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DocumentiStopOPG Piemonte contesta la programmazione regionale relativa alla chiusura degli Opg: deludente e preoccupante
COMUNICATO
Dopo numerosi solleciti, IL 26 Novembre scorso una rappresentanza del Comitato StoPOpg Piemonte è stata ricevuta dall’Assessore Saitta per fare il punto sulla programmazione regionale relativa alla chiusura degli Opg.
In tale circostanza fummo positivamente colpiti dal fatto che l’Assessore convenisse sull’opportunità di utilizzare per i pazienti non immediatamente dimissibili la rete di numerose strutture residenziali già esistenti sul territorio e di escludere il ricorso all’utilizzo di Castiglione delle Stiviere per gli internati piemontesi non immediatamente dimissibili. Ricevemmo anche assicurazioni in merito ad alcuni punti per noi ritenuti di particolare importanza :
Purtroppo i fatti hanno deluso le nostre speranze e confermato gli iniziali timori
Non abbiamo notizie dello stato dell’arte dei programmi di presa in carico dei pazienti immediatamente dimissibili, né della più volte sollecitata verifica della filiera dei servizi sul territorio regionale. Solo dalla seconda relazione trimestrale al Parlamento siamo venuti a conoscenza che il programma regionale piemontese prevede ancora la realizzazione delle predette Rems e una gestione della fase transitoria che ci lascia a dir poco sgomenti Si tratta del ricorso al privato accreditato, senza alcuna notizia sulle strutture individuate, per i pazienti "la cui dimissione sia prevedibile nel medio periodo “ e della “ gestione dei pazienti con alto profilo di pericolosità” tramite un accordo con la regione Lombardia. Assistiamo al paradosso che mentre la P.A. di Bolzano invierà i suoi alla comunità “Mauriziana” in Piemonte, il Piemonte invierà i suoi internati a Castiglione delle Stiviere.
Questi i brillanti risultati di una programmazione regionale si è svolta e continua a svolgersi in completa autoreferenzialità, senza mai aver convocato la Commissione Tecnica Regionale per il superamento OPG istitutita con deliberazione regionale fin dal 2010, ignorando le reiterate offerte di costruttiva e fattiva collaborazione da parte di questo Comitato. . Quand’anche si rispettasse il termine previsto del 31 Marzo, cio’ avverrebbe riconfermando i timori più volte espressi riguardo ad uno stravolgimento del dettato normativo e dei principi che pure in campagna elettorale aveva visto la sollecita adesione del Presidente Chiamparino .
Come Comitato StoOpg Piemonte ci attiveremo in ogni modo possibile, anche sollecitando il commissariamento ad acta della nostra Regione, per impedire che cio’ accada e che preziose risorse che potrebbero essere utilizzate nei programmi di presa in carico territoriali possano essere sprecate in pasticciate soluzioni neo istuituzionali. Il Comitato StopOPG Piemonte
Il Comitato StopOPG Piemonte è composto da :
La temuta proroga della chiusura degli OPG.
La Camera Penale della Lombardia Orientale ha aderito all’appello (di stopOPG); poiché è prevista anche l’iniziativa del digiuno, tuttavia, invitiamo caldamente ciascun iscritto a valutare l’adesione individuale, pregando chi aderirà di darne comunicazione anche a noi all’indirizzo info@cplo.it Seconda relazione trimestrale del Governo al Parlamento sul programma di superamento degli OPG - Lettera del Comitato StopOPG al sottosegretario De Filippo
Oggetto: chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari OPG, richiesta incontro Al Sottosegretario alla Salute on. Vito De Filippo - Roma, 27 febbraio 2015 Gentile Sottosegretario, Accanto alla mobilitazione, come sempre, intendiamo avanzare proposte e offrire la nostra collaborazione, sapendo quanti ostacoli persistano nel processo di superamento degli Opg. La “Seconda relazione trimestrale al Parlamento sul programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari” (Ministri della Salute e della Giustizia: febbraio 2015) conferma difficoltà e ritardi nel processo di chiusura degli Opg. E tuttavia una proroga della loro chiusura è ormai inaccettabile: sarebbe la terza consecutiva, mantenendo in vita luoghi che il Presidente Napolitano ha definito “orribili … indegni per un Paese appena civile”. Oggi abbiamo a disposizione una buona Legge: la n. 81 del 31 maggio 2014, che ha spostato il baricentro dalla logica manicomiale dell’internamento, in Opg o in Rems, alla cura delle persone, privilegiando le misure alternative alla detenzione con progetti terapeutici individuali, e che ha abolito i cosiddetti “ergastoli bianchi“. Però sappiamo che è una legge “giovane” e assai “impegnativa”, bisogna fare in modo che venga applicata bene (vedi stopOPG 1 luglio 2014). Riteniamo per questo utile riepilogare alcune riflessioni e proposte
In attesa di essere convocati, come concordato nell’ultimo incontro del 5 febbraio scorso, Le inviamo i più cordiali saluti. p. stopOPG Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella Il Comitato stopOPG si è riunito il 5 febbraio a Roma, subito dopo l’incontro con il Sottosegretario De FilippoIl Comitato stopOPG si è riunito il 5 febbraio a Roma, subito dopo l’incontro con il Sottosegretario De Filippo Presidente dell’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG I due Report in un unico file:
Nella riunione del Comitato stopOPG si è deciso di proseguire la mobilitazione in due fasi:
In particolare dal 1 al 31 marzo saranno organizzate diverse iniziative tra cui: “Un DIGIUNO per chiudere gli OPG, senza proroghe e senza trucchi. Restituire un volto, un nome, dignità e diritti … stopOPG chiede di dedicare, in questo periodo, una o più giornate di digiuno alla chiusura degli OPG, con una sorta di “staffetta” che coinvolge i rappresentanti delle associazioni che compongono stopOPG. La richiesta di adesioni sarà rivolta anche a esponenti della società civile, a politici, giornalisti, operatori, e chiunque voglia partecipare). L’adesione al digiuno va resa pubblica (allestiremo appositamente il sito), e va data visibilità con iniziative locali. A breve tutte le informazioni. Il Comitato StopOPG Lombardia interpella la Giunta Maroni.Considerazioni e proposte del comitato lombardo all’approssimarsi del termine del 31 marzo 2015 per la chiusura degli OPG
REPORT INCONTRO stopOPG con il Sottosegretario alla Salute - Roma 22 gennaio 2015Si è svolto, il 22 gennaio come previsto, l’incontro al Ministero della Salute con il Sottosegretario on. Vito De Filippo, Presidente dell’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG, per fare il punto della situazione a pochi giorni dalla data fissata per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Nei giorni scorsi avevamo infatti chiesto la convocazione di un incontro urgente, vedi lettera stopOPG: “Si avvicina data chiusura OPG”. Per stopOPG erano presenti: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Adriano Amadei, Girolamo Digilio e Denise Amerini. StopOPG, la data per la chiusura degli OPG si avvicinail 31 marzo 2015 è la scadenza fissata dalla legge. Vogliamo essere sicuri che sarà rispettata. E che al loro posto non si apriranno nuove strutture manicomiali. Per questo chiediamo la convocazione di un urgente incontro in allegato la lettera al Sottosegretario alla Salute De Filippo
StopOPG su prima Relazione al Parlamento sul Programma di superamento degli OPG
La prima Relazione al Parlamento sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari è tempestiva e chiara. Gran parte degli internati risulta dimissibile: non servono proroghe, né Rems ma più assistenza nel territorio e fermare i nuovi ingressi. La relazione dimostra che gran parte degli internati risulta dimissibile, quindi non servono proroghe, né Rems: ora è possibile chiudere gli Opg e spostare gli interventi (e le risorse) per la cura delle persone nel territorio. Ma bisogna fermare i nuovi ingressi.
- presentati dalle Regioni/Dsm n. 826 Progetti Individuali (su 846 internati) - giudicati “dimissibili” n. 425 persone, cioè oltre il 50% degli attuali internati: e già questo dato dimezzerebbe il fabbisogno di REMS (previsto oggi in 900 posti) - analizzando le motivazioni che dichiarano i pazienti “non dimissibili” (si tratta di n. 350/400 persone) risulta che solo un’esigua minoranza sarebbe nelle condizioni di “dover restare” in OPG (o in seguito nelle REMS) secondo il dettato normativo. Infatti solo il 17% dei “non dimissibili” (quindi l’8,5% degli attuali internati), secondo quanto riporta la Relazione, conserva la condizione di “pericolosità sociale” come ridefinita dalla Legge 81.
Le Rems I dati della Relazione sulle persone “dimissibili” segnalano che le Rems sono quantomeno residuali. Ma non è un male: è semmai un’opportunità per rivedere i programmi regionali, destinando i finanziamenti in conto capitale e quelli correnti al potenziamento dei Servizi socio sanitari, DSM in primis (come prevede la stessa legge 81) e ai budget per i PTRI.
Non è chiaro invece quanti detenuti (ex articolo 148 CP) siano stati inviati e siano ancora in Opg dopo l’approvazione della legge 81. La Relazione al Parlamento, presentata nel rispetto dei tempi previsti, chiara e con dati trasparenti, ci conferma nell’idea che non servono proroghe, né Rems. La relazione dimostra che gran parte degli internati risulta dimissibile, ora è possibile chiudere gli Opg e spostare gli interventi (e le risorse) per la cura delle persone nel territorio. p. stopOPG:
ATTI PARLAMENTARI - Testo Prima Relazione al Parlamento sul programma di superamento OPG
Un report sull'ultima assemblea e sul senso del Mese dei Diritti che vogliamo dare quest'annodi Roberto Loddo
Il “Mese dei Diritti Umani” è una campagna di sensibilizzazione proposta dal comitato sardo “Stop Opg” a tutte le cittadine e i cittadini interessati e sensibili al rispetto dei diritti umani che vuole coinvolgere la società civile, il mondo della cultura, della conoscenza e dell’arte.
È stata una bella assemblea vivace e partecipata quella del nuovo comitato organizzatore del Mese dei Diritti Umani 2014 che si è svolta nella sede dell'Asarp, l'associazione sarda per l'attuazione della riforma psichiatrica. Nuove adesioni e nuove proposte che hanno arricchito un programma giorno per giorno in via di definizione. Quest'anno verrà presentato anche un manifesto di una decina di punti che caratterizzano la difesa di ogni diritto portato avanti dalle singole organizzazioni.
L‘articolo 5 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo recita che “nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”. Nessun governo può utilizzare l’emergenza pubblica, la sicurezza e l’ordine pubblico per giustificare la tortura delle persone e negare i loro diritti. In occasione della giornata mondiale dei Diritti Umani che si celebra in tutto il mondo il comitato delle organizzazioni aderenti al Mese dei Diritti Umani, riorganizzerà per il terzo anno consecutivo un mese di eventi di cultura e approfondimento per sensibilizzare le cittadine e i cittadini sardi alla tutela dei diritti umani.
L’iniziativa, si svolgerà dal 10 novembre al 10 dicembre 2014. La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. Le organizzazioni sensibili e interessate potranno organizzare un evento in ogni comune della Sardegna all'interno di questo periodo e dovranno comunicare giorno, luogo e titolo dell’evento, al comitato organizzatore entro il 28 Ottobre 2014.
Presenti all'assemblea la Tavola sarda della Pace, L'ANPI, l'associazione nazionale partigiani italiani e il presidio di Piazzale Trento. Il giornale online Il Manifesto sardo oltre a dedicare un numero speciale sui diritti, concentrerà le proprie iniziative sul diritto al lavoro, con le presentazione del libro “Lavorare manca. La crisi vista dal basso”, di Gabriele Polo e Giovanna Boursier, Editore Einaudi. Le presentazioni si svolgeranno a Carbonia il 14 novembre e a Cagliari il 15 novembre. Un libro che descrive cosa succede se proviamo a osservare la crisi rinunciando al consueto punto di vista, sostituendo ai flussi della finanza, le storie, e alle manovre economiche, le persone. Spariscono le oscillazioni dei mercati e dello spread, appaiono volti, voci in protesta.
Gli autori Gianni Usai con Loris Campetti saranno presenti il 21 novembre a Cagliari per presentare il loro libro, “Operaio in mare aperto”, edizioni Gruppo Abele. Questo libro inizia in Sardegna e in Sardegna ritorna passando attraverso Mirafiori attraverso temi come il lavoro, il biennio rosso ’68-’69, il conflitto, il terrorismo, la politica, la cooperazione e la ricerca. L'associazione “Sardegna Libano - Un ponte per il Mediterraneo” organizzerà il 2 dicembre un confronto sulla situazione politica in Medio Oriente dal titolo “L'identità rubata”. L'associazione “amici della bicicletta” di Cagliari impegnata nel riconoscimento del diritto alla sostenibilità, organizzerà le “Pedalate per i Diritti Umani” che si svolgeranno la Domenica. Queste iniziative saranno utili a promuovere l'utilizzo della bicicletta quale mezzo di locomozione semplice, economico ed ecologico.
Il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti è una associazione di insegnanti che ha la finalità di favorire il diritto alla conoscenza e l'istruzione, e l'affermarsi di una professionalità docente adeguata alle esigenze della scuola, alle riforme attuate e da attuare. Il CIDI organizzerà a fine novembre (il 24 o il 25) un confronto con il presidente dell'ANM, l'associazione nazionale magistrati. L'Asarp, insieme alla Fondazione Franco e Franca Basaglia, la cooperativa sociale “Il Giardino di Clara” e il comitato sardo Stop Opg, organizzeranno (il 5 dicembre o il 10 dicembre) un'assemblea pubblica sulle buone pratiche nella salute mentale, la situazione delle carceri e gli ospedali psichiatrici giudiziari.
Il prossimo appuntamento del comitato e delle organizzazioni che vorranno aderire al Mese dei Diritti Umani è previsto Martedì 14 Ottobre 2014 alle ore 17.30 nella sede dell'Asarp.
Roberto Loddo
blog: mesedeidirittiumani.blogspot.it/
Report dell'incontro al Ministero della Salute con il Sottosegretario on. Vito De Filippo del 1 ottobre 2014
Il 1 ottobre si è svolto, come previsto, l’incontro al Ministero della Salute con il Sottosegretario on. Vito De Filippo per fare il punto sul processo di superamento degli OPG, in particolare sull’attuazione della recente legge 81/2014. Per stopOPG erano presenti: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella e Denise Amerini. Il sottosegretario on. De Filippo è intervenuto: ha illustrato la 1^ Relazione trimestrale, appena inviata al Parlamento, sul Programma di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, prevista dalla legge 81/2014 (vedi allegato), ha comunicato che il 2 ottobre 2014 è prevista la prima riunione dell’Organismo di coordinamento per il superamento degli OPG – formato da rappresentanti del Governo e delle Regioni, ha assicurato che proseguirà il confronto con stopOPG, esprimendo una valutazione positiva sulla legge 81/2014. Come stopOPG: abbiamo espresso apprezzamento sia per la disponibilità al confronto manifestata dal Sottosegretario che per il rispetto dei tempi di presentazione della Relazione al Parlamento e per alcuni contenuti che ci sono stati illustrati (riservandoci di verificarla più attentamente al momento della pubblicazione). Abbiamo inoltre ribadito che la legge 81 – pur con carenze e limiti - è una “buona legge” e va applicata bene (vedi comunicato). Attuare bene la nuova legge - e chiudere gli OPG senza ulteriori proroghe - risponde non solo al diritto alla cura delle persone internate ma all’esigenza di rilanciare il ruolo dei servizi socio sanitari e di salute mentale nel territorio per tutta la popolazione. Dalla Relazione del Governo sugli OPG si conferma che le REMS (i mini OPG) sono inutili e quantomeno residuali e che bisogna riconvertire le risorse sui percorsi di cura e riabilitazione individuali. Chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari: superare ritardi e incongruenzeCon oltre due mesi di ritardo la Conferenza delle Regioni ha finalmente nominato i propri rappresentanti nell’Organismo di coordinamento per il superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (previsto dalla nuova Legge n. 81/2014 all’articolo 1 comma 2 bis). Sono gli Assessori regionali alla Salute di: Emilia Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna e Toscana che rappresenteranno tutte le regioni italiane. Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Patrizio Gonnella Roma, 15 settembre 2014
Chiusura OPG, stopOPG al sottosegretario alla Salute De Filippo: incontro per verificare rispetto scadenze di leggeIl comitato nazionale stopOPG scrive al Sottosegretario alla Salute on. Vito De Filippo rinnovando la richiesta di incontro (vedi la nota del 3 giugno scorso) e chiede informazioni sullo stato di attuazione della Legge 81/2014 sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, in particolare per verificare il rispetto (non burocratico) di alcune scadenze (vedi lettera)
Siamo naturalmente interessati all’applicazione di quanto prevede la legge, al di là delle scadenze sopraindicate |
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