 marzo 2015 la data ultima per la dismissione dei sei ex manicomi giudiziari presenti in Italia (Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto, gia' posto sotto sequestro, Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Napoli e Reggio Emilia). Al loro posto verranno costruite le Rems, residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, e i circa 700 internati affidati ai servizi sociali e psichiatrici del territorio sulla base di programmi individualizzati messi a punto dalle regioni. "Alcuni di questi soggetti hanno commesso reati ed e' giusto che scontino la pena ma in modo degno e con la possibilita' di recupero. E' un passaggio che l'Italia attende dal 1978", spiega il relatore Edoardo Patriaca (Pd). I ricoveri non potranno comunque, d'ora in poi, durare piu' del massimo della pena prevista per il reato commesso e la pericolosita' sociale non puo' essere dichiarata solo perche' la persona e' emarginata. Inoltre, in vista della chiusura, in caso di reato commesso da persona con infermita' mentale, i giudici sono invitati a scegliere misure alternative all'inserimento in un Opg. Verra', quindi, istituita una commissione che dovra' monitorare sulle iniziative assunte per il superamento degli ospedali psichiatrici e i ministeri della Salute e della Giustizia dovranno presentare ogni 3 mesi una relazione al Parlamento per aggiornarlo sullo stato della dismissione.
Se le regioni non attueranno la norma nei tempi previsti,verranno commissariate da parte del governo. Ed e' proprio questa una delle note dolenti. La costruzione di residenze che dovranno sostituire gli Opg, infatti, in alcune regioni non e' ancora partita. "Le difficolta' delle regioni a garantire la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari sono un allarme per la sostenibilita' dell'intera assistenza sanitaria. Resta l'auspicio che questa sia l'ultima proroga necessaria", ha detto in aula Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Sanita' di Montecitorio. Soddisfatto il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, che promette: "il ministero collaborera' con le Regioni al fine di permettere il rispetto del nuovo termine di chiusura". Si tratta di una buona legge anche per il Comitato nazionale stopOPG che sottolinea: il "fronte della mobilitazione" si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti. 28-MAG-14 21:20
SANITA': FERRI, SODDISFAZIONE PER APPROVAZIONE DECRETO SU OPG
Roma, 28 mag. (Adnkronos) - Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri esprime ''soddisfazione per la rapida approvazione del decreto legge che ha prorogato di un anno l'entrata in vigore della riforma che prevede il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Il governo è stato costretto a prorogare questo termine perché non sono state ancora realizzate le strutture sanitarie, le c.d. REMS, che sostituiranno gli ospedali psichiatrici giudiziari e dove verranno eseguite le misure di sicurezza. Infatti -spiega- le regioni devono ancora completare i lavori di realizzazione delle nuove strutture e di riconversione di quelle preesistenti. E, con questo decreto legge, è stato imposto che queste opere vengano completate e che la riforma entri in vigore dal 31 marzo 2015''.
''Per fare in modo che questo termine venga rispettato, il Ministro della Giustizia ha già convocato i direttori degli opg ed ha iniziato una attività di collaborazione e monitoraggio con la magistratura di sorveglianza. Inoltre -continua- con questo provvedimento è stata anche prevista (al comma 2bis) l'attivazione, presso il Ministero della Salute, di un apposito organismo di coordinamento, del quale faranno parte i rappresentanti dei Ministeri della Salute e della Giustizia e quelli delle regioni, e che avrà il compito di attuare uno stretto e continuativo coordinamento e monitoraggio delle iniziative per realizzare tutte le opere per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. Comunque, se le regioni dovessero continuare a ritardare i lavori per le nuove strutture, questo decreto legge prevede che il governo potrà intervenire attivando i propri poteri sostitutivi anche con la nomina di un proprio commissario straordinario''.
Il decreto legge ''ha anche ribadito un altro fondamentale principio: quello secondo cui, nello scegliere quale tipo di misura di sicurezza deve essere applicata, il giudice deve tendenzialmente optare per le misure non detentive (ad es. la libertà vigilata), considerando invece come residuale, come extrema ratio, il ricorso al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o in una casa di cura e di custodia. Con questa norma -prosegue Ferri- oltre ad affermare un principio di tutela della libertà dei cittadini, si intende contribuire a creare le basi per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari''.
'Peraltro, la legge di conversione del decreto legge non si è limitata a dettare questa norma ed a prorogare il termine per l'attuazione della riforma ma è andata oltre, introducendo una norma che rappresenta un basilare principio di civiltà giuridica. Mi riferisco alla disposizione che ha sancito che la restrizione all'interno degli ospedali psichiatrici giudiziari non può essere senza limiti di tempo ma deve avere una durata massima non superabile e questa deve essere pari al massimo della pena prevista per il reato che è stato commesso''.
'Fino ad oggi -rileva il sottosegretario alla Giustizia- una persona poteva rimanere rinchiusa in un ospedale psichiatrico giudiziario a tempo illimitato. E questo anche se il reato che aveva commesso era di lievissima gravità. La vecchia normativa, infatti, prevedeva che la misura del ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario poteva essere disposta a condizione che fosse stato commesso un qualunque reato e che il colpevole fosse affetto da una infermità mentale e socialmente pericoloso (e per pericolosità sociale si intendeva, e si intende, la probabilità di commettere nuovamente un qualsiasi altro reato anche di lieve gravità). A queste condizioni, in base alla vecchia normativa, si poteva rimanere rinchiusi in un ospedale psichiatrico giudiziario anche per tutta la vita (tanto che si parla di ergastolo bianco) anche per lievi reati, con l'unico limite che il giudice doveva rivalutare, ogni sei mesi, se la persona continuava ad essere socialmente pericolosa'.
'Questo limite, relativo al dovere di rivalutare ogni sei mesi la pericolosità sociale dell'internato, è il motivo per cui la Corte Costituzionale aveva ritenuto legittima questa disciplina. Ma è evidente - aggiunge Ferri- che si trattava comunque di una scelta legislativa assai discutibile proprio perché – trattandosi di persone affette da infermità mentale, che difficilmente venivano curate e che quindi difficilmente cessavano di essere socialmente pericolose - poteva facilmente accadere che, anche per reati di lievissima gravità, rimanessero recluse negli opg anche per molti anni, se non per tutta la vita, così arrivando, nella sostanza, a scontare delle pene detentive lunghissime, o addirittura una sorta di ergastolo, anche per reati di lievissima entità. Con questa legge, invece, si è sancito il principio che la restrizione negli ospedali psichiatrici giudiziari non può comunque superare una durata pari al massimo della pena prevista per il reato che è stato commesso'.
'Si è anche precisato, però, che, per quanto riguarda le persone che hanno commesso reati molto gravi, in particolare delitti per i quali la legge prevede la pena dell'ergastolo, queste dovranno rimanere negli ospedali psichiatrici giudiziari fino a quando continueranno ad essere socialmente pericolose. È stato, quindi, sancito un importante principio di civiltà giuridica cercando anche di contemperare, da un lato, la tutela della libertà personale e, dall'altro, la salvaguardia della collettività e della sicurezza pubblica. Da un lato, infatti -osserva Ferri- nella consapevolezza che la restrizione all'interno degli ospedali psichiatrici giudiziari incide sulla libertà personale come una vera e propria forma di pena detentiva, è stato previsto che questa restrizione deve avere una durata massima e questa durata non può che essere rapportata alla gravità del reato desumibile dall'entità della pena per esso prevista dalla legge'.
'Dall'altro, per tutelare la collettività dinanzi a persone socialmente pericolose, si è previsto che questa durata massima debba essere uguale al massimo della pena anche se il fatto è di lieve gravità e che, per i delitti puniti con la pena dell'ergastolo, si possa rimanere ristretti negli opg anche senza limiti di tempo, questo perché, di fronte a persone che abbiano commesso reati particolarmente gravi, si è data giustamente prevalenza alle esigenze di tutela della collettività, anche perché si tratta comunque di reati per i quali la legge già prevede la pena dell'ergastolo'. 28-MAG-14 21:14
OPG: DE FILIPPO, NORMA CONTIENE MISURE DI CIVILTA'
(AGI) - Roma, 28 mag. - "Intendo esprimere soddisfazione per l'approvazione della norma sugli Ospedali psichiatrici giudiziari, che non e' solo una proroga ma contiene anche misure di civilta'. Per i nuovi condannati il giudice applichera' la misura solo come estrema ratio, c'e' il superamento del concetto di pericolosita' sociale e pone fine ai cosiddetti ergastoli bianchi, la fine dimenticata dei condannati al ricovero. Il ministero collaborera' con le Regioni al fine di permettere il rispetto del nuovo termine di chiusura degli Opg". Lo dichiara il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo.
CAMERA: APPROVATO IL DL SUGLI OPG
(AGI) - Roma, 28 mag. - La Camera ha approvato in via definitiva il decreto legge che proroga di un anno la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari. I favorevoli sono stati 294, 109 i no e tre gli astenuti. Contro hanno votato Fi, Fdi e M5S. 282027 MAG 14
CARCERI. OPG, OK CAMERA A DECRETO: ECCO LE PRINCIPALI NOVITA'
(DIRE) Roma, 28 mag. - Via libera definitivo da parte della Camera al decreto del governo sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ecco le principali novita'.
PROROGA CHIUSURA - Slitta al 31 marzo 2015 lo stop definitivo agli Opg. Da quella data gli ex manicomi criminali dovranno essere sostituiti da strutture residenziali sanitarie per l'esecuzione della misura di sicurezza (Rems). La proroga annuale costera' 5,84 milioni di euro.
BASTA RICOVERI - In vista della chiusura, per infermi e seminfermi di mente il giudice dovra' di regola adottare misure di sicurezza diverse dall'Opg, come ad esempio la liberta' vigilata. Cio' vale anche nel caso di custodia cautelare provvisoria, da eseguire in strutture psichiatriche ospedaliere e non piu' in casa di cura e custodia (sezioni interne agli Opg). Il ricovero in Opg diventa insomma residuale, si attiva solo quando ogni altra misura risulta inidonea a far fronte alle pericolosita' sociali.
PERICOLOSITÀ SOCIALE - Piu' rigore nell'accertamento. Per giustificare il ricovero in Opg, il giudice deve ora ricavare la pericolosita' solo dalle qualita' soggettive della persona non potendo dare rilievo autonomo alle condizioni di vita individuali e sociali (per esempio, lo stato di marginalita' socioeconomica). La pericolosita' non puo' nemmeno basarsi sulla sola mancanza di programmi terapeutici individuali.No ergastoli bianchi. 20:25 28-05-14
CARCERI. OPG, VIA LIBERA AULA CAMERA A DL CON 294 SI': E' LEGGE
(DIRE) Roma, 28 mag. - L'aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto recante disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. I si' sono stati 294, i no 109. 20:23 28-05-14
SANITA': CON OK CAMERA GLI OPG PROROGATI FINO AL 31 MARZO 2015 RICOVERO SOLO SE ALTRE MISURE NON IDONEE PER FRONTEGGIARE PERICOLOSITA' SOCIALE
Roma, 28 mag. (Adnkronos) - Con l'approvazione definitiva da parte della Camera del dl sugli ospedali psichiatrici giudiziari viene decisa la proroga del termine entro cui gli Opg saranno definitivamente chiusi. Dal 31 marzo 2015 gli ex manicomi criminali dovranno essere sostituiti da strutture residenziali sanitarie per l'esecuzione della misura di sicurezza (Rems). La proroga annuale costerà 5,84 milioni di euro.
Stop ricoveri. In vista della chiusura, per infermi e seminfermi di mente il giudice dovrà di regola adottare misure di sicurezza diverse dall'Opg, come ad esempio la libertà vigilata. Ciò vale anche nel caso di custodia cautelare provvisoria, da eseguire in strutture psichiatriche ospedaliere e non più in casa di cura e custodia (sezioni interne agli Opg). Il ricovero in Opg diventa insomma residuale, si attiva solo quando ogni altra misura risulta inidonea a far fronte alle pericolosità sociali.
Pericolosità sociale. Per giustificare il ricovero in Opg, il giudice deve ricavare la pericolosità solo dalle qualità soggettive della persona non potendo dare rilievo autonomo alle condizioni di vita individuali e sociali (per esempio, lo stato di marginalità socioeconomica). La pericolosità non può nemmeno basarsi sulla sola mancanza di programmi terapeutici individuali. 28-MAG-14 20:22
SANITA': OK CAMERA A PROROGA CHIUSURA OPG CON 294 SI', E' LEGGE
Roma, 28 mag. (Adnkronos) - Con 294 voti favorevoli e 109 contrari, l'aula della Camera ha approvato il decreto che proroga la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). Con il voto di Montecitorio il provvedimento diventa legge. 28-MAG-14 20:21
dal WEB
http://www.quotidianosanita.it
COMITATO STOPOPG: "APPROVATA FINALMENTE UNA BUONA LEGGE"
29 MAG - Dopo il voto del Senato anche alla Camera dei Deputati è stato dato il via libera alla conversione in legge, con modifiche, del D.L. 52/2014 sulla chiusura degli Opg. "Ribadiamo la nostra soddisfazione per una legge che, pur non sciogliendo i nodi giuridici che sostengono l'Opg (in primo luogo la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e l’istituto della misura di sicurezza in Opg), ha certamente migliorato l’attuale normativa", ha commentato il Comitato nazionale Stop Opg. La nuova legge stabilisce che di norma devono essere adottate dai magistrati misure alternative all’internamento in Opg e che la pericolosità sociale non può essere dichiarata, o confermata, solo perché la persona è emarginata, priva di sostegni economici o non è stata presa in carico dai servizi sociosanitari. E ancora la nuova legge pone limiti precisi alle proroghe della misura di sicurezza (all’origine dei troppi “ergastoli bianchi”) e stabilendo che non può essere superiore alla durata della pena per quel reato. Infine, obbliga le regioni a presentare entro 45 giorni i progetti terapeutico riabilitativi individuali per le internate e gli internati, per consentire le loro dimissioni attraverso la presa in carico da parte dei servizi socio sanitari. "Ora quindi è responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle Rems (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl. La legge va applicata bene, per scongiurare ulteriori proroghe, fuori da logiche manicomiali e difensive. Perciò si deve mettere al centro la persona: con una presa in carico globale da parte dei servizi pubblici, all'interno di una collaborazione e integrazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale, I Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali ecc, - che devono occuparsi di cura e non di custodia - e vanno attivate relazioni stabili con la Magistratura, per offrire Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali appropriati. Perciò - prosegue la nota - il 'fronte della mobilitazione' si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti". "Stop Opg intende collaborare e contribuire alla applicazione della legge, in particolare con l’organismo di monitoraggio e coordinamento per il superamento degli Opg che deve essere costituito presso il Ministero della Salute - conclude il Comitato -. Così il faticoso processo del superamento degli OPG può rientrare nei binari della legge 180, che chiudendo i manicomi restituì dignità, diritti e speranze a tante persone. E ha reso migliore l’Italia".
http://www.ilsecoloxix.it 28 maggio 2014 OPG: UNA LEGGE METTE FINE AGLI "ERGASTOLI BIANCHI" Roma - Non solo un’ulteriore proroga alla chiusura, come già avvenuto due volte in precedenza, ma anche un impegno al monitoraggio e a fornire strumenti di attuazione. È diventato legge oggi il dl 52/2014 sul superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, provvedimento che mette la parola “fine” agli “ergastoli bianchi”, internamenti di tempo illimitato anche senza evidenti problemi di pericolosità sociale. Il testo, che aveva già avuto il via libero del Senato, è stato approvato dall’aula di Montecitorio con 294 sì, 109 no e tre astenuti. Contro hanno votato Fi, Fdi e M5S. Ieri erano stati bocciati tutti i circa 140 gli emendamenti, molti dei quali già presentati in Commissione e legati principalmente alla data di chiusura, ritenuta da molti non percorribile. Dopo la prima proroga del 2012 e quella del 2013, la terza proroga, approvata oggi dal Parlamento, infatti, posticipa al 31 marzo 2015 la data ultima per la dismissione dei sei ex manicomi giudiziari presenti in Italia (Aversa, Barcellona Pozzo di Gotto, già posto sotto sequestro, Castiglione delle Stiviere, Montelupo Fiorentino, Napoli e Reggio Emilia). Al loro posto verranno costruite le Rems, residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, e i circa 700 internati affidati ai servizi sociali e psichiatrici del territorio sulla base di programmi individualizzati messi a punto dalle regioni. «Alcuni di questi soggetti hanno commesso reati ed è giusto che scontino la pena ma in modo degno e con la possibilità di recupero. È un passaggio che l’Italia attende dal 1978», spiega il relatore Edoardo Patriaca (Pd). I ricoveri non potranno comunque, d’ora in poi, durare più del massimo della pena prevista per il reato commesso e la pericolosità sociale non può essere dichiarata solo perché la persona è emarginata. Inoltre, in vista della chiusura, in caso di reato commesso da persona con infermità mentale, i giudici sono invitati a scegliere misure alternative all’inserimento in un Opg. Verrà, quindi, istituita una commissione che dovrà monitorare sulle iniziative assunte per il superamento degli ospedali psichiatrici e i ministeri della Salute e della Giustizia dovranno presentare ogni 3 mesi una relazione al Parlamento per aggiornarlo sullo stato della dismissione. Se le regioni non attueranno la norma nei tempi previsti, verranno commissariate da parte del governo. Ed è proprio questa una delle note dolenti. La costruzione di residenze che dovranno sostituire gli Opg, infatti, in alcune regioni non è ancora partita. «Le difficoltà delle regioni a garantire la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari sono un allarme per la sostenibilità dell’intera assistenza sanitaria. Resta l’auspicio che questa sia l’ultima proroga necessaria», ha detto in aula Pierpaolo Vargiu, presidente della Commissione Sanità di Montecitorio. Soddisfatto il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, che promette: «il ministero collaborerà con le Regioni al fine di permettere il rispetto del nuovo termine di chiusura». Si tratta di una buona legge anche per il Comitato nazionale stopOPG che sottolinea: il «fronte della mobilitazione» si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti.
http://www.vita.it 28/05/2014 OPG, IL RINVIO DI 1 ANNO E' LEGGE, di Sara De Carli La Camera approva la conversione in legge del rinvio di un anno della chiusura degli OPG. Respinti tutti gli emendamenti, il testo resta quello licenziato dal Senato. Gli esperti: «netto miglioramento rispetto al testo originale». Finalmente fuorilegge gli ergastoli bianchi. La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52, recante Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, con 294 sì e 109 no. Chiusura fissata quindi per il 1 aprile 2015. Il testo approvato ricalca quello licenziato dal Senato e poi dalle Commissioni, senza ulteriori modifiche, testo che Stop Opg aveva salutato come positivamente migliorato rispetto a quello governativo: «pur non risolvendo tutte le criticità ha certamente migliorato l’attuale normativa», aveva detto Stefano Cecconi. Ribadiamo la nostra soddisfazione per una legge che, pur non sciogliendo i nodi giuridici che sostengono l’Opg (in primo luogo la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e l’istituto della misura di sicurezza in Opg), ha certamente migliorato l’attuale normativa. La nuova legge stabilisce che entro 45 giorni dalla entrata in vigore delle norme, le ASL devono presentare i programmi individualizzati per dimettere tutte le persone ancora trattenute negli OPG. I magistrati devono evitare fin da ora nuovi invii negli OPG, anche per provvedimenti di natura provvisoria, a meno che non si accerti che nessun’altra soluzione in questa fase sia idonea. In ogni caso, la permanenza in OPG in questa fase residuale e domani in REMS, non può e non potrà essere superiore nella durata al massimo della pena edittale prevista per il reato commesso dal soggetto, ponendo fine alla possibilità dei cosiddetti ergastoli banchi. La «pericolosità sociale» della persona inferma di mente autrice di condotte che integrano fattispecie di reato, deve essere accertata soltanto in relazione alle qualità del soggetto stesso, prescindendo dalle condizioni socio-economiche o dalla mancanza di un progetto individualizzato da parte del dipartimento di salute mentale. «Ora quindi è responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle REMS (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl». Peppe Dell’Acqua invece ha commentato: «Si aprono spiragli di concrete possibilità per limitare l’insensatezza delle procedure, delle regole, degli istituti che riproducono da più di 80 anni “l’orrore dell’Opg”. Speriamo tutti che un percorso nuovo cominci. Difficilissimo: rendere concrete le indicazioni della legge, tenere viva l’attenzione delle regioni, dei dipartimenti e delle magistrature, dei servizi sociali. Molti di noi vedono in questa legge un nuovo inizio. Prima di ogni cosa sarà necessario parlarsi. Dovremo dedicare il massimo sforzo per convocare tutti gli attori in scena. E massimamente evitare fratture e conflitti».
Sanità: Grasso, necessaria riforma legislativa per superamento OPG
Roma, 27 mar. - (Adnkronos) - Il superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari "e' ancora lontano". Per completare l'iter "e' necessaria una riforma legislativa, ma serve anche un approfondito confronto con Governo, Regioni, Enti Locali e mondo del volontariato". Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso nel corso del suo intervento al convegno "Impegni per il superamento degli ospedali psichiatrici. Per non sprecare una occasione di crescita civile del Paese". Secondo Grasso "e' questo il percorso piu' corretto per definire le misure alternative alla detenzione e i percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale delle persone oggi ancora presenti negli Opg, stabilendo quali strutture specializzate, nell'ambito dei servizi di salute mentale, dovranno accoglierle e curarle. Non possono i pazienti continuare a pagare per le difficolta' e le lentezze delle Istituzioni". (Red/Ct/Adnkronos)
Grasso: "riforma per superare ospedali psichiatrici giudiziari"
I pazienti non devono pagare difficoltà e lentezze Istituzioni"
Roma, 27 mar. (TMNews) - "Il processo per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari è stato avviato dalla giurisprudenza costituzionale e di legittimità con l'introduzione dell'obbligo per il giudice di verificare lo stato di salute psichica del soggetto e il perdurare dell'infermità mentale al momento del ricovero ed è, poi, proseguito con importanti modifiche normative. La chiusura delle strutture, decisa nel 2011, è a oggi fissata al 1 aprile 2014. Eppure, il traguardo è ancora lontano. Resta ancora molto da fare perché la sicurezza e la salute delle persone coinvolte siano tutelate in maniera concreta ed effettiva". Lo ha sottolineato il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo al convegno "Impegni per il superamento degli OPG per non sprecare una occasione di crescita civile del Paese". "È necessario un diverso approccio alla malattia mentale, che sposti gli obiettivi dell'intervento pubblico dal controllo sociale dei malati di mente alla promozione della salute e alla prevenzione dei disturbi mentali, dagli interventi fondati sul ricovero ospedaliero a quelli incentrati sui servizi territoriali di assistenza" ha osserva Grasso secondo il quale " per completare l'iter è necessaria una riforma legislativa, ma serve anche un approfondito confronto con Governo, Regioni, Enti Locali e mondo del volontariato. È questo il percorso più corretto per definire le misure alternative alla detenzione e i percorsi di riabilitazione e reinserimento sociale delle persone oggi ancora presenti negli OPG, stabilendo quali strutture specializzate, nell'ambito dei servizi di salute mentale, dovranno accoglierle e curarle. Non possono i pazienti continuare a pagare per le difficoltà e le lentezze delle Istituzioni".
Per ospedali psichiatrici in arrivo decreto proroga
Sottosegretario Giustizia, sara' di 1 anno e con paletti (ANSA) - ROMA, 27 MAR - "Arrivera' in tempi brevissimi e sotto forma quasi sicuramente di decreto legge la proroga per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari". Il provvedimento "avra' una durata limitata ad un anno e specifici paletti ed un percorso". E' quanto dichiara il viceministro alla Giustizia, Enrico Costa, a margine del convegno "Impegni per il superamento degli opg", organizzato oggi dalla Commissione Igiene e Sanita' del Senato. La decisione di una ulteriore proroga, dopo quella in scadenza il prossimo 31 marzo, per Costa, "e' una necessita' dettata da una mancanza di alternative in cui ospitare i pazienti attualmente internati. "Per quanto riguarda la durata della proroga non abbiamo ancora certezze", dichiara invece il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo. Quello che e' certo e' che il decreto "dovra' essere una normativa che consentira' di introdurre elementi di innovazione nel percorso di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari". Tempi cadenzati per le chiusure, rafforzamento dei servizi territoriali che dovranno prendere in carico i dimessi: queste le principali condizioni emerse nel corso del confronto odierno tra parlamentari, esponenti delle Regioni, del Governo, psichiatri e del comitato nazionale stop Opg. In attesa della chiusura, l'appello che arriva dalle Regioni alla magistratura e' quello di "fermare il flusso". "Nel 2012 sono state 633 le persone inviate negli opg, 604 nel 2013. Questo flusso e' un prodotto della magistratura e non lo ferma nessun altro. A dirlo e' stato Carlo Lusenti, assessore regionale alla Sanita' dell'Emilia Romagna. "Nel rispetto della propria autonomia, la magistratura - ha aggiunto Lusenti – deve concorrere a ridurre il piu' possibile il flusso in entrata degli internati". Infine, a nome delle Regioni arriva un appello: serve una "cabina di regia che metta insieme le istituzioni coinvolte, dalla giustizia alla salute, dalle Regioni al Parlamento, alle associazioni". Solo cosi' ognuno si potra' assumere le proprie responsabilita'. (ANSA).
De Biasi a magistrati, stop invii a Ospedali psichiatrici
Appello a Min.Giustizia per abolizione 'pericolosita' sociale' (ANSA) - ROMA, 27 MAR - Un appello ai magistrati affinche' non inviino piu' persone negli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) e un appello al Ministero della Giustizia per abolire il concetto di 'pericolosita' sociale'. E' quello che arriva dal presidente della Commissione Igiene e Sanita' del Senato, Emilia Grazia De Biasi. "Credo si debba fare un appello al Ministero per abolire la definizione, molto antiquata, di pericolosita' sociale, serve un ammodernamento", ha detto, in merito ai motivi per cui viene deciso l'internamento di coloro che commettono reati, la senatrice Pd a margine del convegno 'Impegni per il superamento degli Opg', in corso al Senato. "Farei anche appello – ha aggiunto - ai magistrati perche' non e' possibile che continuino a fare entrare persone degli ospedali psichiatrici giudiziari, la cui dismissione e' stata gia' decisa". Magistratura e Ministero, ha proseguito, ''devono fare in modo che vi sia una umanizzazione della pena", tanto per i pazienti dei 'manicomi criminali' che per i detenuti nelle carceri. Tutto il sistema della salute mentale, conclude De Biasi, "rientra a pieno titolo nel Sistema sanitario nazionale, perche' la salute non ha a che fare solo con il benessere fisico di un individuo ma anche psichico ed emotivo. Dall'ansia alla depressione fino agli ospedali psichiatrici giudiziari, la salute mentale ha strettamente a che fare con lo stato di salute del cittadino".(ANSA).
In Ospedali psichiatrici internati ridotti di un terzo
da 1.294 del 2010 a 875 attuali (ANSA) - ROMA, 27 MAR – Il numero delle persone internate negli ospedali psichiatrici giudiziari "si e' ridotto di un terzo rispetto al 2010", "si e' passati dalle 1.294 persone presenti nel 2010 alle 875 presenti oggi". A fare il punto sui pazienti dei cosiddetti 'manicomi criminali' e' stato oggi Giovanni Tamburino, direttore del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della Giustizia intervenendo nel corso del convegno 'Impegni per il superamento degli Opg' ospitato dalla Sala Zuccari del Senato. Tra le persone attualmente rinchiuse nei sei ospedali psichiatrici giudiziari presenti in Italia molto spesso si trovano anche persone la cui revoca del termine di detenzione per "pericolosita' sociale" e' stato, nel corso degli anni, rinnovato piu' e piu' volte. E' quello che si chiama 'ergastolo bianco', una sorta di ergastolo di fatto determinato dal successivo rinnovo di misure di sicurezza. "La durata delle misure spesso, attualmente, non dipendente dalla pericolosita' del paziente - ha commentato in proposito Tamburino - ma da uno stato di abbandono della persona rinchiusa o dalla mancanza di accoglienza al di fuori. Questa non e' una ragione per far permanere una persona sotto misure di sicurezza".(ANSA).
De Biasi,presto in Aula risoluzione su Ospedali psichiatrici
Presidente commissione Sanita', potenziare servizi territorio (ANSA) - ROMA, 27 MAR - "La Commissione Sanita' del Senato elaborera' una risoluzione sugli ospedali psichiatrici giudiziari che verra' presentata in Aula forse gia' la prossima settimana". A dirlo e' il presidente della Commissione Igiene e Sanita' del Senato, Emilia Grazia De Biasi, a margine del convegno "Impegni per il superamento degli opg" in corso a Palazzo Madama. "E' qualcosa di piu' di un ordine del giorno, una richiesta esplicita al Governo perche' se dovra' esserci una proroga della chiusura degli opg possa almeno essere contenuta nel tempo – ha aggiunto De Biasi - e per chiedere, soprattutto, di avere il programma vero di queste chiusure ed evitare che la proroga sia un continuo rimando". Per la senatrice Pd, infatti, la proroga "ha senso se viene contemporaneamente stabilito un programma temporizzato di interventi che non siano solo di natura strutturale, ma che riguardino anche la parte della riorganizzazione dei servizi mentali". Il rischio, altrimenti, specifica, e' che "si costruiscano piccole residenze in cui si mettono dentro le stesse persone che ora sono negli opg e questo non puo' funzionare". Bisogna invece fare "un'analisi qualitativa" delle persone che ora si trovano nei manicomi giudiziari per capire "quali sono quelle che devono rimanere nelle residenze e quali sono quelle che hanno gia' scontato la loro pena ed hanno diritto ad una riabilitazione". "Su questo tema - conclude De Biasi - tutta la Commissione che presiedo e' intenzionata a dare battaglia fino in fondo, a prescindere dagli orientamenti politici". (ANSA).
Cgil: le Regioni non sono pronte a chiusura opg
Roma, 27 mar. (TMNews) - Il primo aprile tutti gli ospedali psichiatrici giudiziari dovranno essere chiusi, ma "le Regioni non sono pronte", avverte la Cgil. "Siamo ad un bivio decisivo: il primo aprile scadrà il termine fissato dalla legge per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma le Regioni, responsabili dell'assistenza sanitaria all'interno delle strutture, non sono ancora pronte nonostante le proroghe già concesse e gli impegni assunti. Si è costretti a negoziare un nuovo rinvio" sottolinea, ai microfoni di Radioarticolo1, Stefano Cecconi, responsabile delle Politiche della Salute della Cgil nazionale, tra i promotori con la Fp Cgil del comitato stopOpg. "E' una situazione paradossale - avverte il sindacalisti - che provoca una grande sofferenza ai mille internati delle sei strutture presenti sul territorio nazionale, definite dallo stesso Presidente della Repubblica Napolitano indegne per un paese civile. Per questo abbiamo rilanciato il nostro impegno e ottenuto un'interlocuzione con il Parlamento". Questo pomeriggio infatti, nell'ambito del seminario organizzato a Roma dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, il comitato stopOPG presenterà le proposte per l'effettivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e il rafforzamento dei servizi di salute mentale. "Alla presenza dei ministri della Salute Beatrice Lorenzin e della Giustizia Andrea Orlando, illustreremo gli interventi necessari. Per prima cosa - spiega il dirigente della Cgil - occorre creare una cabina di regia con le istituzioni, un'autorità in grado di seguire il percorso di superamento degli Opg impedendo nuove proroghe". Per l'esponente della Cgil "è poi indispensabile una modifica della legge penale in tema di misure di sicurezza. Senza un intervento sostanziale sul codice Rocco, che ha dato vita ai manicomi giudiziari, resta aperto il rubinetto che li alimenta. Chi commette un reato deve essere giudicato, scontare una pena se colpevole, e se ha bisogno di cure essere assegnato ad un luogo adatto". Ed "è necessario, come previsto dalle norme e dalle sentenze della Corte Costituzionale, organizzare misure alternative e destinare, da subito, almeno metà degli internati a comunità, residenze, strutture protette che garantiscano loro le cure necessarie e che permettano il recupero". "Ci sono le risorse per questa operazione - conclude Cecconi – e portarla a termine vuol dire potenziare i servizi di salute mentale nel territorio per tutti i cittadini, non solo per gli internati. E significa soprattutto restituire al personale sanitario funzioni di cura e non di custodia, che si avrebbero qualora le Regioni insistessero nel costruire al posto degli OPG dei mini OPG regionali. E' possibile fermare tutto questo e invertire la rotta nella direzione della strada segnata da Franco Basaglia con la frantumazione del muro del manicomio di Trieste".
da LA GAZZETTA , 27 maggio 2013 di
Giovanna Martelli parlamentare PD Claudio Leoci vicesindaco di Castiglione d/S Stefano Ferrari segretario circolo PD Castiglione d/S
6 GLI OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI
1.400 I MALATI OSPITATI
446 QUELLI DICHIARATI DIMISSIBILI
160 QUELLI REALMENTE PASSATI A CARICO DELLE RISPETTIVE ASL
Prorogata la chiusura di un anno, ma non si sa come intervenire.
Urgente passare dagli ospedali giudiziari a strutture più leggere
Ancora un anno di tempo. Dodici mesi per scrivere la parola fine sugli ospedali psichiatrici giudiziari. Un tempo supplementare chiesto dalla Regioni, in ritardo nel predisporre le strutture speciali per i circa 1.400 internati rinchiusi nei sei opg italiani. Ma in molti sperano che la proroga diventi l’occasione per riformare i dipartimenti di salute mentale e individuare nuovi percorsi di cura. A chiederlo, a qualche giorno dal decreto che ha spostato la chiusura dei manicomi criminali al primo aprile 2014, sono proprio gli addetti ai lavori. Il 31 marzo, data iniziale prevista per il superamento degli opg, nessuna Regione sarebbe stata in grado di prendersi in carico tutti i malati. Troppo A pochi i fondi e il personale sanitario, già sotto la scure della spending review.
E troppi i nuovi ingressi in opg, spesso pari al numero dei dimessi. Come a Castiglione delle Stiviere, dove nel 2012 sono uscite ed entrate 182 persone, o a Montelupo Fiorentino, con 25 dimissioni e altrettanti ingressi. Fa eccezione l’opg di Barcellona Pozzo di Gotto, su cui pende un sequestro sospeso fino a fine mese; qui si viaggia al ritmo di 120 dimessi l’anno e per i 148 ospiti rimasti sono pronte quattro strutture protette. La questione, però, non è il trasferimento degli internati da un istituto all’altro. La chiusura degli opg impone la «fine della cultura sulla salute mentale del passato», dice la responsabile del Forum Salute Mentale, Giovanna Del Giudice, con i territori "cenerentola" di cura. Il decreto, in realtà, sollecita le Regioni e la magistratura a individuare misure alternative all’internamento, potenziando i servizi sul territorio. Un orientamento che non considera «il loro indebolimento e gli accorpamenti di questi anni» e le condizioni di precariato degli operatori. Si utilizzi il tempo aggiuntivo, continua, per spostare il «focus dalle strutture speciali verso budget di cura individuali nella comunità, che favoriscano l’integrazione degli ex internati». Una proroga non è una buona notizia quando si parla di salute mentale. Significa che «per mesi delle persone continueranno a vivere in strutture inadeguate». Per il portavoce del Comitato Stopopg Stefano Cecconi, tuttavia, la soluzione non è costruirne di nuovi dove spostare «i folli autori di reati». La gran parte degli internati, difatti, può essere «affidata ai dipartimenti di salute mentale. Si usino perciò i 173 milioni previsti dalla legge per potenziare i servizi delle asl».
Aversa: «Nemmeno noi sappiamo cosa accadrà domani»
Lo dicono le mura alte, i cancelli e le grate a tutte le finestre: da qui è difficile uscire. Più delle barriere fisiche è il meccanismo giuridico, farraginoso e fuori dal tempo, a impedire alla libertà di prendere il volo. Puoi volare, ma non sai quando. Ieri uno dei 156 internati dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa "Filippo Saporito", giovane, non più di quarant’anni, con la barba e la voce strascicata e petulante, ripeteva: «Quando mi fate uscire? Quando mi fate uscire?», poi ha cominciato ad alzare la voce. Hanno gridato anche le guardie e lui si è calmato. Il fatto è che non lo sa nessuno quando uscirà. Potrebbe restare ad Aversa per tutta la vita.
C’è un uomo che è rinchiuso qui da 23 anni. Il codice penale è spicciolo e dispensa limbi di attesa e di sbarre: 2, 5 o 10 anni a seconda del reato commesso. Allo scadere del tempo se ne riparla. Ma se il recluso è ritenuto ancora pericoloso, la pena che non è pena e la cura che non è cura saranno prorogate per tanti anni ancora. E sempre ieri un altro recluso la libertà ha finito di assaporarla. Gli era stata riconosciuta dopo anni la "licenza finale di esperimento". La dizione dice tutto: l’affidamento a una comunità serve per appurare se davvero è in grado di muoversi libero tra la gente. È un esperimento. Dalla comunità si è però assentato. Al giudice ha detto che voleva andare a prendere un caffè. Lui non gli ha creduto e lo ha rispedito nell’ospedale, nello stesso reparto, nella stessa cella dal pavimento appiccicoso per il grasso accumulato. Esperimento fallito.
Quando è venuta qui, meno di un anno fa, la nuova direttrice, Elisabetta Palmieri, ha avuto in eredità una storia triste e spaventosa: una sfilza di suicidi e un paio di procedimenti in corso contro due guardie accusate (furono anche arrestate) di aver costretto un transessuale ad avere rapporti sessuali, e contro altre persone per aver fatto uso di letti di contenzione. Nel 2008 la Commissione europea per i diritti dell’ammalato in visita ad Aversa fece anche il conto di questi strumenti di vera tortura.
Il battesimo all’opg della direttrice Palmieri fu la morte di un recluso. Il suo compagno di cella gli diede fuoco con la bomboletta di un fornellino da campo. Da allora - decisione drastica - soltanto fornelli elettrici che possono essere utilizzati due ore al giorno. «La vigilanza - dice la direttrice - è massima. Me ne occupo personalmente, con continui controlli e ripetuti colloqui con i reclusi, così da prevenire azioni violente anche contro sé stessi». Il suicidio, appunto: «Non sono medico - dice - e non posso affermarlo con certezza, ma spesso la volontà suicida si matura in momenti di lucidità. Ad ogni modo, quale sia la molla, abbiamo formato un’equipe di prevenzione dei suicidi presente in ogni reparto con uno psicologo, uno psichiatra e un funzionario giuridico-pedagogico».
Le iniziative per dare un senso a una vita dietro le sbarre di ferro e dell’insanità mentale non mancano. Ci sono quelle dette in perfetto burocratichese "trattamentali": teatro, ippoterapia e art brut che si aggiungono ai corsi finanziati dall’Asl, i cosiddetti progetti terapeutici individualizzati. Mario, uno degli internati più anziani, è intento a colorare vasi fatti di cartapesta. È davvero bravo. «Il fatto stesso di portarli qui, fuori dal reparto - dice Angelo Russo, uno dei funzionari giuridico-terapeutico - è segno di una evoluzione». Indica Mario assorto a decorare un portamatite: «Quando si avverte la necessità di aprirsi, pur in una struttura chiusa, è segno dell’inizio di un percorso gradualizzato verso l’esterno».
La gran parte degli internati, spiega il responsabile sanitario, lo psichiatra Raffaello Liardo, è qui perché denunciata dalla famiglia per maltrattamenti: violenze che nascono da una sofferenza mentale. «Questo significa - dice Liardo - che anche quando viene meno la loro pericolosità e potrebbero uscire non hanno la famiglia disposta ad accoglierli, sicché con la carenza di strutture alternative, la libertà si allontana». Aversa, come gli altri cinque opg italiani chiuderà, - secondo la proroga - a fine aprile del 2014. Il primo termine, il 31 di questo mese, si è rivelato impossibile da rispettare perché le Regioni, chiamate ad offrire strutture alternative, non hanno mantenuto gli impegni. Negli opg destinati a scomparire, però, continuano ad arrivare ammalati, perché le norme del codice che dispongono l’internamento restano le stesse. Ad Aversa sono arrivati negli ultimi mesi anche pazienti di altre regioni, dalla Puglia e addirittura dalla Sicilia, per il sequestro dell’opg di Barcellona Pozzo di Gotto, con un disagio soprattutto per i familiari che per le visite sono costretti a lunghi viaggi.
Quest’anno in più dà un po’ di respiro a tutti. «È difficile operare - dice la direttrice Palmieri - in una situazione di incertezza. Nemmeno noi sappiamo che succederà domani». Cosa succederà domani ai Mario o ad Antonio che in questo luogo da dove è difficile uscire ha fatto entrare la poesia. Ci regala un suo verso: «La vita è un battito di cuore e un pensiero nella mente». Fa quasi il paio con la contessa Bellentani alla quale fu concesso di tenere qui un pianoforte e la sera scioglieva i nodi della sua follia nei notturni di Chopin.
Castiglione, l'istituto modello ha già un piano
di Francesca Gardenato
«Se da paziente mi chiedo cosa sarà di questo Opg e delle nostre sorti, è perché qualcosa di buono c’è, solo che va migliorato». Il punto di vista di Federica non si ferma qui, ma si libera in un suggerimento: «Dovrebbe essere aperto verso l’esterno e non chiuso al suo interno come adesso». Lei guarda avanti, forse anche perché è ospite di quella che è considerata una struttura modello, l’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere. Attrezzato con 193 posti (ora però ci sono un centinaio di pazienti in più), immerso nel verde, non ha guardie carcerarie, ma solo medici, infermieri e operatori sociosanitari, oltre a psicologi, educatori e assistenti sociali. In tutto 170 persone.
«Appena conosciuto questo ospedale da dentro, è iniziata la fase professionale più gratificante della mia vita - racconta Anita Ledinski, che da otto anni lavora a Castiglione -. Questo non è solo un istituto penitenziario per persone affette da malattie psichiatriche che hanno commesso un reato, è una struttura che fornisce assistenza, terapie e un iter di riabilitazione che passa anche attraverso l’amore e la fiducia che ricevono, grazie agli operatori e a quanti con professionalità le seguono nel loro cammino, affrontando anche dei rischi».
Per la giustizia i 280 internati, tra cui un’ottantina di donne, sono incapaci di intendere e volere. Sono invece solo pazienti da assistere per gli operatori che, spiega lo psichiatra Antonino Calogero, direttore sanitario dell’Opg fino all’anno scorso, «devono funzionare da supporto "materno"», essere «in grado di aiutarli a ripristinare le parti bloccate da disperazione e annichilimento. Aiutano le persone che arrivano qui confuse e disorientate, nella cura del sé e in tutti gli aspetti più umani della vita quotidiana».
Una struttura modello non solo per il presente, ma anche per il futuro, visto che esiste già un’idea di come dovrà cambiare in vista della chiusura, slittata di un anno. «Si tratta di archiviare l’attuale assetto organizzativo basato su grandi reparti e di andare verso piccole strutture», spiega il direttore sanitario Ettore Straticò, preservando però «la professionalità del personale, che ha sempre lavorato ottimamente». L’ipotesi più realistica, chiosa il primario del reparto femminile Arcobaleno, Ettore Vernizzi, «consiste nel frazionare l’attuale Opg in sei comunità da non più di 20 posti letto ciascuna, di cui almeno una femminile. Credo che il "modello Castiglione" sia allo studio da parte di molte Regioni e Provincie autonome, a giudicare dalla numerose visite di esperti che stiamo ricevendo».
L’obiettivo, come ovvio, è di evitare che l’esperienza e la professionalità accumulate vadano disperse. Ma soprattutto la filosofia che guida gli operatori: coniugare nel tempo l’applicazione delle misure di sicurezza con la cura e il recupero del malato di mente, autore di reato, secondo un modello puramente sanitario. Da qui l’avvio di contatti con la Regione, sottolinea Straticò, per individuare «una serie di percorsi» che hanno permesso già di localizzare «le sedi dove spostare i pazienti». E consentire loro di proseguire il percorso di recupero personalizzato che punta al reinserimento lavorativo, abitativo e sociale. E per favorirlo gli internati fanno attività sportive (in palestra e piscina) e culturali frequentando l’atelier di pittura, la biblioteca e il cineforum o incontrando personaggi famosi. E il lunedì arriva anche il parrucchiere...
L'inganno sugli Opg più piccoli ma uguali
l'Unità, Domenica 28 Ottobre 2012
Nel marzo del 2013 chiuderanno gli attuali ospedali psichiatrici. ma riapriranno strutture del tutto simili sparse nelle Regioni
Una certezza in un mare di dubbi. La certezza è una data fissata per legge: il 31 marzo 2013, giorno in cui dovranno chiudere gli Opg, gli ospedali psichiatrici giudiziari. I dubbi invece sono quelli del mondo del volontariato, dei medici e delle associazioni sul dopo. Un dubbio che diventa anche timore per chi tutti i giorni dedica il suo tempo per cercare di trovare soluzioni al problema delle quasi 1500 persone che vivono nei sei ospedali psichiatrici d’Italia. «Non vorremmo che dagli Opg si passasse ai manicomietti dice Stefano Cecconi, del coordinamento nazionale Stop Opg e dirigente nazionale Cgil perché a oggi non si sa ancora bene cosa possa accadere. Ma soprattutto sembra abbastanza difficile poter attuare la norma del febbraio 2012». Quella legge varata dopo l’inchiesta portata avanti dalla commissione parlamentare guidata da Ignazio Marino sui sei ospedali psichiastrici d’Italia. Un’indagine che aveva messo a nudo un mondo ai più sconosciuto, ma drammatico. Quello dei cosiddetti «ergastoli bianchi scontati da persone con invalidità o altri problemi che», usando le parole di Alessio Scandurra, dirigente dell’associazione “Antigone” e componente dell’Osservatorio nazionale, «sarebbero dovute stare altrove». «Negli Opg abbiamo trovato persone ricoverate da quasi trent’anni spiega Cecconi e succede perché dopo due anni di permanenza in Opg c’è la cosiddetta revisione. Se però non c’è una struttura esterna che si fa carico della persona che finisce dentro, allora si proroga; e di proroga in proroga passano gli anni». Oggi, a sentire il sindacalista, qualche piccolo movimento sembra esserci stato. «In questo periodo ci sono state alcune dimissioni e qualcosa si è mosso in qualche centro aggiunge ma è sempre poco, troppo poco». Quanto al futuro: «C’è anche la paura che un’eventuale accelerazione possa portare a un’altra cosa argomenta Cecconi -: la messa a disposizione nelle regioni di piccoli manicomietti destinati a 30, 40 persone, senza pensare invece a soluzioni alternative». Un problema che Roberto Loddo, portavoce del «Comitato Stop Opg» della Sardegna, ha messo anche nero su bianco in una lettera aperta inviata il 29 settembre alla Regione e agli altri rappresentanti delle Istituzioni. «Gli attuali Opg dovrebbero chiudere entro marzo 2013, ma l’attenzione sembra solo concentrata sull’apertura delle strutture residenziali sanitarie «speciali», molto simili agli ospedali psichiatrici (mini Opg) scrive : rischiamo di ritrovarci con numerosi piccoli manicomi disseminati nelle diverse regioni, compresa la Sardegna». Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, il «Comitato Stop Opg» Sardegna ha deciso di promuovere dal 10 novembre al 10 dicembre un’iniziativa al giorno. «Ci sarà un appuntamento quotidiano con testimonianze di persone provenienti da tutta l’Italia spiega proprio per far sì che tutti possano conoscere questo mondo, e questi problemi». Per Luigi Manconi, dell’associazione «A Buon Diritto», «la norma era indispensabile e indifferibile anche perché lo stato degli Opg era, se possibile, peggiore di quello delle carceri». Ricordando le difficoltà che si incontrano quando si interviene per visitare strutture come gli Opg, Manconi spiega anche che «come si temeva non è stato fatto quanto necessario perché il trasferimento degli internati in strutture degne potesse avvenire in tempi previsti». Quindi l’affondo: «Alcune riforme sono costose. Sembra però che quelle che riguardano i gruppi sociali più deboli producano un atteggiamento di avarizia persino più gretto di altre». Quanto sia faticoso lavorare in questo settore lo sa bene don Giuseppe Inzana, sacerdote e presidente dell’associazione «Casa di solidarietà e accoglienza» a Messina. Nella sua Comunità ospita giovani che sono passati anche all’Opg. Ogni giorno fa la spola dalla Comunità all’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto, dove da quasi trent’anni fa il cappellano. Don Inzana è uno di quelli che hanno aperto le porte ai pazienti degli Opg e spianato la strada per una vita alternativa alle mura di un ospedale psichiatrico giudiziario. «Tempo fa abbiamo seguito il caso di un uomo della Lombardia racconta lo presero perché venne trovato senza carta di identità. È arrivato dentro l’ospedale giudiziario ed è rimasto per un po’ di tempo». Poi? «C’è stata un nostro interessamento con il dipartimento di salute mentale del suo distretto e alla fine siamo riusciti a inserirlo in un progetto individualizzato». C’è una cosa che non piace a don Inzana, che fa parte del comitato Stop Opg. «Contestiamo la legge che vuole fare le strutture nel bosco. Chiediamo che siano in centro, dove si vive. Pensate che quando accompagnavamo un ragazzo a lavorare alle 4 del mattino avevamo una vicina che ogni giorno si affacciava per salutarlo». Non è ottimista Patrizio Gonnella, presidente di «Antigone». «Cosa succederà al 31 marzo? Secondo me in questo momento non lo sa nessuno spiega -, tutto è proceduto con estrema lentezza. Quella era una legge che aveva una minima copertura finanziaria». E oggi? «Mancano decreti attuattivi. Ci potrebbero poi essere due possibilità: che a gennaio venga prorogato il termine di chiusura oppure, che venga utilizzato per gli Opg il sistema del project financing , per la realizzazione e funzionamento di strutture private». Emilio Lupo, psichiatra napoletano e responsabile nazionale di «Psichiatria democratica» non usa giri di parole. «Ho grandi preoccupazioni dice -, sono convinto che si arriverà alla fine dell’anno e nel milleproroghe si mette pure questo, ossia si farà ritardare la chiusura degli Opg». Per l’esponente di «Psichiatria democratica» il problema va affrontato in tempi rapidi e in maniera pragmatica. «Sino a oggi si sono fatti tavoli e tavolini di discussione; ora è necessario agire. Ho fatto anche una proposta che prevede la costituzione di un ufficio di dismissione a tempo e a costo zero con funzionari del ministero della Salute e della Giustizia in cui si coordinano gruppi di lavoro regionalizzati». Per Emilio Lupo è necessario «pensare alle persone» perché «molto spesso negli Opg ci stanno uomini e donne che dovrebbero stare altrove. Uno che è finito dentro per oltraggi o resistenze dovrebbe andare da un’altra parte. Perché chi entra nell’Opg, spesso, finisce per scontare il cosiddetto ergastolo bianco».
Stefano Cecconi, Comitato nazionale stopOPG, racconta della mobilitazione nazionale contro gli OPG per la rubrica settimanale sul Manifesto del 10 ottobre 2012 link diretto
La giornata di mobilitazione del 29 settembre scorso promossa da stopOpg (chiudono gli Opg o riaprono i manicomi?) ha denunciato i ritardi del processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e i rischi della recente Legge “svuota carceri” n. 9 del 2012 (l’articolo 3 ter è sugli Opg). Opinione diffusa è che il termine ultimo per la chiusura degli Opg disposto dalla legge (marzo 2013) non sarà rispettato e che verrà disposta una proroga.
Ma non vi sono solo ritardi, bensì rischi di re-istituzionalizzazione manicomiale. L’attenzione di Governo e Regioni è concentrata sull’apertura delle strutture residenziali “speciali” – previste dalla legge 9 in luogo degli attuali Opg – dove eseguire la misura di sicurezza, molto simili a ospedali psichiatrici. Rischiamo di ritrovarci con numerosi piccoli manicomi regionali (i “mini Opg”). Emblematica la scelta delle Marche di costruire una simile struttura a Fossombrone, vicino al carcere; o la richiesta di mantenere aperto l’Opg di Castiglione delle Stiviere come …. manicomio modello.
Un sintomo chiaro del rischio di deriva “manicomiale” è proprio la mancata richiesta da parte delle Regioni al Governo dei finanziamenti speciali e aggiuntivi (38 milioni nel 2012 e 55 milioni dal 2013) che la legge 9/2012 dispone per assicurare l’assistenza alternativa all’Opg: per assicurare i progetti terapeutico riabilitativi individuali, per dimettere gli internati e per prevenire i nuovi internamenti.
Così rischiano di decadere persino le indicazioni della Corte Costituzionale, che con due sentenze (nel 2003 e 2004) ha dichiarato possibile (anzi necessario) svolgere la misura di sicurezza fuori dall’Opg, per rispondere al bisogno di cura delle persone con soluzioni adeguate, che Opg e carcere non garantiscono.
Perciò la mobilitazione di stopOpg continua. Intanto, sul fronte dei servizi del welfare locale, insistiamo per lo sblocco dei finanziamenti (di cui sopra) finalizzati all’assistenza fuori dall’Opg. Perché per evitare l’internamento bisogna che i servizi nel territorio delle Asl e dei Comuni siano attivi. Anche per la magistratura di sorveglianza più propensa ad evitare il ricovero in Opg, ci sono difficoltà a disporre misure alternative quando manca la cura delle persone internate da parte dei Dipartimenti di Salute Mentale e dei servizi sociali dei comuni. La presa in carico con progetti di riabilitazione individuale è decisiva per rimuovere anche la “pericolosità sociale”, permettendo la dimissione o comunque l’esecuzione della misura fuori dall’Opg.
Non basta. Occorre modificare alla radice gli articoli del codice penale, altrimenti gli Opg (vecchi o nuovi) continueranno ad essere alimentati da nuovi ingressi. Sono quegli articoli del codice Rocco che, associando “follia” (incapacità di intendere e di volere) a “pericolosità sociale”, hanno mantenuto in vita l’Opg e dunque un canale “parallelo e speciale” riservato ai malati di mente. Com’era con i manicomi prima della legge Basaglia. Solo così potremo restituire cittadinanza e diritti alle 1.500 persone ancora rinchiuse negli Opg, dove si continua a soffrire e a morire; e a evitare che altre persone subiscano una misura di sicurezza invece di ricevere cure e assistenza.
Sulla Giornata di mobilitazione (da vita.it)
Intervento della senatrice Poretti (da tellusfolio.it)
TRENTINO - Trento
FRIULI VENEZIA GIULIA - Trieste
VENETO - Padova
LOMBARDIA - Brescia
EMILIA ROMAGNA - Bologna e Reggio Emilia
TOSCANA - Firenze
MARCHE - Ancona
LAZIO - Roma
ABRUZZO - L'Aquila
PUGLIA - Bari e Lecce
SICILIA - Palermo e Barcellona Pozzo di Gotto
SARDEGNA - Cagliari
la una ragazza sarda di 23 anni imprigionata in Opg.
di Roberto Loddo
da il manifesto sardo
L’internamento di Valeria Porcheddu nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere (Mantova) è la dimostrazione che il termine ultimo per il superamento degli attuali Opg è un inganno. Nonostante la legge 9/2012 fissi tra il primo febbraio e il 31 marzo 2013 la chiusura definitiva, dalla Sardegna continuano silenziosi e indisturbati gli internamenti nelle “galere dei folli”. Ad oggi, le organizzazioni aderenti al comitato sardo “Stop Opg” non conoscono le linee guida dell’assessorato regionale alla salute per la presa in carico delle cittadine e dei cittadini sardi internati nei sei Opg della penisola. La Regione Sardegna e i dipartimenti di salute mentale dovrebbero attivare progetti individualizzati di cura e assistenza, ma dai quotidiani sardi apprendiamo solamente di nuovi internamenti e ipotesi di apertura di strutture segreganti da sostituire agli attuali Opg. Questa vicenda conferma anche le cattive pratiche in atto nel mondo della salute mentale. E come se la legge 180 in Sardegna non fosse mai stata attuata e il movimento per la riforma della legge psichiatrica con Franco Basaglia non fossero mai esistiti. Invece di garantire la cura nei percorsi riabilitativi, nelle relazioni col mondo esterno e nella restituzione dei diritti di cittadinanza si continua a spedire le persone fragili come Valeria negli Opg.
Valeria Porcheddu è una ragazza di 23 anni che dalla notte del 14 agosto 2012 è imprigionata in Opg. Il vero scandalo di questa vicenda è che non si conoscono le motivazioni che hanno determinato il suo internamento. A differenza di altri casi come quello del cittadino senegalese Abdou Lahat Diop, il dipartimento di salute mentale di Oristano nega ogni genere di informazione ai rappresentanti del comitato sardo “Stop Opg” adducendo motivazioni legate a privacy e segreto professionale. Valeria è stata prelevata dall’abitazione di sua madre Adriana Zampedri (in sciopero della fame da 18 giorni) dai carabinieri di Cabras (Or) su mandato del giudice di sorveglianza. Dalla stampa e dai social network leggiamo che “il suo reato sarebbe quello di essersi allontanata dalla comunità di recupero per tossicodipendenti di Alghero in seguito alla scadenza dei termini della libertà vigilata, scadenza di ben 4 mesi durante i quali nessuna comunicazione di conferma della stessa e’ mai arrivata”.
L’attenzione mediatica sull’assurda vicenda di Valeria ha portato alla mobilitazione anche il comitato nazionale “Stop Opg”. I rappresentanti del comitato nazionale hanno contattato Ettore Straticò, neo direttore dell’Opg di Castiglione. Il dottor Straticò ha garantito ai rappresentanti il suo impegno per il rientro di Valeria nell’isola. Ma non basta sapere che Valeria potrebbe tornare. Vogliamo sapere la data certa del suo rientro e il perché di questo insensato internamento. Se davvero esistono, vogliamo sapere quali motivazioni hanno portato il tribunale di sorveglianza a decidere sulla misura di sicurezza e dichiarare Valeria socialmente pericolosa e incapace di intendere e di volere. Se mai siano state immaginate, vogliamo conoscere le alternative all’Opg che la Asl di Oristano e il dipartimento di salute mentale hanno messo in campo per assistere e prendersi cura di Valeria.
Liberiamo Valeria prima che sia troppo tardi. Prima che le illegalità e gli abusi che ogni giorno subiscono le 1.300 persone internate negli Opg trasformino lo Stato italiano in un criminale seriale.
18 maggio 2012.
La proposta dell'On. Ciccioli di riforma della legge 180/78, approvata ieri in commissione Affari sociali e Sanità da una rinata accoppiata parlamentare PDL - Lega, reintroduce - nei fatti - null'altro che pesanti segmenti di custodia neo-manicomiale. Perla tra le perle, all'articolo 5 del dispositivo si può leggere: " Il trattamento necessario extraospedaliero prolungato ha la durata di sei mesi..." e prolungato sino ad un anno! in barba a tutte le leggi vigenti, a partire dalla nostra Carta costituzionale. Insomma tutte le significative e concrete esperienze di presa in carico del disagio sul territorio, diffuse in maniera capillare ormai in tantissime parti del Paese, promosse dal 1978 in poi, dai Servizi pubblici in collaborazione con il privato sociale e gomito a gomito con Associazioni di familiari e utenti, Istituzioni locali, verrebbero sostituite da questa melassa rancida che sa tanto di revanscismo e di stato sanitario di polizia. La filosofia di controllo sociale si rileva in tutto l'impianto: ne è un esempio lampante l'art.4, dove nella pratica al comma 2 si riesumano - all'interno dei DEA- nientemeno che le vecchie Osservazioni dei defunti, e mai rimpianti, Ospedali Psichiatrici. Sono i fatti, le ricerche scientifiche, le attestazioni di gruppi e commissioni di studio - anche internazionali - che danno ragione ai tanti che, come Psichiatria Democratica (PD), si battono da anni perchè i dettami della riforma psichiatrica possano sempre più trovare piena applicazione nelle Unità territoriali, oggi falcidiate nelle risorse essenziali, da indiscriminati tagli della spesa. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: ritorno all'ospedalizzazione, tendenza crescente alla medicalizzazione e alla burocratizzazione e riduzione progressiva di spazi per un nuovo protagonismo degli utenti senza alcuna progettualità per il riscatto attraverso il lavoro e l'abitare. PD che continua, senza sosta, il proprio impegno affinchè gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, possano essere superati "presto e bene" attraverso l'attuazione di programmi individualizzati per ciascuna persona ristretta, chiama a raccolta gli operatori della Salute mentale, il mondo politico democratico, dell'informazione e della cultura, le forze sindacali ed il mondo dell'associazionismo e del volontariato a rispondere a muso duro ai tentativi di riportare indietro il Paese intero di decenni, agli anni bui della custodia, in nome della sicurezza e della normalizzazione.
Ansa, 17 maggio 2012
Da febbraio 2012 è disponibile un finanziamento pari a 38 milioni di euro per progetti individuali di cure che la Asl regionali dovrebbero attivare in favore di circa 400 internati “contro legge”, poiché non ne avrebbero i requisiti, negli Ospedali psichiatrici giudiziari, ma “questi soldi non sono usati e rischiano d tornare al ministero dell’Economia”.
A denunciarlo è il presidente della Commissione d’inchiesta sul sistema sanitario nazionale, Ignazio Marino. “Il fondo di 38 mln di euro è previsto per il 2012 - ha spiegato Marino - e dal 2013 è previsto a tal scopo un finanziamento pari a 55 mln di euro l’anno. Tuttavia, i percorsi di cura individuali ancora non sono stati attivati dalle Regioni, nonostante ci sia la disponibilità economica”. Da Marino, dunque, una richiesta al ministro della Salute Renato Balduzzi affinché, in vista del definitivo superamento degli Opg fissato per legge al 31 marzo 2013, “solleciti l’attivazione dei piani di cura individuali da parte delle Asl regionali”.
di Manuela Perrone
Dietrofront sulle nuove strutture che dovranno nascere entro un anno al posto degli ospedali psichiatrici giudiziari. È stata cancellata con un colpo di penna la possibilità di affidarne la gestione al privato sociale o imprenditoriale, ipotizzata qualche settimana fa dai tecnici di Salute e Regioni: saranno le Asl, tramite i Dipartimenti di salute mentale, a dover provvedere.
È questa la principale novità prevista dall'ultima bozza di decreto interministeriale sui requisiti minimi dei centri, rivista dal ministero della Giustizia e in dirittura per essere presentata dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, alla Conferenza Stato-Regioni. Il coinvolgimento del privato era stato messo nero su bianco ad aprile nella prima stesura, ma aveva fatto storcere il naso a molti, a partire dal Comitato StopOpg.
La versione concordata la settimana scorsa con il dicastero della Giustizia, che però è ancora alle ultime limature, precisa invece che le strutture residenziali sanitarie «devono essere realizzate e gestite dalle aziende sanitarie, tramite i Dipartimenti di salute mentale». E ribadisce che «la gestione interna di tali strutture è di esclusiva competenza sanitaria».
Domani alle 14 il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sarà sentito in audizione dalla commissione d'inchiesta sul Ssn, presieduta da Ignazio Marino, proprio sugli «sviluppi sui decreti attuativi necessari per arrivare, il 31 marzo 2013, alla chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici giudiziari».
In agenda anche altri temi relativi all'inchiesta aperta dalla commissione sulla salute mentale, ad esempio l'elettroshock.
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