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Iniziative conclusele Iniziative concluse A Trieste, più di 500 presenze per “Democrazia e salute mentale di comunità”
Trieste- Cinquecento persone, da tutto il mondo. A parlare di diritti e di democrazia, a riflettere sulla centralità dei bisogni e dei desideri: a interrogarsi su tutto ciò che si immagina negato alle persone con disturbo mentale. Si conclude oggi al Parco di San Giovanni il seminario internazionale “Democrazia e Salute Mentale di comunità”, organizzato dal Collaborating Centre dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la ricerca e la formazione e dal Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. Tre giorni di conferenze, workshop ed eventi paralleli che hanno coinvolto soggetti e organizzazioni “impegnati nel cambiamento” VAI ALLA PAGINA WEB DELLA CONFERENZA Le foto della cena alla Rems di Aurisina con il Coordinamento REMS, operatori e ospiti
Report riunione coordinamento nazionale REMS 11 maggio 2018
Il giorno 11/05/2018 presso la Sala Protomoteca del Campidoglio - Roma all'interno del Convegno "Diritti, Libertà, Servizi PER LA SALUTE MENTALE" si è tenuta la riunione di coordinamento.
Il Coordinamento ritiene
S'informa inoltre dei seguenti incontri/corsi: Varazze il 21 maggio 2018 "DAL DETTO AL FATTO, ANALISI DI UN ANNO DI FUNZIONAMENTO DELLA REMS DI GENOVA “VILLA CATERINA” 21 Maggio 2018 Sala Convegni “La Tolda” Via Piave, 72 – Varazze (SV) Bologna, il 23 Maggio 2018 a Bologna ore 9.30-17 Convegno: "LA LIBERTA’ E’ (ANCORA) TERAPEUTICA?" Dove si parlerà dei percorsi di cura e inclusione sociale delle persone con disturbi mentali autori di reato. L'evento è organizzato dal DSM-DP di Bologna in collaborazione con Regione Emilia-Romagna e Stop-OPG Sala 20 Maggio 2012 – Terza Torre Regione Emilia-Romagna Via della Fiera 8 Bologna Diffondete ai colleghi e alle persone interessate
Un cordiale saluto Per il Coordinamento Pietro Pellegrini, Roberto Mezzina, Raffaele Barone stopOPG a Parma con La Mostra “I volti del’alienazione - i disegni di Sambonet” a Palazzo PigorinistopOPG a Parma a Palazzo Pigorini con La Mostra “I volti del’alienazione - i disegni di Sambonet”
“La mostra con i disegni di Sambonet è stata inaugurata sabato 3 febbraio e resterà allestita a Palazzo Pigorini fino a domenica 11 marzo. È organizzata con il patrocinio e la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma. Ha accompagnato la campagna di stopOPG che ha portato alla chiusura dei manicomi giudiziari. Le foto dell’inaugurazione e la notizia sulla Gazzetta di Parma
Dopo gli OPG, le REMS e le articolazioni psichiatriche penitenziarie. Nel mezzo di una riforma possibile
Il nuovo ruolo delle amministrazioni sanitaria e penitenziaria e della società civile in un percorso all’avanguardia in Europa
Giovedì 18 gennaio 2018, ore 17.00
Il VIDEO del dibattito da www.radioradicale.it
Premio “Edipo Re” 2017 a stopOPG: dedicato al tema dell’inclusione. La consegna è avvenuta a Venezia il 4 settembre sulla storica barca di Pasolini.Premio “Edipo Re” 2017 a stopOPG. La consegna è avvenuta a Venezia il 4 settembre sulla storica barca di Pasolini nell’ambito dell’edizione “Isola Edipo 2017”. Alla premiazione erano presenti per stopOPG Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Alberta Basaglia, Anna Poma, Gianfranco Rizzetto, Valeria Verdolini.
la pagina facebook dell’evento Il Premio “Edipo Re”, dedicato al tema dell’inclusione in ogni settore dell’espressività umana, delle arti, mestieri e scienze, è organizzato da “Impresa a Rete” in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova … Quest’anno coloro che, attraverso le loro opere ispirate alla libertà, all’universalismo e all’inclusione dell’umanità di tutti, hanno ricevuto il premio Edipo re sono: Dacia Maraini, Bernardo Bertolucci, Vasco Rossi, Massimo Bottura, Pippo Delbono, Valentina Pedicini, Pia Covre e Carla Corso, Emilio Isgrò, Carlo Messina, Angelo Vescovi, Gregoire Ahongbonon, Fondazione con il Sud e Rete Stop OPG.
stopOPG in Sicilia per chiudere l’ultimo manicomio giudiziario
Il comitato nazionale di stopOPG, accompagnato da quello regionale, è stato impegnato per due giorni con una mobilitazione in Sicilia, venerdì 10 e sabato 11 febbraio, per visitare e soprattutto rivendicare l’immediata chiusura dell’ultimo Ospedale Psichiatrico Giudiziario ancora aperto, quello di Barcellona Pozzo di Gotto, dove sono ancora internate 13 persone. Nell’occasione, stopOPG ha anche visitato le due REMS siciliane, di Naso e di Caltagirone, incontrando gli operatori e i pazienti che vi sono detenuti. L’iniziativa, come speravamo, si rivelata decisiva per sbloccare la situazione. C’è stata infatti una brusca accelerazione: il direttore dell’OPG e il responsabile per la Regione Sicilia del superamento degli OPG (delegato dall’Assessore regionale alla Salute) - con cui ci siamo confrontati in riunione e poi anche in un affollato dibattito pubblico a Caltagirone - hanno dichiarato che, grazie ad un accordo con la magistratura di sorveglianza, entro questa settimana nove persone con misura di sicurezza definitiva saranno dimesse e accolte in strutture assistenziali. Restano così solo quattro persone da dimettere, con misura di sicurezza provvisoria, per le quali è stata presentata, dai sanitari alla magistratura, richiesta di autorizzare l’accoglienza in comunità terapeutiche. Sappiamo che il commissario ad acta Franco Corleone continua il suo impegno per la definitiva chiusura anche di questo OPG. Ci aspettiamo dunque in queste ore scelte coerenti da parte di Regione Sicilia e magistratura. Con la chiusura di Barcellona Pozzo di Gotto, finisce la storia dei sei OPG italiani, l’ultimo baluardo manicomiale rimasto attivo anche dopo la riforma Basaglia. Ora possiamo aprire una nuova fase, assegnando alle Rems un ruolo utile ma residuale, e puntando decisamente al potenziamento dei servizi di salute mentale e del welfare locale, costruendo così concrete alternative alla logica manicomiale, per affermare il diritto alla salute mentale e alla piena e responsabile cittadinanza per tutte le persone, senza distinzione, come vuole la nostra Costituzione. p. stopOPG nazionale Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Maria Grazia Giannichedda
Il viaggio di stopOPG per visitare le Rems: il Report della Tappa a Pergine Valsugana (Trento)Il viaggio di stopOpg per visitare le Rems: la tappa a Pergine Valsugana
Continua il Viaggio di stopOPG nelle Rems: il 2 novembre ci siamo recati a visitare la Rems di Pergine Valsugana che si riferisce al territorio dell’intero Trentino Alto Adige.
La delegazione del Comitato nazionale di StopOpg era composta da Anna Poma e Gianfranco Rizzetto e da Meri Pederzolli e Giuseppe Leoni di Cittadinanza Attiva ( alla loro seconda visita in struttura)
“Il futuro stopOPG interviene al convegno “FRANCO BASAGLIA: L’UTOPIA DELLA REALTÀ”StopOpg ha visitato le Rems di Subiaco e di Palombara Sabina.Report flash Continua il Viaggio di stopOPG nelle Rems
(Abbiamo già visitato: Mondragone e Roccaromana (Campania) Pontecorvo (Lazio), Maniago e Aurisina/Trieste (Friuli Venezia Giulia) REPORT 1, Casale di Mezzani/Parma e Casa degli Svizzeri/Bologna (Emilia Romagna) REPORT 2 e Capoterra (Sardegna) REPORT ) il 19 maggio siamo tornati in Lazio (dove avevamo già visto la Rems di Pontecorvo) per visitare le Rems di Subiaco e di Palombara Sabina. In questa regione resta da visitare la Rems di Ceccano (FR). La delegazione del Comitato nazionale di StopOpg era composta da Stefano Cecconi, Denise Amerini, Ornella Di Angelo, Gervasio Capogrossi (Cgil Rieti/Roma est/ Valle Aniene) e Maria Teresa Milani (Cittadinanzattiva e Consulta Salute Mentale Asl Roma 5).
Ringraziamo innanzitutto il Direttore del Dipartimento Salute Mentale Giuseppe Nicolò che ci ha accompagnato nella visita e gli operatori incontrati nelle due Rems per la buona accoglienza e la disponibilità dimostrata.
Vietate le video riprese
Purtroppo dobbiamo segnalare che non sono stata autorizzata le videoriprese e quindi non sono state possibili nemmeno le interviste a pazienti e a operatori. A differenza delle Rems visitate nelle altre regioni, dove abbiamo effettuato le videoriprese pur nel rispetto della privacy, solo nel Lazio abbiamo incontrato questo divieto, che riteniamo una incomprensibile censura all’ informazione e al diritto di esprimere pubblicamente opinioni a pazienti e operatori che lo desiderano.
Le persone internate nelle Rems
Nelle due Rems visitate - entrambe provvisorie e attivate nel territorio della ASL Roma G - sono internati complessivamente 40 uomini (n. 20 a Subiaco e n. 20 a Palombara Sabina). Va precisato che le due Rems ovviamente accolgono persone non solo dell’Asl Roma G (n. 11 persone) ma soprattutto “a carico” di altre Asl del Lazio (n. 26 persone). Vi sono due pazienti dalla Calabria e uno dal Molise.
Secondo i dati aggiornati al 4.5.2016 ( Fonte: Osservatorio Regione Lazio flusso pazienti internati in Rems ): Su 40 persone internate, ben 16 persone provengono dall’esterno (libertà n. 13, carcere n. 2, arresti domiciliari n. 1), solo 11 persone provengono dagli Opg. A questi si aggiungono n. 7 “Fallimenti di Libertà Vigilata o Liberta Finale esperimento” e n. 6 da Rems fuori regione). Oltre il 60% degli internati è con misura di scurezza provvisoria. A testimonianza che la Magistratura di cognizione non sta applicando la legge 81/2014 laddove prevede la misura detentiva in Rems come extrema ratio. L’invio di persone dalla libertà - e in gran parte con misura provvisoria - sta ostacolando il trasferimento nel Lazio di pazienti dagli Opg (7 internati sono ancora ad Aversa) e sta creando una impropria “lista d’attesa” che produce una domanda altrettanto impropria di posti Rems.
Tutto ciò a conferma che serve un provvedimento che impedisca l’invio nelle Rems di misure di sicurezza detentive provvisorie. E che risulta necessario rendere più forte il rapporto fra DSM (Dipartimenti di Salute Mentale) e Rems e tra queste con la Magistratura, di cognizione e di sorveglianza, soprattutto serve orientare decisamente all’adozione di misure di sicurezza non detentive.
In un anno sono state dimesse 10 persone.
A Palombara è imminente l’apertura di un secondo modulo di 20 posti che porterà la capienza complessiva della Rems a 40 posti. Da sottolineare che nel Lazio complessivamente la capienza delle Rems, con l’apertura del secondo modulo a Palombara S., arriverà a 112 posti. Attualmente ne sono occupati 72. A nostro parere un numero spropositato che ostacola l’avvio dei progetti per misure alternative alla detenzione. Solo con alcune delle persone internate è stato possibile parlare (anche per il poco tempo a disposizione).
Rems e Servizi di Salute Mentale
Il rapporto con i servizi di salute mentale del territorio viene definito dagli operatori presente ma non facile: vi è la necessità continua, da parte degli operatori Rems, di sollecitare e attivare l'intervento. Le due Rems sono strutture nel territorio dell’Asl Roma G ma il 70% dei pazienti proviene da altre Asl del Lazio. I Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali (PTRI), presentati da Rems con il concorso dell’Asl competente e dell’Ufficio per l’Esecuzione PenalEstrena (UEPE), che devono essere finalizzati a misure esterne alla Rems come prevedono le norme3, risultano pochi. La difficoltà dei servizi di prendere in carico i pazienti è segnalata dal personale stesso. Sono stati invece presentati i PTRI “interni” alle Rems.
Le Rems in Lazio
sono molto simili, per struttura e attività Come per la Rems di Pontecorvo, anche qui sono ben visibili i segni del mandato custodiale. Sono evidenti e pesanti i dispositivi di sicurezza stabiliti dal DM 1.10.2012 e dalle Autorità (vedi Accordo con la Prefettura).
Si ha però l’impressione che tali dispositivi non siano stati in alcun modo “negoziati” (per ridurne l’impatto) né dalla Regione né dalla Asl: ingresso vigilato da addetti alla sicurezza (vigilanza privata), porta con metal detector, obbligo di consegna di documenti, telefonini e borse, porte delle stanze da letto degli internate dotati di oblo per guardare all’interno, chiuse di notte e non apribili dall'interno. Camere da letto spoglie, con mobilio fissato al pavimento. Vigilanza con telecamere ovunque, fuorché nelle camere da letto. Sbarre che recintano i pochi spazi all’aperto.
I dispositivi di sicurezza sono così pesanti (e visibili) che - per ammissione dello stesso direttore - condizionano l’attività sanitaria. La “fretta” di aprire Rems provvisorie potrebbe aver condizionato le scelte, ma non sembra una spiegazione sufficiente. In entrambe le Rems non c’è un vero e proprio spazio esterno (giardino o cortile) e le soluzioni trovate (terrazze blindate da sbarre) sono stigmatizzate anche da Direttore e Operatori.
Da segnalare la cosiddetta “gabbia” a Subiaco, una piccola terrazza recintata da sbarre che ne costituiscono persino il soffitto (la foto è eloquente e manifesta l’indecenza di una simile soluzione architettonica) ma anche a Palombara lo spazio esterno è inadeguato (anche qui due foto ma solo dall’esterno). Nel progetto della Rems definitiva, riferisce il direttore, è previsto un giardino esterno.
Mezzani 18 aprile 2016: Autorità, operatori, parlamentari e volontariato al primo compleanno della struttura
Primo compleanno della struttura sanitaria che accoglie gli ex-ospiti degli ospedali psichiatrici giudiziari, con un convegno oggi nella sala consigliare del Municipio di Mezzani cui sono intervenuti: il direttore del Dipartimento salute mentale Pellegrini, sindaco di Mezzani, il Prefetto di Parma, il senatore Pagliari, l'onorevole Maestri, il comandante dei Carabinieri, la dr.ssa Ferri della Regione Emilia-Romagna, la direttrice generale Ausl Saccenti, la direttrice della REMS Paulillo, la rappresentante del Comitato utenti famigliari Fulgoni, il cappellano dell'Opg di Reggio Emilia, uno degli ospiti della Rems di Mezzani.
Il saluto inviato da Stefano Cecconi per stopOPG Gentilissimi, p. Il Comitato nazionale stopOPG, Stefano Cecconi OPG di Montelupo (6 aprile 2016): tutto esaurito per le serate di Teatro dentro l’OPG (ancora in funzione) con “Uomini paralleli”.Anniversario della chiusura per legge degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
Il 5 e il 6 aprile, internati e personale dell’Opg e gli ospiti “esterni” hanno vissuto insieme l’emozionante performance dell’attore Marco Gargiulo, che ha recitato il testo di Rita Filomeni. Oltre alla direttrice dell’Opg, Antonella Tuoni e alla ideatrice delle serate Rita Filomeni, hanno partecipato tra gli altri Franco Corleone, commissario per il superamento degli Opg e garante dei detenuti della regione Toscana, e per il comitato nazionale stopOPG Stefano Cecconi, Denise Amerini, Antonella Calcaterra, Michele Passione. Sull’evento verranno prodotti dei video, da Lara Peviani e da Antonio Fortarezza. Prossimo appuntamento in OPG a Montelupo il 12 aprile alle ore 21 con “Visione notturna: occhi sul cielo” poesia di Rita Filomeni foto dell'iniziativa
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Roma 1 aprile 2015: incontro Comitato stopOPG e iniziativa al Senato con la partecipazione del Presidente GrassoSENATO DELLA REPUBBLICA 31 marzo 2015, in occasione del superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari,
L'intervento del Presidente del Senato, Pietro Grasso
Digiuno per la chiusura degli OPG: le iniziative sul territorio
stopOPG a Bologna per la XX Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: “La verità illumina la giustizia”: Bologna 21 marzo 2015
Il 31 marzo, tra soli 10 giorni, è prevista la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, gli OPG, l’ultimo baluardo della logica manicomiale. “Luoghi orrendi, indegni per un paese civile” (li ha definiti più volte il Presidente Napolitano) in cui sono ancora internate più di 700 persone (si usa proprio il termine “internati” come nei lager). Devono essere chiusi gli OPG, senza proroghe e senza trucchi; questo lo slogan attorno al quale questo si stanno svolgendo le iniziative di mobilitazione in tante città italiane; e tra queste il “digiuno a staffetta” promosso anche da don Luigi Ciotti. Cosa vuol dire “senza proroghe” è chiaro: nessuna deroga al 31 marzo 2015. “Senza trucchi” invece vuol dire che dobbiamo lottare ancora: perché al posto dei vecchi Opg non nascano nuove strutture manicomiali (i “mini Opg”), disseminate nelle regioni. Ma “Restituire un volto, un nome, dignità e diritti” è in fondo la missione di questa lotta sociale e civile: a uomini e a donne che ne sono privati proprio in quanto malati di mente. Riprendendo così il cammino segnato dalla legge 180, la “riforma Basaglia”, che decretò la fine dei manicomi. E come allora anche oggi si apre una nuova, difficile, faticosa ma esaltante stagione: non basta distruggere gli OPG, come non bastò chiudere i manicomi, bisogna costruire nelle nostre comunità - investendo nei servizi del welfare, dove il lavoro delle operatrici e degli operatori diventa cuore e motore del cambiamento, con la ricchezza del volontariato e della partecipazione - risposte concrete al bisogno che è un diritto: alla cura, alla salute e alla piena cittadinanza. Vincere con la chiusura degli Opg, e aprire una nuova stagione, è possibile perché è stata rivelata la condizione indegna delle persone internate in Opg e l’insensatezza di questi luoghi, oggi si può dunque fare giustizia. E’ proprio vero che “La verità illumina la giustizia”. p. Il comitato nazionale stopOPG Seminario formativo "Uomini del sud: percorsi di cura personalizzati e partecipati - restituzione di diritti e opportunità per le persone internate negli Opg"
Cagliari il 27 febbraio 2015 Biblioteca provinciale di Cagliari.
Foto a cura di Stefania Meloni e Francesca Bonanno, video a cura del regista Roberto Pili, Studio editoriale Typos.
Video: #UominidelSud - Gisella Trincas #UominidelSud - Angelo Righetti #UominidelSud - Giovanna Del Giudice #UominidelSud - Gaetano Giunta #UominidelSud - Antonella Pinna #UominidelSud - Angelo Moretti #UominidelSud - Alberto Santoru #UominidelSud - Sandro Montisci #UominidelSud - Pierpaolo Pani #UominidelSud - Elisabetta Perrier
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4 marzo Firenze: “OPG addio per sempre”
Convegno Garante regionale per i diritti dei detenuti Reg. Toscana, Ass. Volontariato Penitenziario Onlus, Fondazione Giovanni Michelucci, Società della Ragione, stopOPG “OPG addio per sempre”
Programma del Convegno e partecipanti LOCANDINA Audio del Convegno da www.radioradicale.it ASCOLTA
Il processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, che ha preso forma nell’ambito del passaggio di competenze in tema di sanità penitenziaria dallo Stato alle Regioni, sembra giunto a un momento decisivo, essendo prevista per il 31 marzo prossimo la chiusura definitiva di tali strutture. Governo e Regioni hanno lavorato in questi anni per individuare modalità alternative di gestione del disagio psichiatrico che dà luogo a pericolosità sociale, nella prospettiva di privilegiare l’aspetto medico, e di riservare le misure di sicurezza detentive a quei casi residuali che non sia possibile prendere in carico altrimenti.
Il Garante per i diritti dei detenuti della Regione Toscana, insieme con l’Associazione di Volontariato Penitenziario di Firenze, ha voluto dare il proprio contributo alla definizione di questo processo, attraverso un’indagine sulla popolazione internata nell’OPG di Montelupo Fiorentino.
La ricerca ha analizzato i fascicoli degli internati presenti in OPG all’8 Novembre 2014 e i nuovi ingressi fino al 31 Dicembre 2014. Si è cercato di mettere in evidenza, oltre alle caratteristiche generali della popolazione detenuta, gli elementi della presa in carico da parte dei servizi sociali, i meccanismi di proroga delle misure di sicurezza, la durata della permanenza in OPG alla luce dei nuovi limiti di legge. I risultati mostrano un quadro in cui vi sono ampi spazi per un intervento che vada nella direzione del reinserimento sul territorio dei soggetti autori di reato con sofferenza psichica, attraverso una presa in carico effettiva da parte dei Dipartimenti di salute mentale, e un ruolo veramente residuale delle nuove strutture per l’esecuzione di sicurezza (REMS), che sostituiranno l’OPG.
Il Governo ha da poche settimane presentato la sua Seconda relazione trimestrale al parlamento sul programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ai sensi della Legge 30 maggio 2014 n. 81. La relazione segna lo stato dell’arte e i passi mancanti verso l’obiettivo della chiusura degli OPG entro il 31 marzo 2015. Passaggi fondamentali saranno: dimettere entro tale data i soggetti dichiarati dimissibili e prenderli in carico da parte dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) delle regioni, nonché accogliere e assistere i soggetti non dimissibili in strutture residenziali (REMS), conformi a criteri definiti con DM 1° ottobre 2012.Alcune regioni sono in grado di accogliere i non dimissibili nelle nuove strutture già da aprile prossimo, mentre altre ricorreranno a strutture provvisorie. Emerge il dato nazionale del calo delle presenze:da 880 al 31 gennaio 2014 a 761 al 30 novembre 2014.
Roma, 11 novembre - Seminario “Salute mentale, OPG e diritti umani”Seminario “Salute mentale, OPG e diritti umani” Al seminario promosso dalla XII Commissione Igiene e Sanità del Senato su “Salute Mentale, OPG, diritti umani” i rappresentanti di Governo e Regioni - e tutti gli interventi - confermano la tesi di stopOPG (vedi documento): gran parte degli internati risulta dimissibile: non servono proroghe, né Rems ma più assistenza nel territorio, e fermare i nuovi ingressi. Il problema era e rimane la presa in carico e la cura nel territorio delle persone con problemi di salute mentale. Sono intervenuti
Pietro Grasso, Presidente del Senato della Repubblica Sala Zuccari, partecipanti al seminario
Report flash della riunione del Comitato stopOPG venerdì 6 giugno 2014 a RomaPresenti: numerose Associazioni componenti il comitato nazionale: Forum Salute mentale, Cgil, Unasam, Cittadinanzattiva, Fp Cgil, Conf. Perman. Salute Mentale nel mondo F. Basaglia, Psichiatria Democratica, Formattart, Associazione Casa Accoglienza Barcellona PdGotto, Ass. 180Amici, Forum Droghe, Fondazione Basaglia; i comitati stopOPG regionali di Piemonte, Lombardia, Milano, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sicilia. (4 assenti giustificate: Liguria, Calabria, Puglia, Sardegna). Sono intervenuti: Stefano Cecconi, Ernesto Murgia, Luigi Benevelli, Iris Caffelli, Alessandro Sirolli, Laura Stopponi, Giorgio Bignami, Girolamo Digilio, Tonia Di Cesare, Anna Greco, Elvira Morana, don Giuseppe Insana, Adriano Amadei, Giovanna Del Giudice, Fabio Dito, e, con un breve messaggio scritto, Peppe Dell’Acqua (“bloccato” a Trieste per cure).
Cosa è stato detto:
Infine si è detto che, accanto all’impegno concreto per applicare la legge, occorre mantenere un “profilo alto” e rilanciare “mobilitazione strategica” con alcune iniziative (campagne ?) di respiro nazionale (anche “oltre i confini” di stopOPG) ad esempio:
Nel corso della riunione è stata distribuita la Lettera di stopOPG al Sottosegretario alla Salute (ALLEGATA) per il confronto sulla applicazione della nuova legge. Come sapete il report non è un “verbale” fedele della riunione ma un resoconto parziale e arbitrario, in questo caso del sottoscritto. Perciò eventuali osservazioni e contributi saranno apprezzati.
Stefano Cecconi
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