Report flash della riunione del Comitato stopOPG venerdì 6 giugno 2014 a Roma

Presenti: numerose Associazioni componenti il comitato nazionale: Forum Salute mentale, Cgil, Unasam, Cittadinanzattiva, Fp Cgil, Conf. Perman. Salute Mentale nel mondo F. Basaglia,  Psichiatria Democratica, Formattart, Associazione Casa Accoglienza Barcellona PdGotto, Ass. 180Amici, Forum Droghe, Fondazione Basaglia; i comitati stopOPG regionali di Piemonte, Lombardia, Milano, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sicilia. (4 assenti giustificate: Liguria, Calabria, Puglia, Sardegna).

Sono intervenuti: Stefano Cecconi, Ernesto Murgia, Luigi Benevelli, Iris Caffelli, Alessandro Sirolli, Laura Stopponi, Giorgio Bignami, Girolamo Digilio, Tonia Di Cesare, Anna Greco, Elvira Morana, don Giuseppe Insana, Adriano Amadei, Giovanna Del Giudice, Fabio Dito, e, con un breve messaggio scritto, Peppe Dell’Acqua (“bloccato” a Trieste per cure). 

 

 

Cosa è stato detto:

  • espresso unanime apprezzamento sulla nuova Legge 81/2014, che, pur non avendo risolto tutti i nodi, può far rientrare il processo di superamento degli Opg nei binari della legge 180 che ha abolito i manicomi.
  • la nuova legge 81/2014 ha introdotto significative modifiche alla precedente legislazione: priorità alle misure alternative all’internamento, obbligo dei progetti di dimissione (esplicitazione dei motivi che dovessero impedirle), limite alla durata della misura di scurezza (stop proroghe illimitate/ergastoli bianchi), possibilità di ridurre le Rems destinando le risorse ai DSM … vedi commento stopOPG.
  • consapevolezza delle difficoltà che ci saranno nell’applicare la legge, dovute ad un contesto “contradditorio e difficile”(condizioni dei servizi socio sanitari e delle magistrature, contraddizioni o carenze normative, risorse, tagli al welfare, ecc),  a resistenze anche culturali (come al tempo della legge 180), alle drammatiche condizioni di vita dei detenuti nelle carceri e, naturalmente, al permanere delle norme del Codice Penale che sostengono l’istituto dell’Opg …
  • tuttavia ora la legge può e deve essere applicata, e bene: stopOPG ha confermato l’impegno a collaborare con Governo e Regioni.
  • è fondamentale il lavoro dei comitati stopOPG nelle singole regioni (“fermare” le Rems, potenziare i servizi di salute mentale, ecc); siamo attivi in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Sicilia, Sardegna, Puglia (sono da “rilanciare” i comitati regionali di Lazio e Campania: regioni presenti alla riunione).
  • stopOPG intende collaborare e dialogare con tutti gli “attori” impegnati nel superamento degli OPG e sostenerli: operatori dei servizi, magistratura, camere penali/avvocati, associazioni utenti e familiari; e continuare il rapporto con i “decisori” politici (governo nazionale e regionali, parlamento, consigli regionali).
  • StopOPG nazionale sulla base della scheda già pubblicata (vedi) offre un contributo sui “punti cruciali” da affrontare per l’applicazione (e una positiva interpretazione) della nuova legge:
    • In modo che la nuova norma sulla pericolosità sociale sia applicata correttamente: è finalizzata ad adottare misure di sicurezza diverse dal ricovero in Opg; quindi le condizioni ambientali della persona o l’assenza del progetto terapeutico dei servizi non sono più utilizzabili per internarla in Opg ma al contrario per rispondere attivamente con una presa in carico (e con l’adozione della misura di sicurezza alternativa).
    • in modo che ogni persona sia presa in carico da parte dell'Asl di riferimento, attraverso Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali appropriati dei Dipartimenti di Salute Mentale in collaborazione e integrazione con i Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali, ecc, (impegnati in funzioni di cura e non di custodia).
    • vanno attivate relazioni stabili tra Regioni/Asl/Dsm con la Magistratura, partendo dalle pratiche di alcune Regioni.
    • con la segnalazione delle Regioni (per valorizzarle) che hanno annunciato di voler ridurre le Rems (es. Toscana, Piemonte)  o già deciso di non farle (Friuli Venezia Giulia). Sulla possibilità prevista dalla legge che le regioni riducano le Rems destinando le risorse ai DSM è necessario che la scadenza del 15 giugno non sia inderogabile.
  • decidere uno o più appuntamenti nazionali sullo stato di attuazione della legge, in relazione alle scadenze fissate dalla stessa (es. 15 luglio progetti dimissione, ottobre monitoraggio regioni, ecc)

Infine si è detto che, accanto all’impegno concreto per applicare la legge,  occorre mantenere un “profilo alto” e rilanciare “mobilitazione strategica” con alcune iniziative (campagne ?) di respiro nazionale (anche “oltre i confini” di stopOPG) ad esempio:

  • sulla Modifica codice penale per abolire la logica manicomiale del “doppio binario”
  • su Carcere e Diritto alla salute
  • sul Diritto alla Salute Mentale per tutti …

Nel corso della riunione è stata distribuita la Lettera di stopOPG al Sottosegretario alla Salute (ALLEGATA) per il confronto sulla applicazione della nuova legge.

Come sapete il report non è un “verbale” fedele della riunione ma un resoconto parziale e arbitrario, in questo caso del sottoscritto.

Perciò eventuali osservazioni e contributi saranno apprezzati.

 

 

Stefano Cecconi