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I Dsm della Lombardia non devono occuparsi dei destini dei pazienti con diagnosi psichiatrica autori di reato?

Interrogativi dopo la delibera 1004/ 29.XI.2013 della Giunta Maroni

 

La giunta regionale della Lombardia ha deliberato il 29 novembre u.s. in tema di assistenza alle persone ristrette nelle libertà licenziando il provvedimento n. 1004 Piano di azione per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria- biennio 2014-2015. La gestione politica delle iniziative è in capo a Maria Cristina Cantù, assessora a Famiglia, solidarietà sociale e volontariato, mentre quella amministrativa è in capo alle singole Asl.

Gli interventi previsti sono a favore:

  • delle persone adulte presenti negli istituti di pena, con pena definitiva inferiore a 3 anni, delle persone in esecuzione penale esterna e di quelle in condizione di particolare vulnerabilità (internati in opg, tossicodipendenti, stranieri);

  • dei minori segnalati agli uffici di Servizio sociale minorenni; di quelli presi in carico dagli stessi; di quelli ospiti dei CPA e dell’IPM “Beccaria”, di quelli ospiti nelle comunità a seguito di misura penale e di quelli in condizione di particolare vulnerabilità, minori stranieri in particolare.

È istituito un Tavolo regionale comprendente lo staff dell’assessorato, il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria, il Tribunale di sorveglianza, il Centro di giustizia minorile. A livello di ogni ASL è costituito un Gruppo interistituzionale territoriale composto da funzionari di ASL, Ufficio di Piano, Ufficio politiche del lavoro della Provincia, Istituto penitenziario, Ufficio esecuzione penale esterna, Ufficio servizi sociali minorenni. Per la ASL di Mantova, la sola ASL di Mantova, è prevista la presenza di un referente dell’opg (di Castiglione delle Stiviere) e del Dsm dell’Azienda ospedaliera “per le soluzioni possibili collegate alle dimissioni degli internati in opg che vengono affidati ai servizi del territorio”.

Osservazioni e commenti:

La deliberazione si muove in piena ortodossia “formigoniana”, nel rispetto cioè della separazione degli ambiti fra Sanità, assistenza, socio-sanitario, socio-assistenziale, fra Azienda ospedaliera e Asl, nella marginalizzazione dei Comuni. Ciò comporta complicazioni e farraginosità dei coordinamenti previsti (già ardui di per sé per il peso dei disagi esistenziali, delle povertà, del problematico esercizio dei diritti), ma produce anche delle assenze: mi riferisco, oltre alle assenze dei Comuni, a quelle delle Aziende Ospedaliere cui la Regione ha delegato a suo tempo le funzioni della sanità penitenziaria e a cui fanno riferimento i Dipartimenti di salute mentale (Dsm). Il risultato è sconcertante se si considera che sanità penitenziaria e Dsm dovrebbero, mi pare, svolgere un ruolo centrale nelle situazioni di vita citate.

Ma vi è una sola eccezione che riguarda il “Gruppo interistituzionale territoriale” presso la ASL di Mantova, nel quale sono presenti opg e Dsm. Tale scelta può stare a significare che lo staff dell’opg di Castiglione delle Stiviere garantisce il massimo di affidabilità e delle competenze professionali disponibili per la gestione ottimale dei destini di tutte le persone internate per tutto il territorio regionale. Non si capisce invece il perché della presenza del Dsm di Mantova, che si occupa, o si dovrebbe occupare, solo delle pochissime persone mantovane internate. È vero che al Dsm/opg dell’Azienda ospedaliera di Mantova (a questo punto, ormai, una cosa sola) la giunta regionale intende affidare la gestione di 120 dei 240 posti letto lombardi delle Residenze previste per la chiusura degli opg; ma non si capisce come potrebbe lo staff del Dsm/opg di Mantova occuparsi responsabilmente, con conoscenza di causa, dei percorsi per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria di tutta la Regione. Così il Piano di azione si riduce a un gran giro di carte e relazioni piuttosto che di prese in carico e dimissioni.

Un quesito però va sollevato: se la Giunta regionale ha ritenuto di costituire una eccezione per il Dsm di Mantova, vuol dire che tutti gli altri Dsm lombardi, si pensi a quelli milanesi, che hanno decine e decine di internati, di persone che ben conoscono per essere stati loro utenti, devono ritenersi esonerati dal doversi occupare dei “propri pazienti” con diagnosi psichiatrica, una volta che abbiano compiuto un reato?

O questa è una materia dell’assessore alla Sanità nella quale l’assessora all’assistenza non può “mettere becco”?

Ancora una volta, c’è qualcuno che risponde delle politiche per la salute mentale in Lombardia?

 

Luigi Benevelli

 

Mantova 23 dicembre 2013

 

Report incontro tra la Ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri e una delegazione del comitato nazionale stopOPG

Report incontro STOPOPG - Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri

 

Roma 23 dicembre 2013

 

Si è svolto il 23 dicembre l’incontro tra la Ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri e una delegazione del comitato nazionale stopOPG (Denise Amerini, Stefano Cecconi, Girolamo Digilio, Maria Grazia Giannichedda, Alessio Scandurra; con Antonella Calcaterra e Alessandro De Federici, entrambi dell’Osservatorio Carceri Unione Camere Penali Italiane). Hanno partecipato all’incontro dirigenti collaborat-rici/ori della Ministra e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziario DAP.

In apertura, la Ministra si è complimentata per il “grande lavoro” (così lo ha definito) fatto da stopOPG e per il Viaggio con Marco Cavallo, e ha ribadito che il Ministero della Giustizia, avendo nella sua responsabilità la condizione delle persone private di libertà o sottoposte a misure restrittive, è anche responsabile della tutela della loro salute, che è affidata, come per tutti, alle strutture del servizio sanitario nazionale. Di qui l’attenzione e l’impegno del Ministero sulle problematiche relative sia alla salute mentale della popolazione carceraria che al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. 

In conclusione, due impegni importanti:

1. il DAP metterà a disposizione di STOPOPG  dati aggiornati e accurati sulle persone internate (provenienza geografica e istituzionale, tipologia di internamento, proroga ecc. );

2. con un prossimo incontro nella prima metà di gennaio proseguirà l’interlocuzione di STOPOPG con gli uffici del Ministero della Giustizia, sia sulla prossima scadenza del provvedimento di chiusura degli OPG che sui problemi di più lungo respiro relativi alla salute mentale delle persone in condizioni di detenzione e in misura di sicurezza.

Questi, in sintesi, i passaggi dell’incontro:

  • Anche al Ministro della Giustizia abbiamo ribadito innanzi tutto che STOPOPG nasce per abolire l’ospedale psichiatrico giudiziario, il che è ben diverso dalla semplice chiusura dei sei attuali istituti e impone, come è chiaro, una modifica del codice penale in tema di imputabilità e di misura di sicurezza. Ma oggi è già possibile, grazie alle numerose sentenze della Corte Costituzionale, ridurre fortemente il ricorso alla misura di sicurezza e lo scandalo delle proroghe infinite, a condizione che le Regioni, e in particolare i Dipartimenti di salute mentale, lavorino di concerto con la magistratura utilizzando le possibilità offerte da quelle sentenze e sperimentate in diverse sedi. Per questo il viaggio recente di Marco Cavallo aveva tra i temi centrali l’apertura di servizi di salute mentale 24h, insieme alla preoccupazione che le REMS ( Residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza) realizzino la moltiplicazione dell’uso della misura di sicurezza in “miniOPG” regionali.
  • Questa preoccupazione è rafforzata, come abbiamo detto alla Ministra, proprio dalla  “Relazione al parlamento sullo stato di attuazione dei programmi regionali relativi al superamento degli OPG”: non è accettabile che i programmi regionali (e i relativi finanziamenti) siano destinati quasi esclusivamente per costruire le nuove Residenze in cui eseguire la misura di sicurezza (REMS). Tanto più che i posti letto “programmati” sono praticamente pari al numero degli internati di oggi, tra i quali vi sono – ed è un altro dei temi alla base della nostra mobilitazione -  gli internamenti per reati “bagatellari” e le proroghe per assenza di alternative. Che si tratti di un applicazione distorta della legge 9/2012 o di una sua diretta conseguenza, per noi non è comunque accettabile: bisogna porvi rimedio.
  • Abbiamo perciò chiesto che il Ministero della Giustizia e quello della Salute agiscano “di concerto” (è previsto dalle norme in materia !) e che si lavori da subito e nei prossimi mesi intanto per ridurre considerevolmente il numero di internati: sia organizzando le dimissioni, che con misure alternative a quelle detentive (anche per quei detenuti ora in Opg che devono rientrare in carcere), e intervenendo per far cessare proroghe all’internamento (tanto più se motivate dalla mancanza di assistenza da parte dei servizi nel territorio).
  • Ciò vuol dire concertare con le Regioni tutto ciò che serve a queste finalità. E significa ri-orientare anche l’attenzione dei programmi regionali e i finanziamenti verso i Dipartimenti di Salute Mentale.
  • Si è convenuto che servono interventi su più livelli, alcuni tra Ministeri d’intesa con le Regioni anche per indicare e favorire “buone pratiche” (che pure ci sono), altri di tipo normativo: anche agendo attraverso la  legge, in questo caso con quella che dovesse disporre un’ulteriore proroga della chiusura degli Opg, che per noi sarebbe inaccettabile senza vincoli precisi.

Stefano Cecconi, Maria Grazia Giannichedda

Sull’argomento: Report incontro stopOPG Sottosegretario alla Salute Fadda

 

Report incontro stopOPG con Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda. Consegnata la Relazione del Governo al Parlamento sugli OPG

Report incontro stopOPG - Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda

Roma 18 dicembre 2013

Si è svolto oggi l’incontro tra il Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda e una delegazione del comitato nazionale stopOPG (Adriano Amadei Denise Amerini, Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Peppe Dell’Acqua, Girolamo Digilio,).

L’incontro, era stato richiesto, in particolare, per conoscere la natura dei Programmi di utilizzo del finanziamento presentati dalle Regioni sul superamento degli OPG. Ed è stata l’occasione per raccontare del grande Viaggio di stopOPG con Marco Cavallo.

Il sottosegretario Fadda (che con DM 18.7.2013 ha delega del Ministro in materia di Ospedali Psichiatrici Giudiziari) ha consegnato la “Relazione - dei Ministri della Giustizia e della Salute - sullo stato di attuazione dei programmi regionali relativi al superamento degli OPG (in allegato), appena inviata al Parlamento.

Nella Relazione risulta evidente quello che già avevamo denunciato: come la legge 9/2012 sia stata utilizzata dalle regioni, in gran parte, con programmi che richiedono di utilizzare le risorse in conto capitale (173 milioni), per costruire le nuove Residenze in cui eseguire la misura di sicurezza (REMS con 990 posti letto, pari al numero degli attuali internati !). E sempre nella Relazione risulta chiaro che i tempi di “costruzione” delle REMS (tabella pagina conclusiva) vanno ben oltre il termine previsto per la chiusura degli attuali OPG (1 aprile 2014); e infatti si indica chiaramente come inevitabile un’ulteriore proroga di tale termine (pagina 13 Relazione).

Abbiamo ribadito che il problema non è il ritardo nella costruzione delle REMS, quanto piuttosto evitare che la chiusura degli attuali OPG si trasformi in una mera “regionalizzazione” degli stessi (proprio con le REMS si rischia l’apertura di decine di manicomi regionali). Per questo bisogna concentrare il finanziamento e l’attenzione dei programmi regionali sui percorsi di dimissione e sulle misure alternative a quelle detentive, previste dalle norme vigenti e dalle sentenze n. 253/2003 e 367/2004 della Corte Costituzionale. Questo significa orientare i finanziamenti verso i Dipartimenti di Salute Mentale.

E che ciò sia possibile lo dimostrano le dimissioni di oltre mille persone internate avvenute nel triennio 2010-2012 (si vedano pagine 4 e 5 della Relazione).

Tuttavia, sempre dalla Relazione, risulta che a dimissioni seguono sempre nuovi ingressi in Opg, e continue proroghe all’internamento. A conferma che, per abolire definitivamente la logica manicomiale - cioè un trattamento speciale per i “folli autori di reato”, diverso da quello usato verso i “cittadini sani” - bisogna modificare il Codice penale e gli istituti giuridici alla base dell’Opg. Si è dunque ben consapevoli che questa situazione condiziona anche il processo di superamento degli attuali Ospedali Psichiatrici Giudiziari, e a maggior ragione bisogna scongiurare l'apertura al loro posto di miniOpg/manicomi regionali, che verrebbero presto “riempiti” da nuovi ingressi.

Abbiamo detto che l’orrore dei manicomi giudiziari sta anche nelle condizioni indecorose, di degrado degli ambienti, nel sovraffollamento, ma soprattutto sta nell’insensatezza dell’Opg che perpetua la logica manicomiale, in cui si sospende ogni diritto di cittadinanza e si rende impraticabile cura e riabilitazione.

Per questo abbiamo chiesto di proseguire il confronto, e ribadito che una ulteriore proroga della chiusura degli Opg è inaccettabile senza introdurre precisi vincoli: che favoriscano le dimissioni e le misure alternative alla detenzione, e sulla cessazione delle proroghe all’internamento (tanto più se motivate dalla mancanza di assistenza da parte dei servizi nel territorio).

In questo senso un primo segnale positivo, pur se insufficiente, è la parte della Circolare del Ministero della Salute (28.10.2013) che prevede di assegnare da subito anche ai DSM le risorse di parte corrente (38 milioni nel 2012 e 55 milioni ogni anno dal 2013).

Il sottosegretario Fadda presentando la Relazione, ha sottolineato che il superamento degli OPG è un percorso difficile, complicato da ragioni anche di carattere culturale (per superare stigma e pregiudizi ancora persistenti, in questo caso che associano malattia mentale a pericolosità sociale) e reso ancor più arduo dalla debolezza di molti servizi sociali sanitari e di salute mentale nel territorio. E, pur non condividendo tutte le critiche di stopOPG (in  particolare quelle sulle Rems), si è reso disponibile al confronto (come riporta la Relazione soprarichiamata: “nell’ambito di un progetto che nel rispetto della dignità umana e della salute dei pazienti garantisca le soluzioni alternative adeguate in termini di assistenza sanitaria e sociale”).

Abbiamo confermato la disponibilità al confronto, che dunque ci auguriamo prosegua.

Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice

 

 

P.S.

Lunedì 23 dicembre stopOPG incontra il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri

PSICHIATRIA DEMOCRATICA: Proposte, propositi e riflessioni intorno all’OPG.

Nei giorni scorsi una delegazione di Psichiatria Democratica ( composta dai dr. S. Di Fede, G. Loffredo, E. Lupo e G. Ortano) è ritornata ancora una volta – ci  siamo augurati l’ultima - nell’OPG di Aversa per incontrare il personale e verificare, insieme, lo stato di attuazione del programma di dismissioni così come previsto per legge nel nostro Paese, nel mentre circola, insistentemente, la voce che ci sarà una nuova proroga del termine stabilito e così di tutto quanto era stato realizzato dalla Commissione Marino, non resterà che un ricordo sempre più sfocato. E così apprendiamo che le persone ristrette lì sono oltre 150 ( e di questi ben 19 stranieri verso i quali dovremmo prestare molta attenzione circa la loro futura destinazione) tra campani in numero di 50, mentre la classifica è capeggiata dai laziali che sono ben 60 e 12 gli abruzzesi e poi via via altre puntiformi presenze. Tante difficoltà, insomma, tanti ritardi nei processi di presa in carico del’utenza da parte di Dipartimenti, ASL e Regioni ma anche nuovi invii, come una sorta di tela di Penelope che non consentirà di mettere il catenaccio a quei luoghi di sofferenza. A testimoniare che lo sforzo istituzionale per apporre il cartello “Closed” ai sei OPG attivi nel Paese non è ancora concluso lo prova, anche, quanto abbiamo recentemente letto in questi giorni al Saporito, dove troneggia un manifesto che da notizia di una prossima iniziativa, dove vari artisti sono impegnati ( e del cui spirito di solidarietà, non dubitiamo) in uno spettacolo per “ l’arte che libera  la speranza”. E ci siamo ancora una volta domandati: ma non li avevamo già chiusi con apposita legge questi inferni? Siamo ancora alla percezione che occorre solo sperare per farlo? O tutto è stato già vanificato da un sistema carcerario che coerentemente alla propria funzione sta recuperando logica e quanto ne consegue?
Non si può tacere la meraviglia che si prova visitando (ancora) un OPG … Li hanno rimessi a nuovo… Li hanno cioè ripuliti, ne hanno ricambiato l’aria, in qualche caso ridipinto le pareti (specie quelle delle Direzioni…).  E gli internati ricevono accorte posologie di farmaci ed attenzione da parte dei medici che, ci auguravamo, dovessero diventare, in questa ultima fase, soprattutto, “operatori ponte” in grado di congiungersi ad altri “operatori ponte” del territorio e, così, costruire la via di uscita dal circuito carcere/manicomio impersonificato dagli OPG. Così la tela continua ad essere tesa e le celle restano lì,  insieme alle chiavi ed ai cancelli che separano quegli uomini dalle proprie menti e dalla  salute e dalla speranza…. Le “stecche” continuano a essere l’eterna condanna di quel  tartaro mondo… e si sommano l’une alle altre, proroghe di anni per mancanza di responsabilità (colpa?) da parte di Regioni, ASL, DSM e Medici che sostengano il diritto (la legge non basta: occorrono giudici che obblighino) a liberarsi da quel labirinto che ingoia risorse ingenti, fagocita qualche buon proposito di chi ci lavora, distrugge menti e produce disperazione e un angosciante smarrimento.
 Quando la commissione Marino li visitò ne rivelò l’inefficienza, ma su tutto l’inutilità, che noi con pochi altri andavamo testimoniando da decenni. Se l’inutilità è stata poi cassata per Legge (Severino), l’efficienza della loro funzione, recuperata nella logica securitaria, non è stata di fatto impedita, anzi curata e conseguita… Gli OPG continuano infatti ad accogliere nuovi disperati, nuove marginalità, garbugli nosografici. E a lustrare sè stessi. Così si  rimanda la trascrizione della parola fine.
Napoli 12 dicembre 2013

Risposta del Ministero della Salute

22 novembre 2013

Risposta del Ministero della Salute all'ultima interrogazione da noi presentata sullo stato di attuazione della legge di chiusura degli opg.

 

Viareggio 6 dicembre 2013: incontro pubblico

Il giorno 6 Dicembre 2013  alle ore 16,30
a Viareggio presso la sala Barsanti della Croce Verde
si terrà un incontro pubblico organizzato con il comitato StopOpg

  • per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
  • per dire NO ai miniOPG/manicomi regionali
  • per aprire i Centri di Salute Mentale h 24

Il Sindaco di Viareggio Leonardo Betti, porterà i suoi saluti

Relatori:

  • Eleonora Bemi Forum Salute Mentale Versilia
  • Monica Stelloni StopOpg Toscana
  • Vito D’Anza StopOpg Toscana
  • Denise Amerini StopOpg Nazionale
  • Barbara Trambusti Responsabile Regionale Salute Mentale
  • Stefano Cecconi StopOpg Nazionale

“Ma cosa sono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari? Codificati con la sigla OPG, sono figli dei manicomi criminali dell’Ottocento, strutture in cui soggetti affetti da disturbi mentali che abbiano commesso reati penali, non scontano una pena, ma, benché prosciolti perché infermi di mente, sono sottoposti a una misura di sicurezza. L’attuale numero di persone presenti nei sei Ospedali psichiatrici giudiziari del nostro Paese si attesta a poco più di 1.000, dei quali oltre la metà potrebbe già oggi essere presa in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale dei territori di provenienza. Nel 2010 una Commissione parlamentare denuncia con parole insolite e pesanti come macigni, la condizione di vita di questi internati. I parlamentari entrano in questi luoghi e non credono ai loro occhi di fronte a tanto orrore. Il prezioso lavoro della Commissione Marino ha portato a una presa di coscienza sul piano generale e su quello politico della questione, tanto da stimolare il varo di una legge che prescrive con date e indicazioni più o meno adeguate la chiusura degli OPG. Ottimisticamente si disse entro marzo 2013, termine oggi prorogato ad aprile 2014. Tuttavia questa legge non potendo affrontare alla radice il problema (Codice Rocco del 1930, revisione dei concetti di imputabilità, pericolosità sociale, misura di sicurezza) suggerisce un compromesso che, a parere di stopOPG, finisce solo per regionalizzare, anziché chiudere definitivamente, gli OPG.

StopOPG ritiene invece che le persone possano essere prese in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale, con programmi e con risorse ad essi riservati. Un forte servizio di salute mentale territoriale (h24) e una adeguata e pronta assistenza in carcere riducono e alla fine rendono inutile il ricorso a forme speciali di detenzione. A questo deve essere destinato il finanziamento non a nuovi manicomi! La mancata chiusura degli OPG è, anche, lo specchio di come funzionano (o non funzionano) i servizi di salute mentale nel territorio.”

 

Mai più morire legati, il 4 Dicembre confronto sulle cattive pratiche nella Salute Mentale

Comunicato stampa

 

Mai più morire legati

confronto sulle cattive pratiche della salute mentale in Sardegna

 

Mercoledì 4 dicembre alle ore 18.00 nella sala convegni della Cgil, in Viale Monastir N°17, nell'ambito della campagna di sensibilizzazione “il Mese dei Diritti Umani” il Comitato Verità e Giustizia per il signor Giuseppe Casu e l'Asarp, organizzano un confronto sulle cattive pratiche della salute mentale in Sardegna. Verrà proiettato "La storia di Giuseppe Casu, Appunti per un montaggio " (Regia Francesca Ziccheddu)

 

Il Signor Giuseppe Casu è morto in un servizio pubblico ospedaliero (SPDC di Cagliari), mentre si trovava da 6 giorni legato, in un letto, mani e piedi.

Ad oggi, non risulta alcun colpevole per la morte di un uomo di 60 anni che entra sano in un ospedale pubblico che avrebbe dovuto tutelare la sua vita e la sua salute.
La contenzione non è un atto medico, ma è un'offesa alla dignità della persona che la subisce ed è sintomo di grave inefficacia ed inefficienza dei servizi che la adottano, come affermato all’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo “…nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani e degradanti…” La violazione dei diritti umani è questione che riguarda tutti i cittadini e tutte le organizzazioni, e richiede una precisa presa di posizione affinché nessuno possa più subire, in nessun luogo, trattamenti disumani e degradanti. E oggi si aggiunge anche la preoccupazione pensiero che i tempi della burocrazia possano precludere il ricorso alla cassazione.

Interverranno: La Camera del lavoro e la Funzione Pubblica della Cgil di Cagliari, Gisella Trincas - Presidente Associazione sarda per l'attuazione della riforma psichiatrica Francesca Ziccheddu - Comitato Verità e giustizia per Giuseppe Casu

Natascia Casu - figlia del signor Giuseppe Casu

 

cordiali saluti,

 

Natascia Casu

informazioni:

3288445249

Comitato StopOpg incontra presidente Boldrini al termine del viaggio di Marco Cavallo

Comitato StopOpg incontra presidente Boldrini al termine del viaggio di Marco Cavallo

Roma, 28 novembre - Una delegazione del comitato StopOpg per l’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, costituito da un vasto cartello di associazioni, ha incontrato oggi il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, al termine del viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro in cartapesta che quarant'anni fa sfondò il muro di cinta del manicomio di Trieste, diventando poi il simbolo della rivoluzione di Franco Basaglia e della legge 180 sulla chiusura dei manicomi, che ha concluso pochi giorni fai il suo viaggio in Italia, toccando 16 città in 13 giorni, facendo tappa nei sei manicomi giudiziari e in alcune delle sedi dei nuovi mini Ospedali psichiatrici giudiziari.

L'incontro di oggi quindi tra una delegazione di 'StopOpg' - costituita da Stefano Cecconi (Cgil nazionale), Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), Denise Amerini (Fp Cgil nazionale), Valerio Canzian (Unasam), Girolamo Digilio (Unasam), Mariagrazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Patrizio Gonnella (Antigone), Francesca Moccia (Cittadinanzattiva) - e la presidente Boldrini è stata così l'occasione per fare un primo bilancio al termine del tour di Marco Cavallo.

Occasione nella quale alla presidente della Camera di Montecitorio sono state ribadite le motivazioni alla base del tour di Marco Cavallo, ovvero - spiega in una nota il comitato 'StopOpg' - “l'essere per un verso un viaggio di denuncia perché gli Ospedali psichiatrici giudiziari italiani sono ancora in funzione, con oltre mille persone internate, rinchiuse in luoghi che il presidente Napolitano ha definito 'indegni per un Paese appena civile'; e per l'altro “sostenere come quello appena conclusosi sia stato un viaggio per incontrare gli internati e rilanciare proposte come la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, dire 'no' ai 'miniOpg' o manicomi regionali, avviare presto l'apertura di centri di salute mentale h24”.

Il Comitato StopOPG si è reso disponibile, e lo ha sollecitato, ad un confronto con le commissioni competenti della Camera: per fare in modo che la chiusura degli Opg sia accompagnata da progetti di cura e riabilitazione così da permettere dimissioni delle persone internate e misure alternative alla detenzione, e per rivedere le norme del codice penali che mantengono in vita l'Opg abbattendo finalmente l'ultimo muro della logica manicomiale.

"Vi ringrazio per l'attività di sensibilizzazione che state svolgendo in giro per l'Italia non solo sugli Opg, ma più in generale sulla disabilità", ha risposto la Presidente Boldrini. "E' una vera battaglia di civiltà, la vostra: tanto più importante perché spesso le famiglie coinvolte da situazioni di pesante disagio mentale finiscono per rimanere in silenzio e non sollecitare le istituzioni a fornire l'assistenza dovuta. Il vostro lavoro le aiuta ad uscire dall'ombra". Per quanto riguarda in particolare gli Opg, la Presidente della Camera ha assicurato il suo impegno perché il tema possa trovare attenzione nelle prossime settimane a Montecitorio: "inviterò le Commissioni Affari sociali e Giustizia ad ascoltare le vostre denunce e le vostre proposte"
(
comunicato Presidente Boldrini)

26 novembre 2013: si è concluso ieri “Il viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori”.

Il grande cavallo azzurro di cartapesta (alto quasi 4 metri)  che nel 1973 a Trieste ruppe i muri del manicomio di San Giovanni dando il via all'inarrestabile processo di cambiamento e alla Legge 180. Marco Cavallo, diventato storia della libertà riconquistata dagli internati e della possibilità che le persone hanno di realizzare i propri desideri, è rientrato ieri a Trieste. Partito da qui il 12 novembre da Trieste, ha viaggiato in tutta Italia attraverso 10 Regioni: Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Toscana,  Sicilia, Campania, Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna e Lombardia. Ha fatto tappa nei sei manicomi giudiziari e in alcune delle sedi dei nuovi mini OPG. 16 le città che ha toccato in 13 giorni di viaggio per oltre 4.000 km.  

L’iniziativa, promossa dal Comitato stopOPG e dalle Edizioni alphabeta Verlag con la loro Collana 180  – Archivio critico della salute mentale, ha ricevuto anche la medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tre chiari obiettivi nel messaggio di stopOPG: chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, dire no ai mini OPG o manicomi regionali e chiedere l'apertura di Centri di Salute Mentale h24.

Ancora una volta Marco Cavallo ha aperto varchi nel muro del manicomio - oggi degli Opg – che è anche il muro della discriminazione, dei diritti e della dignità negati. Il muro che separa i "folli rei" dalla piena cittadinanza non e' ancora abbattuto: per farlo bisogna abolire le parti del codice penale che mantengono separati i destini dei "matti" da quelli dei "sani". 

Ma si sono aperti due varchi importanti. Il primo a livello istituzionale/nazionale con la possibilità, finalmente, per stopOPG di lavorare con senatrici, senatori e deputati del nostro Parlamento, per correggere la rotta sulla chiusura degli Opg, preferendo alle Rems (Residenze per l'esecuzione della misura di sicurezza ovvero mini OPG) Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali, con dimissioni e misure alternative alla detenzione (come peraltro già prevede la legge e due sentenze della Corte Costituzionale), cui dedicare i finanziamenti che la legge dispone. Non dimenticando che cio' vale sia per gli internati in Opg e sia per i detenuti in carcere. 

Il secondo varco è quello che si è aperto nei territori dove e' passato Marco Cavallo, facendo incontrare e mobilitare insieme, lavoratrici e lavoratori della salute mentale, cittadini-utenti, familiari, giovani studentesse e studenti, Sindaci e rappresentanti delle Amministrazioni locali. Tutti uniti per affermare che la piena cittadinanza per tutti vuol dire più servizi sociali e sanitari, lavoro, casa, relazioni umane, vera inclusione. Allora la psichiatria diventa un tassello per affermare la salute mentale, parte di un grande mosaico sociale che restituisce diritti e dignità ad ogni persona. Come dimostra la nota diffusa questo pomeriggio dall'Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino che, a seguito del confronto ospitato a Palazzo Reale per salutare Marco Cavallo ha dichiarato che: “La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) deve essere accompagnata da soluzioni rispettose della dignità e dei diritti delle persone. Per questo, anche da Milano, diciamo no ai cosiddetti mini-OPG, che ripropongono la logica dell’internamento. E chiediamo che vengano potenziati i Centri di salute mentale, nei quali sviluppare inclusione sociale, lavorativa e abitativa. Però il Governo deve mettere a disposizione le risorse adeguate, altrimenti tutto ricadrà sui territori che, ancora una volta, verrebbero lasciati soli ad affrontare i problemi in modo emergenziale”. 

Il prossimo giovedì 28 novembre il Comitato stopOpg farà un bilancio di questo “tour” con la Presidente della Camera Laura Boldrini, presentando le proposte per continuare la campagna per l'abolizione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e per il diritto alla tutela della salute mentale.

REPORT MONTELUPO E FIRENZE - 22 Nov. 2013 - Marco Cavallo in viaggio con stopopg

Senza sosta prosegue “Il viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati”. Oggi sono due i luoghi che Marco Cavallo è andato a visitare. Dopo Livorno, torniamo in Toscana all'OPG di Montelupo Fiorentino (FOTO) e a San Salvi, l'ex Ospedale psichiatrico di Firenze.

L'OPG di Montelupo Fiorentino: una antica villa medicea trasformata in manicomio criminale nel 1886. Marco Cavallo accompagnato i corteo (FOTO) riesce a entrare anche qui (FOTO). Il quarto degli OPG che abbiamo fino ad oggi visitato. Come nel 2003, qui avviene un incontro speciale, ovvero quello tra Marco Cavallo e il Drago di Montelupo (FOTO). Il Cavallo è storia di libertà raggiunte, il Drago, che ha i denti d' oro e un corno sul muso, promette (FOTO) disperate speranze. Ma il giudice supremo, oggi come ieri, siede sovrano nel tribunale dell'opinione pubblica.

Entrambi entrano nell'OPG con stopOPG e incontrano gli internati, che in buon numero, si uniscono alla “carovana”. Recitano il Dialogo di Marco Cavallo e il Drago con Giuliano Scabia FOTO – regista teatrale, attore e scrittore – che contribuì con Vittorio Basaglia nel 1973 alla nascita proprio di Marco Cavallo, leggono i messaggi scritti in occasione dell'arrivo di Marco Cavallo e poi li legano a palloncini azzurri che al termine dell'incontro lasciano volare nel cielo.

Qui incontriamo anche Antonella Tuoni, direttrice reggente dell'OPG dal 2011, che ci conferma che ha abolito la pratica della contenzione nell’istituto. E solleva la questione “della contenzione zero” in qualsiasi struttura psichiatrica. Un fatto molto positivo, che va apprezzato e incoraggiato. Naturalmente, per il Comitato stopOPG resta ferma la lotta per abolire gli OPG e dire no ai mini OPG che si vanno costruendo: come tutte le istituzioni totali, pur “migliorati”, restano gravemente nocivi per la salute e per i diritti delle persone. Luoghi, che per loro natura, rendono impossibile la cura, nonostante l'impegno dei lavoratori tutti che in questi luoghi operano spesso in grande difficoltà.

Agli interventi di Denise Amerini e Peppe Dell'Acqua, si aggiunge anche quello di Vito D'Anza, (Direttore del DSM di Pistoia) per stopOPG Toscana. Presenti anche Manuele Marigolli segretario regionale CGIL, Monica Stelloni, CGIL regionale, Fulvio Tanini segretario FP CGIL Firenze, Paola Galgani, segreteria Camera del lavoro di Firenze e Donato Petrizzo, FP CGIL di Firenze.

Nella serata Marco Cavallo ha fatto tappa a Firenze-San Salvi FOTO a casa dei Chille de la balanza nell’ex-manicomio fiorentino. I Chille hanno proposto una mise-en-espace FOTO di scritti di Antonin Artaud (tra cui la lettera ai direttori dei manicomi) e una surreale intervista psichiatrica, la lettura a più voci di un estratto del dialogo di Marco Cavallo e il Drago con gli internati di Montelupo.

In scena con Claudio Ascoli, Marco Bianchini, Roxana Iftime, France Lepine, Carlo Meini, Irene Montagnani e Matteo Pecorini. Presenti Giuliano Scabia e la poetessa Alberta Bigagli, che ha letto una poesia che dedicò a Marco Cavallo in occasione della prima presenza a Montelupo.

E' stato inoltre proiettato un documentario-video del centro Basaglia di Arezzo sulle esperienze di superamento dell’OPG in Toscana. Un modo più “leggero”, ma estremamente coinvolgente, per informare sulla necessità di chiusura di queste strutture.

 

 

Comunicato Stampa Comune di Milano

COMUNICATO Comune di Milano
SALUTE. MAJORINO: “GOVERNO AUMENTI LE RISORSE PER POTENZIARE I CENTRI DI SALUTE MENTALE”
L’assessore: “Necessarie alternative valide alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari”

Milano, 25 novembre 2013 – “La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) deve essere accompagnata da soluzioni rispettose della dignità e dei diritti delle persone. Per questo, anche da Milano, diciamo no ai cosiddetti mini-OPG, che ripropongono la logica dell’internamento. E chiediamo che vengano potenziati i Centri di salute mentale, nei quali sviluppare inclusione sociale, lavorativa e abitativa. Però il Governo deve mettere a disposizione le risorse adeguate, altrimenti tutto ricadrà sui territori che, ancora una volta, verrebbero lasciati soli ad affrontare i problemi in modo emergenziale”.

Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, aprendo il convegno “Superare gli OPG, quali alternative?”, che si è tenuto in mattinata a Palazzo Reale. L’appuntamento è stato organizzato dall’associazione nazionale StopOPG nell’ambito dell’iniziativa Il viaggio di ‘Marco Cavallo’, rassegna itinerante partita il 12 novembre da Trieste e approdata in 16 città di dieci regioni. La tappa di Milano è quella conclusiva. ‘Marco Cavallo’ è un grande cavallo di cartapesta azzurra alto quasi quattro metri diventato, ai tempi della legge Basaglia, simbolo della chiusura dei manicomi.

L’iniziativa ha voluto portare all’attenzione dei cittadini e delle istituzioni la situazione dei sei ospedali psichiatrici giudiziari italiani (in Lombardia, a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova). Una legge del 2012 ne dispose la chiusura entro marzo 2013, termine poi prorogato ad aprile 2014. Negli Opg si trovano attualmente oltre mille persone.

Incontro con delegazione StopOPG Intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso

 

Roma, 21 Novembre 2013

Intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso in Sala Caduti di Nassirya in occasione della conferenza stampa sugli ospedali psichiatrici giudiziari

 

Cari Colleghi, Gentili ospiti, Signore e Signori,
sono particolarmente lieto di poter accogliere oggi, nei pressi del Senato, Marco Cavallo, in una delle tappe del suo viaggio in tutta Italia organizzato da Stop OPG per chiedere la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Questo cavallo di legno e cartapesta è simbolo di una battaglia iniziata nel 1973 e che, pur tra tante difficoltà, ancora continua.
Il viaggio e l'incontro di oggi costituiscono un prezioso momento di confronto e di riflessione, che riporta all'attenzione di tutti noi un tema di grande delicatezza sia sul piano istituzionale che su quello umano e sociale....

 

continua a leggere da www.senato.it

 

 

Comunicato: Marco Cavallo con stopOPG arriva in Lombardia

Tre le tappe lombarde che chiudono il suo lungo viaggio.
Marco Cavallo, il grande cavallo blu alto quasi 4 metri, arriverà in Lombardia sabato 23 novembre dove vi resterà fino a lunedì 25 novembre, quando Marco Cavallo terminerà il viaggio intrapreso con StopOPG per chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), dire no ai “mini OPG” o manicomi regionali e chiedere l'apertura di Centri di Salute Mentale 24 ore su 24.

L’iniziativa, promossa dal Comitato stopOPG e dalle Edizioni alphabeta Verlag con la loro Collana 180 - archivio critico della salute mentale con il patrocinio dell'Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio spa, è partita il 12 novembre da Trieste, dove nel 1973 ruppe i muri del manicomio di San Giovanni dando il via all'inarrestabile processo di cambiamento e alla Legge 180. Il Presidente della Repubblica ha conferito una sua medaglia al Viaggio di Marco Cavallo.

Tre le tappe organizzate da stopOPG Lombardia e stopOPG Milano con i suoi referenti Alberto Villa, Corrado Mandreoli e Luigi Benevelli, con il prezioso contributo di Fondazione Cariplo: Castiglione delle Stiviere, Limbiate e Mombello, Milano.

La Giunta regionale lombarda ha compiuto la scelta di aprire 6 Rems (residenze per esecuzione misura di sicurezza), i cosidetti "miniOpg", in aggiunta a Castiglione delle Stiviere che di fatto resta aperto con 6 Rems per 120 posti. Le altre Rems, i nuovi miniOpg, sono previsti: 2 a Leno, 2 a Mariano Comense e 2 all'ex manicomio di Mombello per altri 120 posti. Secondo la Delibera Regionale si tratterà di strutture sanitarie specializzate e differenziate per intensita' terapeuticoriablitativa-assistenziale destinate alle cittadine e ai cittadini con diagnosi psichiatrica autori di reato residenti in Lombardia e nelle province di Valle d’Aosta e Bolzano. Di fatto sono sempre strutture detentive, che riproducono cosi la logica manicomiale dell'Opg. Ecco perchè, dopo la prova generale di maggio, questa volta il vero Marco Cavallo torna in Lombardia a portare con forza il suo messaggio.

Sabato 23 novembre Marco Cavallo entrerà nell'OPG di Castiglione delle Stiviere.

Domenica 24 novembre Marco Cavallo arriva a Limbiate in Piazza Tobagi alle ore 11. Dopo l'accoglienza il Cavallo incontrerà le istituzioni nel Piazzale del Comune di Limbiate accompagnato dal Corpo Bandistico Corrina Bruni e inizierà il corteo per le vie della città. Al termine ci si sposterà a Mombello dove, alle ore 14.00 davanti la Scuola Agraria Castiglioni, si potrà assistere al suo arrivo e ad alcuni interventi narrativi tratti dallo spettacolo “Mombello – Voci da dentro il manicomio” a cura del Teatro Periferico. L'evento conclusivo della giornata si terrà alle ore 21.00 al Teatro la Cucina all'ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini dove si potrà assistere ad una serata di confronto e discussione fra le diverse pratiche lombarde dal titolo “Quali pratiche per l'innovazione sociale?” alla presenza del Vice Sindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris. Il tutto accompagnato da alcuni interventi narrativi a cura di ForMattArt e dalle incursioni poetiche di Gigi Gherzi tratte dal romanzo “Atlante delle Città Fragile”.

Il giorno dopo lunedì 25 novembre la giornata con Marco Cavallo inizia a Milano alle ore 9.30 nella Sala Conferenze di Palazzo Reale (3°piano) con l'incontro dal titolo “Superare gli OPG. Quali alternative?” durante il quale ci sarà la possibilità di capire quali possono essere le attività e i percorsi terapeutici alternativi per evitare la reclusione negli ospedali psichiatrici giudiziari. A confrontarsi, alla presenza del Assessore Pierfrancesco Majorino e al Medico Psichiatra consulente del Comune di Milano Arcadio Erlicher e moderati dal giornalista Massimo Cirri, esponenti del mondo politico, della psichiatria, della magistratura tra i quali: Angelo Barbato Responsabile dei progetti di ricerca in epidemiologia psichiatrica e psichiatria sociale all’Istituto Mario Negri di Milano, Claudio Mencacci Presidente SIP e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze A.O. Fatebenefratelli, Emilia Grazia De Biasi Presidente Commissione Sanità Senato, Mario Mantovani Assessore alla Salute Regione Lombardia, Raffaele De Luca Sindaco Comune di Limbiate Antonella Calcaterra Camera Penale, Roberta Cossia Tribunale di sorveglianza, Giandomenico Dodaro Università degli Studi Milano Bicocca, Maria Grazia Giannichedda Presidente Fondazione Basaglia, Stefano Cecconi StopOpg Nazionale.

Saranno presenti rappresentanti di Casa della Carità, Campagna Salute Mentale, UNASAM, URASAM, Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, FP CGIL Lombardia, Olinda, ForMattArt, Teatro Periferico, Teatro delle Selve e la Preside del Liceo “Virgilio” con una delegazione di studenti.

Alla conclusione dei lavori ci sarà il saluto a Marco Cavallo che dopo aver attraversato l'Italia, per quasi 4.000 km, 16 città, 10 Regioni ma soprattutto dopo essere entrato nei 6 Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg) se ne ritorna a a Trieste, consapevole che il suo compito non finirà qui. Il 28 novembre, infatti, una delegazione del Comitato stopOPG incontrerà, a Roma, Laura Boldrini, Presidente della Camera dei Deputati, per portarle il messaggio che Marco Cavallo insieme a stopOPG ha diffuso in Italia e per chiederle che i contenuti di questo messaggio abbiano un seguito nell'attività politica della Camera.

Milano, 22 novembre 2013

REPORT TAPPA DI LIVORNO Venerdì 15 novembre

 

Il viaggio di Marco Cavallo con StopOpg, proveniente da Genova e Quarto, ha fatto tappa a Livorno, dove  arrivato alle 5 del pomeriggio. Nella suggestiva atmosfera del Quartiere Venezia, in Piazza del Luogo Pio, è stato accolto dai cittadini livornesi e dalle autorità locali. In piazza, con il Sindaco Cosimi e l'ex sindaco Lamberti, che ha fortemente sostenuto l'iniziativa, c'erano il Presidente della Compagnia Grimaldi Lines, che ha offerto il trasporto del cavallo fino a Palermo, Giovanni de Peppo, Presidente dell'Associazione Confronto, Lamberto Giannini, direttore della compagnia teatrale Mayor Von Frinzius, e Luigi Mastellone in rappresentanza della CGIL livornsese.

Ancora una volta sono stati spiegati i motivi che hanno portato stopOPG a chiedere a Marco Cavallo di riprendere il suo Viaggio: oggi per chiudere gli OPG, dire no ai mini Opg regionali e reclamare più servizi nel territorio, a partire dai Centri di Salute Mentale h24. E per spezzare la catena che associa follia a pericolosità sociale, come era al tempo dei manicomi prima della legge 180, e che tiene in vita gli OPG.

La medaglia che il Presidente della Repubblica ha conferito all’iniziativa è una formidabile spinta a continuare il Viaggio di Marco Cavallo: per la libertà, i diritti e il rispetto della dignità di ogni singola persona, come afferma la nostra Costituzione.

Il gruppo di attori della compagnia Mayor Von Frinzius ha rappresentato uno spettacolo itinerante ispirato al dialogo di Marco Cavallo con il drago di Montelupo, interpretato con una modalità del tutto inedita: una performance di strada basata sul movimento e sull'utilizzo della voce, con un risultato ironico e coinvolgente.

È quindi partito il corteo, accompagnato anche dai canti della Brigata Garibaldi, che ha raggiunto il terminal della stazione marittima, dove Marco Cavallo si è imbarcato alla volta della Sicilia, per proseguire verso  i sei OPG ed incontrare gli internati.

Per stopOPG nazionale erano presenti Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), Denise Amerini (Fp Cgil nazionale), Aldo Mazza (edizioni alphabeta Verlag) e Flora Tommaseo (autrice del libro “La stanza dei pesci” della Collana 180).

 

Denise Amerini

REPORT ROMA - 20 e 21 Novembre 2013 - Marco Cavallo in viaggio con stopopg

20 novembre
ore 18 – 20 in Cgil nazionale

Marco Cavallo è arrivato nella sede della CGIL nazionale, accolto da sindacaliste/i, rappresentanti delle associazioni regionali del comitato stopOPG, dal comitato pugliese Marco Cavallo. Nel salone Di Vittorio attrici e attori del Teatro Valle Occupato hanno recitato testi che raccontano esperienze degli internati in OPG, accompagnati dai musicisti. Il “Dialogo di Marco Cavallo e il Drago di Montelupo Fiorentino con gli internati” è stato recitato, con un interpretazione straordinaria, da Massimo e Marco Foschi, che hanno concluso recitando il testo inedito di Peppe Dell’Acqua “Il Dialogo di Marco Cavallo e la Gru che costruisce le REMS“. (ndr: REMS Residenze Esecuzione Misure di Sicurezza).

 

21 novembre
ore 9 – 14 in Parlamento

  • La vice presidente del Senato, Valeria Fedeli: "il mio intervento di saluto alle associazioni che chiedono la chiusura degli Opg" ...leggi da Facebook
  • Intervento del Presidente del Senato Pietro Grasso in Sala Caduti di Nassirya in occasione della conferenza stampa sugli ospedali psichiatrici giudiziari ...leggi da senato.it
  • da Twitter: i messaggi dei Presidenti di Senato e Camera ...leggi

In Piazza delle Cinque Lune alle nove in punto, come da programma, è arrivato Marco Cavallo; e qui c’è stata la prima sorpresa: il Presidente del Senato Grasso è venuto a salutarlo e ad accogliere i rappresentanti di stopOPG ! Quindi ha accompagnato la delegazione per l’incontro al Senato.

Nella sala “Caduti di Nassirya”, si è svolto l’incontro tra la delegazione di stopOPG, il Presidente del Senato e senatrici e senatori della XII Commissione (Igiene e Sanità).

La delegazione di stopOPG era composta da Peppe Dell’Acqua (Forum Salute Mentale), Stefano Cecconi (CGIL nazionale), Denise Amerini (FP CGIL nazionale), Luigi Attenasio (Psichiatria Democratica), Giorgio Bignami (Forum Droghe), Barbara Candotti (collana 180), Massimo Cozza (direttore Dsm Asl C Roma), Annamaria De Angelis (Unasam - Aresam Lazio), Tonia Di Cesare (Fsm), Girolamo Digilio (Unasam), Mariagrazia Giannichedda (Fondazione Basaglia), Aldo Mazza (ediz. Alpha Beta),  Francesca Moccia (Cittadinanzattiva), Assunta Signorelli (direttore DSM Asl 1 Triestina),  Flora Tommaseo (FSM).

Dopo i saluti, per nulla di circostanza, della Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli e del Presidente Pietro Grasso (a breve il testo), sono intervenuti Stefano Cecconi e Peppe Dell’Acqua, in rappresentanza di stopOPG, e Annamaria De Angelis (Unasam) a nome di cittadini utenti e familiari.

E’ stato ribadito che gli Ospedali psichiatrici giudiziari vanno chiusi e aboliti perché sono una risposta sbagliata e incivile, come lo erano i manicomi. Sono strutture che riproducono disagio, sofferenza e devianza. E che, per questo, è preoccupante come le regioni stanno preparandosi alla loro chiusura prevista per aprile 2014: invece di organizzare le dimissioni degli internati (molti sono ancora richiusi, nonostante abbiano terminato gli anni previsti di internamento perché i servizi sociosanitari non li assistono) e invece di favorire le misure alternative alla detenzione (come prevede la legge e due sentenze della Corte Costituzionale), tutta l’attenzione è concentrata sulla costruzione delle REMS, le Residenze per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza (i cosiddetti mini OPG). Perciò è stata rilanciata la richiesta non solo di chiudere gli Ospedali psichiatrici giudiziari, ma di fermare la costruzione dei 'miniOpg' e usare piuttosto i finanziamenti per potenziare i Dipartimenti di Salute Mentale e aprire i centri di salute mentale h24.

Al termine dell’incontro la Presidente della commissione Sanità del Senato, Emilia De Biasi, ha accolto la richiesta “di lavorare insieme”, annunciando la convocazione di stopOPG in audizione, anche in vista del rapporto che il Ministro della Salute deve presentare entro il 30 novembre per dare conto del processo di superamento degli Opg.

E’ stato anche detto che il confronto di stopOPG con le senatrici e i senatori (e con le/ i deputate/i) continuerà: per vedere se e come sia possibile abbattere l’ultimo muro del manicomio: quello rappresentato dagli articoli del codice penale che prevedono un “trattamento speciale”, appunto in OPG, per i malati di mente autori di reato, associando follia a pericolosità sociale.

Poi la seconda, bella sorpresa: due bambini dell'Istituto Comprensivo Borromeo di Roma, scuola elementare - che hanno conosciuto Marco Cavallo e le sue battaglie nei Laboratori di cittadinanza organizzati da Maria Grazia Giannichedda della Fondazione Basaglia - hanno regalato alla Presidente De Biasi “i biscotti blu di Marco Cavallo” .

Subito dopo l’incontro al Senato, un gruppo di senatrici, tra cui la Presidente De Biasi e Nerina Dirindin, hanno salutato Marco cavallo in piazza delle 5 lune (foto) dove ad attenderli c’erano gli studenti e le studentesse del Liceo delle Scienze Sociali, i redattori di Radio Fuori Onda, i bambini e le bambine dell'Istituto Comprensivo Borromeo di Roma.

Quindi Marco Cavallo si  mosso in corteo per raggiungere Piazza Montecitorio (vedi video su www.repubblica.it)  – E PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA SI E’ SVOLTO UN CORTEO TRA IL SENATO E LA CAMERA - e incontrare deputate e deputati, le onorevoli e gli onorevoli Giovanna Martelli, Flavia Nardelli, Ernesto Preziosi, Ettore Rosato, Vanna Iori, Arturo Scotto, Marco Carra, Tamara Blazina, Ileana Piazzoni, Margherita Miotto. Il previsto incontro con la Presidente della Camera Laura Boldrini non si è potuto svolgere a causa del protrarsi dei lavori in Aula.

Per questo è stato fissato un incontro straordinario, mercoledì 28 novembre, tra la Presidente e il Comitato stopOPG. Sarà così possibile fare un bilancio del Viaggio di Marco Cavallo con la Presidente Boldrini e valutare come i contenuti del messaggio lanciato dal Viaggio abbiano un seguito nell'attività politica della Camera.

Stefano Cecconi, Denise Amerini

 

 

 

REPORT AVERSA : Stop agli Opg, fa tappa ad Aversa il cavallo azzurro simbolo della lotta

 

Fa tappa in Campania il viaggio di Marco Cavallo.

Aversa: settima tappa del viaggio che si avvicina al giro di boa.

Una tappa significativa dove abbiamo preso atto dell' “istituzione OPG”. Per Marco Cavallo si è trattato di un ingresso un po' difficile quello all'OPG di Aversa. Ma non era solo. Con lui oltre 150 giovani studenti delle Facoltà di Scienze Sociali e di Giurisprudenza dell'Università Federico II di Napoli, che si sono presi cura di lui e non lo hanno mai abbandonato. Gli hanno sistemato il suo foulard e poi hanno atteso il suo passaggio dal “purgatorio” fino all'interno dell'OPG per poi trainarlo lungo il cortile fino al Teatro dove si è tenuto un incontro/confronto al quale ha partecipato anche una piccola delegazione di internati.

Nunzia Setola è la portavoce del progetto “Io ti scrivo”; è stata lei a raccontare ai presenti di questa iniziativa che, attraverso lo scambio epistolare tra studenti e internati, si propone di dare voce a queste persone che da troppi anni sono in silenzio, senza identità, senza età, senza nessun rapporto con la realtà esterna. Un modo, dice, per “curare la loro anima”.

Con gli studenti anche i molti rappresentanti del Comitato stopOPG nazionale: Denise Amerini, (Fp Cgil) Peppe Dell’Acqua (stopOPG nazionale), Aldo Mazza (edizioni alphabeta) e Flora Tommaseo (autrice del libro “La stanza dei pesci” della Collana 180). Insieme a loro Maria De Marco (Camera del Lavoro di Caserta) che ha ringraziato Marco Cavallo per il messaggio che sta portando in giro per l'Italia, Umberto Pugliese (FP CGIL Caserta), Emilio Lupo e Giuseppe Ortano (Psichiatria Democratica), Anna Gioia Trasacco (Forum Salute Mentale Aversa) Giuseppe Nese (Direttore UOC Tutela della Salute in Carcere presso ASL Caserta), Giovanni Trono (TeatrInGestAzione).

Al termine della mattinata gli studenti hanno coinvolto Marco Cavallo in una performance che ha chiaramente messo in scena l’"abbandono” delle persone che vivono l’esperienza del disagio mentale e che finiscono in queste strutture.

Slittata a domani, Mercoledì 20 novembre, alle 9.30 l'arrivo di Marco Cavallo all'OPG di Secondigliano dove sarà prevista la lettura di brani delle conversazioni di Marco Cavallo proposta da Salvatore Sannino e Anna Canzanella.Alle 12.30 Marco Cavallo è atteso a Napoli alla Facoltà di Giurispridenza per un incontro con gli studenti.

Continua dunque il viaggio lungo e di grande responsabilità di Marco Cavallo che anche oggi ha chiesto, insieme a stopOPG, la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), ha detto no ai “mini OPG” o manicomi regionali e ha chiedo l'apertura di Centri di Salute Mentale 24 ore su 24.

Vedi anche foto e l'articolo su IL MATTINO: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=364964&sez=CASERTA

 

Marco Cavallo : i report tappa per tappa

 

  • 14-11-2013
    il report della tappa di Torino
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  • 14/15-11-2013
    il report della tappa di Genova
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  • 15-11-2013
    il report della tappa di Livorno
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  • 17-11-2013
    il report della tappa di Palermo
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  • 18-11-2013
    il report della tappa di Barcellona Pozzo di Gotto
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  • 19-11-2013
    il report della tappa di Aversa
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  • 20-11-2013
    il report della tappa di Napoli
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  • 20 e 21-11-2013
    il report della tappa di Roma
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  • 21 -11-2013
    il report della tappa de L'Aquila
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  • 22 -11-2013
    il report della tappa di Montelupo e Firenze
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  • 23-11-2013
    il report della tappa di Reggio Emilia
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  • 23-11-2013
    il report della tappa di Castiglione delle Stiviere
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  • 24-11-2013
    il report della tappa di Limbiate e Milano
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Marco Cavallo: Report Tappa di GENOVA 15, 16 novembre

 

Giovedì 15 novembre alle ore 17,30 Marco Cavallo è arrivato nella centralissima Piazza De Ferraris, a Genova. In città al mattino c’era stata la grande manifestazione sindacale per lo sciopero.

Dopo l‘intervento del Comitato X Quarto e i saluti dell’amministrazione comunale, sotto una pioggia scrosciante, Marco Cavallo è stato accompagnato in corteo dentro Palazzo Ducale. Ma qui non c’era l’impianto audio (era previsto all’esterno e fuori pioveva !), così la “Compagnia Stranità del Teatro dell’Ortica” non ha potuto recitare con Mauro Pirovano “Il Dialogo di Marco Cavallo e il Drago (con gli internati di Montelupo Fiorentino)”. Un grande dispiacere: per Marco Cavallo ma soprattutto per Mauro Pirovano, uno straordinario attore costretto a recitare col megafono, e per la Compagnia Stranità del Teatro dell’Ortica. Tutti, a partire dagli organizzatori, erano arrabbiati e dispiaciuti. Qualcuno ha detto che bisognerà tornare in Liguria e far recitare come si deve i teatranti !

Poi Peppe Dell’Acqua è intervenuto, sempre col megafono, per raccontare del Presidente della Repubblica che ha conferito la sua medaglia al “ Viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati” e consegnare il messaggio del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Deborah Serracchiani. Sono stati spiegati i motivi che hanno portato stopOPG a chiedere a Marco Cavallo di riprendere il suo Viaggio, questa volta per chiudere gli OPG, dire no ai mini Opg regionali e reclamare più servizi nel territorio, a partire dai Centri di Salute Mentale h24. E per spezzare la catena che associa follia a pericolosità sociale, come era al tempo dei manicomi prima della legge 180, tiene in vita gli OPG. Così Marco Cavallo è in Viaggio per la libertà, i diritti e il rispetto della dignità di ogni singola persona, come afferma la nostra Costituzione.

Per stopOPG nazionale erano presenti, anche Stefano Cecconi, Aldo Mazza (edizioni alphabeta Verlag) e Flora Tommaseo (autrice del libro “La stanza dei pesci” della Collana 180).

Venerdì 16 novembre, al mattino, Marco Cavallo è andato alla Fiera del Mare, dove ha incontrato gli studenti al Salone dell’orientamento. Gruppi di bambine e bambini hanno ascoltato la storia di Marco Cavallo raccontata da Peppe Dell’Acqua e uno di loro ha detto che “Marco Cavallo è azzurro perché si è tuffato in mare” !

Verso le ore 11 Marco Cavallo è arrivato all’ex ospedale psichiatrico di Quarto dove si è incontrato con il CoordinamentoXQuarto, operatori della salute mentale, cittadini utenti e familiari, per sollecitare le istituzioni a rispettare l’Accordo di programma per realizzare un polo socio sanitario e culturale a Quarto, aperto alla città.

Alle 14, dopo la merenda sociale, Marco Cavallo è partito alla volta di Livorno quarta tappa del Viaggio.

La Tappa di Genova è stata organizzata dalla CGIL Genova e Liguria, dal ComitatoXQuarto, dalla Fondazione per la Cultura Genova Palazzo Ducale e dal Teatro dell’Ortica con la compagnia Stranità e si è svolta con il Patrocinio della Regione Liguria e del Comune di Genova 

Stefano Cecconi

Marco Cavallo: Report Tappa di Torino 14 novembre

Giovedì 14 novembre, alle 9 del mattino, Marco Cavallo è stato accolto da centinaia di studenti al “Campus Einaudi” dell’Università di Torino.

Il corteo al seguito di Marco Cavallo è stato come sempre, festoso, colorato e pieno di musica. Nel cortile, dopo il saluto di Anna Greco, presidente Forum piemontese per il diritto alla salute dei detenuti , c’è stata la performance teatrale di “ Stalker Teatro-Officine Caos ” e la lettura di testi, compresi quelli tratti dal Dialogo di Marco Cavallo con gli internati e il messaggio della Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Deborah Serracchiani. Subito dopo, nell’Aula magna del Campus, si è svolto il Convegno sulla chiusura degli OPG, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino, Cgil e Fp Cgil Piemonte, Associazione Antigone Piemonte, Comitato StopOPG, Forum piemontese per il diritto alla salute dei detenuti, Ristretti Orizzonti, Camera Penale Vittorio Chiusano, nell’ambito di “ Detenzioni 2013 ”.

Per stopOPG nazionale erano presenti, insieme ad Aldo Mazza (edizioni alphabeta Verlag) e Flora Tommaseo (autrice del libro “La stanza dei pesci” della Collana 180) , e sono intervenuti: Stefano Cecconi e Peppe Dell’Acqua, che ha anche letto il messaggio con cui il Presidente della Repubblica ha conferito la sua medaglia al “ Viaggio di Marco Cavallo nel mondo di fuori per incontrare gli internati”.

Sono state raccontate e discusse le ragioni che hanno spinto Marco Cavallo a riprendere il suo viaggio per la libertà, i diritti e il rispetto della dignità di ogni singola persona, come afferma la nostra Costituzione: questa volta per chiudere gli OPG, dire no ai mini Opg regionali e reclamare più servizi nel territorio, a partire dai Centri di Salute Mentale h24. E’ stato denunciato che in Piemonte si spenderanno 12 milioni di euro per costruire due Rems (mini Opg: le residenze dove eseguire la misura di sicurezza) con 70 posti, più degli attuali internati provenienti dalla regione ! (vedi fascicolo stopOPG).

Queste risorse, sommate a quelle di parte corrente, invece potrebbero essere destinate ai Dipartimenti di Salute Mentale per budget di salute su progetti individuali finalizzati alla cura e alla riabilitazione, per prevenire internamenti e far dimettere persone internate dall’OPG. E si è detto che, per abbattere definitivamente il muro del manicomio giudiziario, occorre modificare le norme del codice penale che riservano, come era al tempo dei manicomi prima della legge 180, un “trattamento speciale e separato per i matti”, e che perpetuano lo stigma che associa follia a pericolosità sociale.

Alle 13,30 Marco Cavallo è partito alla volta di Genova, terza tappa del Viaggio, dopo Trieste e Torino …
 

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Marco Cavallo è a TORINO

Aula Magna Campus “Luigi Einaudi” Lungo Dora Siena, 100 – Torino

CORRE LIBERO MARCO CAVALLO?

Superamento degli O.P.G. e piena attuazione della Legge Basaglia. Un percorso ad ostacoli


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