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DocumentiMedaglia del Presidente della Repubblica conferita al "Viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori" promosso da stopOPGRoma, 13 novembre 2013 Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano in segno di personale apprezzamento per l'iniziativa ha oggi conferito al "Viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori" promosso da stopOPG, la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Le ragioni del viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati negli OPG. di Peppe Dell’AcquaLa condizione di disinformazione, di sospensione, di estrema incertezza cui sono costretti gli internati congiura a rendere ancora più difficile e penoso l’abitare. Non sapere quando la pena avrà termine rende ogni cosa provvisoria. L’organizzazione dello spazio, in molte celle, denuncia questo stato di provvisorietà. Solo alcuni internati cercano di costruire qualcosa di personale intorno al letto e al comodino, nel tentativo di circoscrivere, con un confine fittizio, uno spazio privato dove potersi ritirare al riparo dagli sguardi e dall’invasione della presenza altrui. Foto di familiari appiccicate alle pareti, pagine di riviste con cantanti, calciatori o belle ragazze nude. Anche la cura del letto, un asciugamano, un copriletto colorato, denuncia quest’attenzione. Per i più, la provvisorietà si coglie in tutta la sua pervasiva intensità: i sacchi neri della spazzatura con i vestiti, le valigie non disfatte, nulla di personale. Come se pensassero che tanto, domani, si va via. Molte celle restituiscono l’immagine di una sala d’aspetto di una stazione. Per molti il « vado via domani » dura da anni e anni. « È interessante notare che il reo non viene inviato in carcere perché non può comprendere ciò che significa pena e rieducazione. Viene allora inviato in manicomio giudiziario, dove sotto forma di cura espia in realtà una pena che capisce ancora meno » (F. Basaglia , La libertà comunitaria come alternativa alla regressione istituzionale, in ScrittiI1953-1968, Einaudi, Torino 1981, p. 399). Salute Mentale, CGIL, FP CGIL. Il Lavoro e il Viaggio di Marco Cavallo con stopOPG: 12 - 25 novembre 2013
Il Viaggio di Marco Cavallo con stopOPG coinvolge direttamente chi lavora per la Salute Mentale. E’ un Viaggio di denuncia, perché gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani sono ancora in funzione, con oltre mille persone internate, rinchiuse in luoghi che il Presidente Napolitano ha definito “indegni per un Paese appena civile”. E’ un Viaggio per riaffermare l’alleanza tra i diritti nel Lavoro e i diritti alla Salute e alle cure, per ricostruire e rinforzare le alleanze tra sindacato, associazioni, familiari e cittadini utenti dei servizi. E’ un Viaggio che reclama la chiusura degli OPG, lo stop ai mini OPG regionali, l’apertura dei Centri di Salute Mentale h24 Il Viaggio di Marco Cavallo con stop OPG è per noi un viaggio di lotta e di speranza, un impegno che continuerà con la prima Assemblea nazionale sul “Lavoro per la Salute Mentale” in programma l’11 dicembre 2013.
in allegato il documento CGIL, FPCGIL
ELETTROSHOC: Crocetta: "La giunta abolisce la pratica in Sicilia"
Con una deliberazione, su proposta dell'ass.re alla Salute Lucia Borsellino, la giunta ha vietato l'uso dell'elettroshock come strumento terapeutico in Sicilia. La decisione è stata assunta dopo aver verificato che alcune aziende sanitarie, ne hanno denunciato negli ultimi 3 anni, 10 casi di utilizzo per scopo terapeutico."E' una grande scelta di civiltà, -ha detto il presidente Crocetta- che mette in primo piano la Sicilia per diritti civili e per la tutela della dignità delle persone".
Sottoscrivi per finanziare "il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG"
Il Viaggio è "autofinanziato": con il contributo delle associazioni che compongono il comitato stopOPG e con la sottoscrizione volontaria di singole persone. Per effettuare il versamento: Bonifico bancario presso BANCA ETICA c/c 158957 IBAN: IT62P 05018 03200 000 000 158957 intestato a "Viaggio Marco Cavallo stopOPG" (medesima causale)
per ogni ulteriore informazione scrivi a: redazione@stopopg.it Il processo di superamento degli OPG rischia di uscire dai binari della legge180La risposta del sottosegretario alla Salute Fadda a interrogazione parlamentare al Senato conferma l’allarme lanciato dal comitato stopOPG
E’ in vista un nuovo rinvio per la chiusura degli OPG Sottosegretario Fadda: "… per le Regioni più efficienti sarà quasi impossibile rispettare il termine previsto dalla norma."
Si stanno aprendo circa mille posti in strutture manicomiali regionali (le REMS o miniOPG): Sottosegretario Fadda: "… In merito al numero dei posti letto, i programmi presentati prevedono l’allestimento di circa 970 posti a fronte dei 1400 finanziabili (ndr: sic) La dimensione delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza deve infatti tenere conto anche delle eventuali future decisioni dei magistrati di assegnare nuovi soggetti alle Residenze stesse".
PUGLIA: anche qui la Giunta prevede 3 "mini OPG" (strutture speciali per 60 posti letto totali), invece che Progetti alternativi al'internamento.Il testo del messaggio di Antonella Morga, stopOPG Puglia a Elena Gentile, assessore regionale alla salute e alle politiche Sociali della Puglia
Cara Elena ho letto che ieri in Giunta avete approvato il Programma relativo alla realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli OPG. Constato ancora una volta che le decisioni assunte non hanno tenuto conto delle indicazioni che come comitato regionale,di cui io sono la portavoce, abbiamo provato ad indicare il 22 di marzo scorso.
Inoltre constato che ,come ormai è cattiva consuetudine, nessun confronto in merito è stato attivato con chi rappresenta Organizzazioni,Associazioni, Cittadinanzattiva,etc. Non è possibile che si proceda così e che tutto avvenga nella dimensione di decisioni assunte dalla dirigenza dell'Assessorato,magari dopo confronti con i responsabili delle ASL di riferimento,senza avere luoghi democratici di confronto.
Ti invito se puoi a recuperare per evitare ulteriori tensioni che già in alcuni dei territori interessati stanno portando a proteste e contestazioni. La democrazia richiede tempo e pazienza e non la si può rivendicare solo quando riguarda le decisioni del governo nazionale.
Ti ho allegato tutto il materiale prodotto in precedenza per consentirti di ricostruire la storia di un interlocuzione che purtroppo si è fermata solo a scambi epistolari.
Attendo un tuo segnale in assenza del quale decideremo come Comitato pugliese le azioni da intraprendere.
Antonella Morga
(stopOPG Puglia) StopOPG lancia un allarme al Ministro della Salute: il rischio che il processo di superamento degli OPG esca dai binari della legge 180/78 è altissimo.Oggetto: chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari OPG c.a. Beatrice Lorenzin - Ministro della Salute Gentile Ministro della Salute, In attesa di riscontro, cordiali saluti p. stopOPG nazionale
Giuseppe Casu: non si può morire legati. Comunicato ASARP - Natascia Casu e Gisella TrincasA.S.A.R.P
Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica
Comitato Verità e Giustizia per Giuseppe Casu
COMUNICATO STAMPA
Esprimiamo sconcerto e preoccupazione per l’esito del processo d’appello sulla vicenda del Signor Giuseppe Casu.
Il Signor Giuseppe Casu è morto in un servizio pubblico ospedaliero (SPDC di Cagliari), mentre si trovava da 6 giorni legato, in un letto, mani e piedi.
Ad oggi, non risulta alcun colpevole per la morte di un uomo di 60 anni che entra sano in un ospedale pubblico che avrebbe dovuto tutelare la sua vita e la sua salute.
La contenzione non è un atto medico, come recita l’art. 1 della Legge 180/78 “…possono essere disposti dall’autorità sanitaria accertamenti e trattamenti sanitari obbligatori nel rispetto della dignità della persona e dei diritti civili e politici garantiti dalla Costituzione…”
La contenzione è una offesa alla dignità della persona che la subisce ed è sintomo di grave inefficacia ed inefficienza dei servizi che la adottano, come affermato all’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’ Uomo “…nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani e degradanti…”
Noi non siamo giudici, siamo cittadini che usano o potranno usare i servizi di salute mentale e in questa veste un giudizio lo abbiamo emesso da tempo.
La città di Cagliari, e le sue istituzioni, non possono non interrogarsi su tali vicende, non possono ignorare la morte di un uomo in condizioni inumane.
La famiglia Casu continuerà a percorrere la strada giudiziaria, fino alla Cassazione e successivamente alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo. Si chiederà inoltre una audizione alla Commissione “Diritti Umani” del Senato.
La violazione dei diritti umani è questione che riguarda tutti i cittadini e tutte le organizzazioni, e richiede una precisa presa di posizione affinché nessuno possa più subire, in nessun luogo, trattamenti disumani e degradanti.
Cagliari 23 settembre 2013
Il Comitato Verità e Giustizia: Natascia Casu
A.S.A.R.P: Gisella Trincas
Psichiatra uccisa a Bari
A proposito di 181 ed altro … di Girolamo Digilio - Presidente UNASAM
Molto opportunamente Stefano Cecconi e Denise.Amerini (CGIL), 7/8/2013, e Gian.Luigi Bettoli, (LegacoopFvg), 7/8/2013, prendono posizione contro la proposta della cosiddetta “legge 181” che rappresenta un'ulteriore, significativa manifestazione di disorientamento culturale mentre è in atto un pericoloso processo di controriforma del sistema di tutela della salute mentale nel nostro Paese: lo smantellamento dei servizi territoriali per la presa in carico globale e la inclusione sociale delle persone con soffrernza mentale, la ricostituzione di una neo- manicomialità diffusa attraverso l'offerta prevalente di posti letto nei SPDC e nelle cosiddette “strutture residenziali”, gestite generalmente da privati, nelle quali rsulta spesso difficile riconoscere tracce significative di una qualche pratica riabilitativa e, infine, la paradossale conclusione della pur brillante indagine sugli O.P.G. che ha rappresentato l'occasione per stabilizzare il sistema custodialistico attraverso la costruzione di tanti “graziosi” miniOPG regionali. StopOPG lancia un allarme al Ministro della SaluteIl rischio che il processo di superamento degli OPG esca dai binari della legge 180/78 è altissimo. Siamo disponibili a collaborare: vogliamo evitare questo deragliamento, e riprendere il faticoso cammino per affermare il diritto alla tutela della salute mentale. In allegato la lettera indirizzata al Ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin. SALUTE MENTALE, SÌ ALLA LEGGE 180, NO ALLA PROPOSTA DI LEGGE 181 …La legge 180 del 1978, cancellando l’impostazione repressiva della psichiatria, ha dato un contributo fondamentale per lo sviluppo della democrazia e delle libertà nel nostro Paese. Ha posto fine a secoli di abusi nei confronti di migliaia di persone obbligate all’internamento nei manicomi, restituendo loro libertà e dignità. Proprio qui sta il valore centrale della legge 180: nella sua spinta liberatrice e nell’idea di società che include, che accoglie, che soccorre, in cui ogni essere umano ha piena cittadinanza. Roma, 6 agosto 2013
p. CGIL nazionale, Stefano Cecconi
Un altro suicidio nell'Opg di Aversa.Un'altra morte silenziosa che sembra non scuotere le coscienze. Ci segnalano che la notte del 3 agosto Gilberto, uno degli attuali centosessanta internati, si è suicidato impiccandosi con una striscia di lenzuolo alle sbarre della sua cella. Era stato arrestato per una rapina, ma le sue condizioni psichiche al momento del reato avevano fatto si che il Magistrato ordinasse un periodo di internamento nella struttura di Aversa. Gilberto era una bella persona. Gilberto aveva partecipato al teatro-laboratorio e aveva portato in scena la solitudine e la malinconia dell’Opg. Gilberto stava aspettando di andare in comunità , ma questa possibilità tardava a verificarsi. E allora Gilberto non ce l'ha fatta più e si è liberato da solo, mettendo fine alla sua pericolosità sociale. Lettere: contenzione zero... di Antonella TuoniLa direttrice reggente dell’OPG di Montelupo Fiorentino racconta come, e perché, ha abolito la pratica della contenzione nell’istituto. E solleva la questione “della contenzione zero” in qualsiasi struttura psichiatrica. E’ certo un fatto molto positivo, che va apprezzato e incoraggiato. Naturalmente, per noi resta ferma la lotta per abolire gli OPG: come tutte le istituzioni totali, pur “migliorati”, restano gravemente nocivi per la salute e per i diritti delle persone. La riforma continua del “definitivo superamento” degli OPG.La tormentata vicenda legislativa dell’art.3-ter del d.l. n. 211/2011. di Francesco Schiaffo Ordine del Giorno Camera dei Deputati sugli OPG del 20-5-2013Ordine del Giorno Camera dei Deputati sugli OPG: “impegna il Governo nel rispetto delle competenze e degli ambiti di tutti i soggetti coinvolti nel definitivo superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, a vigilare – anche previa emanazione di specifiche linee di indirizzo – affinché i programmi regionali siano ispirati ai principi della legge n. 180 del 1978, degli articoli 33 e seguenti della legge n. 833 del 1978 e della Carta costituzionale, superando la logica manicomiale ed inaugurando percorsi innovativi di cura e di assistenza Il viaggio di Marco Cavallo con stopOPG: come contribuire al finanziamento
Dopo le prime tappe di maggio (Castiglione delle Stiviere, Reggio Emilia, Brescia) riprende a ottobre il Viaggio di Marco Cavallo con stopOPG: per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, per aprire i Centri di Salute Mentale h24 .
Il Viaggio è "autofinanziato": con il contributo delle associazioni che compongono il comitato stopOPG e con la sottoscrizione volontaria di singole persone.
Dalla dimensione della sottoscrizione dipenderà anche il programma del Viaggio di ottobre.
Per effettuare il versamento:
Bonifico bancario presso BANCA ETICA c/c 158957 IBAN: IT62P 05018 03200 000 000 158957, intestato a " Viaggio Marco Cavallo stopOPG" (e con medesima causale).
Riprende il Viaggio, perché avvertiamo un pericolo per la stessa legge 180. E quindi sono in pericolo il diritto alla tutela della salute mentale e quello alla libertà, e con essi il rispetto della dignità di ogni persona.
Grande è la nostra preoccupazione per come si applicherà la nuova legge per chiudere gli OPG (articolo 1 Legge 57/2013). Se ne rispetteranno le indicazioni prioritarie ? In particolare laddove la legge prevede che i programmi regionali devono " favorire le dimissioni e l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in Opg".
Oppure tutto si ridurrà alla creazione delle "strutture speciali" in ogni regione, che diventano il nuovo Opg invece di essere residuali. Riaprendo così seri problemi circa l'eventuale utilizzo, del tutto improprio, di personale sanitario dei Dipartimenti di Salute Mentale in funzioni anche "detentive.
Sappiano che chiudere gli OPG significa fare buona assistenza nel territorio per la salute mentale per tutti i cittadini, come ha stabilito la legge 180, e come è successo dove i servizi di salute mentale funzionano … E siamo consapevoli che, per abolire definitivamente la logica manicomiale, cioè un trattamento speciale per i "folli autori di reato" diverso da quello usato verso i "cittadini sani", bisogna cambiare il codice penale.
Oggi siamo ad un bivio: si possono superare gli Opg e riprendere la strada, faticosa ma certamente buona, indicata dalla legge 180. Oppure tornare indietro alla logica manicomiale.
Spetta anche a noi imboccare la strada giusta, e allora eccoci in viaggio con Marco Cavallo.
Un caro saluto.
p. stopOPG Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice
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