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OPG superamentoLe Regioni chiedono il rinvio al 2017 della chiusura degli Ospedali Psichiatrici GiudiziariCOMUNICATO StopOPG
La Conferenza delle Regioni ha proposto un emendamento alla legge "milleproroghe" con cui chiede di rinviare al 1 aprile del 2017 la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. La motivazione ufficiale in sintesi: non sono pronte le REMS, i cosiddetti mini Opg regionali, le Residenze in cui eseguire le misure di sicurezza detentive (vedi http://www.regioni.it/home_art.php?id=838) Rinviare ancora una volta la chiusura degli OPG - luoghi "indegni per un paese civile", come li ha definiti il Presidente Napolitano - è grave in sé, ma riteniamo sia intollerabile con una simile motivazione. Ribadiamo che il problema non è il ritardo nella costruzione delle REMS, quanto piuttosto il fatto che così facendo la chiusura degli attuali OPG determinerebbe solo la “regionalizzazione” degli stessi. Per di più nelle REMS programmate dalle regioni sono previsti mille posti, più degli attuali internati ! Pur convinti che senza modifiche del Codice Rocco, alla base della misura di sicurezza detentiva in OPG, non si possa affermare sconfitta la logica del doppio binario, che separa il destino del “folle reo” dai "sani" (come al tempo dei manicomi), sappiamo che oggi il problema va affrontato:
Per questo stopOPG insiste nel chiedere lo spostamento del finanziamento della Legge 9/2012 e dell’attenzione dei programmi regionali a favore dei “percorsi terapeutico – riabilitativi” , che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale. Questo significa orientare i finanziamenti verso i Dipartimenti di Salute Mentale nei budget di salute. Ecco perché una ulteriore proroga della chiusura degli Opg è inaccettabile senza introdurre precisi vincoli di legge che favoriscano le dimissioni e le misure alternative alla detenzione e pongano fine alle proroghe delle misure di sicurezza spesso motivate dalla mancanza di presa in carico da parte dei servizi nel territorio. P. StopOPG Ministero della Salute: i Programmi delle singole Regioni per il superamento degli OPGI Programmi delle singole Regioni per il superamento degli OPG: sono in gran parte destinati a costruire le REMS (Residenze per l’Esecuzione della Misura di Sciurezza - i cd. miniOPG), come risulta peraltro dalla Relazione del Governo sugli OPG del 16.12.2013 presentata al Parlamento (Fonte: pagina web speciale del Ministero della Salute) PROGRAMMI IN FORMATO PDF Abruzzo - Molise
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I Dsm della Lombardia non devono occuparsi dei destini dei pazienti con diagnosi psichiatrica autori di reato?Interrogativi dopo la delibera 1004/ 29.XI.2013 della Giunta Maroni
La giunta regionale della Lombardia ha deliberato il 29 novembre u.s. in tema di assistenza alle persone ristrette nelle libertà licenziando il provvedimento n. 1004 Piano di azione per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria- biennio 2014-2015. La gestione politica delle iniziative è in capo a Maria Cristina Cantù, assessora a Famiglia, solidarietà sociale e volontariato, mentre quella amministrativa è in capo alle singole Asl. Gli interventi previsti sono a favore:
È istituito un Tavolo regionale comprendente lo staff dell’assessorato, il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria, il Tribunale di sorveglianza, il Centro di giustizia minorile. A livello di ogni ASL è costituito un Gruppo interistituzionale territoriale composto da funzionari di ASL, Ufficio di Piano, Ufficio politiche del lavoro della Provincia, Istituto penitenziario, Ufficio esecuzione penale esterna, Ufficio servizi sociali minorenni. Per la ASL di Mantova, la sola ASL di Mantova, è prevista la presenza di un referente dell’opg (di Castiglione delle Stiviere) e del Dsm dell’Azienda ospedaliera “per le soluzioni possibili collegate alle dimissioni degli internati in opg che vengono affidati ai servizi del territorio”. Osservazioni e commenti: La deliberazione si muove in piena ortodossia “formigoniana”, nel rispetto cioè della separazione degli ambiti fra Sanità, assistenza, socio-sanitario, socio-assistenziale, fra Azienda ospedaliera e Asl, nella marginalizzazione dei Comuni. Ciò comporta complicazioni e farraginosità dei coordinamenti previsti (già ardui di per sé per il peso dei disagi esistenziali, delle povertà, del problematico esercizio dei diritti), ma produce anche delle assenze: mi riferisco, oltre alle assenze dei Comuni, a quelle delle Aziende Ospedaliere cui la Regione ha delegato a suo tempo le funzioni della sanità penitenziaria e a cui fanno riferimento i Dipartimenti di salute mentale (Dsm). Il risultato è sconcertante se si considera che sanità penitenziaria e Dsm dovrebbero, mi pare, svolgere un ruolo centrale nelle situazioni di vita citate. Ma vi è una sola eccezione che riguarda il “Gruppo interistituzionale territoriale” presso la ASL di Mantova, nel quale sono presenti opg e Dsm. Tale scelta può stare a significare che lo staff dell’opg di Castiglione delle Stiviere garantisce il massimo di affidabilità e delle competenze professionali disponibili per la gestione ottimale dei destini di tutte le persone internate per tutto il territorio regionale. Non si capisce invece il perché della presenza del Dsm di Mantova, che si occupa, o si dovrebbe occupare, solo delle pochissime persone mantovane internate. È vero che al Dsm/opg dell’Azienda ospedaliera di Mantova (a questo punto, ormai, una cosa sola) la giunta regionale intende affidare la gestione di 120 dei 240 posti letto lombardi delle Residenze previste per la chiusura degli opg; ma non si capisce come potrebbe lo staff del Dsm/opg di Mantova occuparsi responsabilmente, con conoscenza di causa, dei percorsi per il reinserimento delle persone sottoposte a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria di tutta la Regione. Così il Piano di azione si riduce a un gran giro di carte e relazioni piuttosto che di prese in carico e dimissioni. Un quesito però va sollevato: se la Giunta regionale ha ritenuto di costituire una eccezione per il Dsm di Mantova, vuol dire che tutti gli altri Dsm lombardi, si pensi a quelli milanesi, che hanno decine e decine di internati, di persone che ben conoscono per essere stati loro utenti, devono ritenersi esonerati dal doversi occupare dei “propri pazienti” con diagnosi psichiatrica, una volta che abbiano compiuto un reato? O questa è una materia dell’assessore alla Sanità nella quale l’assessora all’assistenza non può “mettere becco”? Ancora una volta, c’è qualcuno che risponde delle politiche per la salute mentale in Lombardia?
Luigi Benevelli
Mantova 23 dicembre 2013
Report incontro tra la Ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri e una delegazione del comitato nazionale stopOPGReport incontro STOPOPG - Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri
Roma 23 dicembre 2013
Si è svolto il 23 dicembre l’incontro tra la Ministra della Giustizia Annamaria Cancellieri e una delegazione del comitato nazionale stopOPG (Denise Amerini, Stefano Cecconi, Girolamo Digilio, Maria Grazia Giannichedda, Alessio Scandurra; con Antonella Calcaterra e Alessandro De Federici, entrambi dell’Osservatorio Carceri Unione Camere Penali Italiane). Hanno partecipato all’incontro dirigenti collaborat-rici/ori della Ministra e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziario DAP. In apertura, la Ministra si è complimentata per il “grande lavoro” (così lo ha definito) fatto da stopOPG e per il Viaggio con Marco Cavallo, e ha ribadito che il Ministero della Giustizia, avendo nella sua responsabilità la condizione delle persone private di libertà o sottoposte a misure restrittive, è anche responsabile della tutela della loro salute, che è affidata, come per tutti, alle strutture del servizio sanitario nazionale. Di qui l’attenzione e l’impegno del Ministero sulle problematiche relative sia alla salute mentale della popolazione carceraria che al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. In conclusione, due impegni importanti: 1. il DAP metterà a disposizione di STOPOPG dati aggiornati e accurati sulle persone internate (provenienza geografica e istituzionale, tipologia di internamento, proroga ecc. ); 2. con un prossimo incontro nella prima metà di gennaio proseguirà l’interlocuzione di STOPOPG con gli uffici del Ministero della Giustizia, sia sulla prossima scadenza del provvedimento di chiusura degli OPG che sui problemi di più lungo respiro relativi alla salute mentale delle persone in condizioni di detenzione e in misura di sicurezza. Questi, in sintesi, i passaggi dell’incontro:
Stefano Cecconi, Maria Grazia Giannichedda Sull’argomento: Report incontro stopOPG Sottosegretario alla Salute Fadda
Report incontro stopOPG con Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda. Consegnata la Relazione del Governo al Parlamento sugli OPG
Report incontro stopOPG - Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda Roma 18 dicembre 2013 Si è svolto oggi l’incontro tra il Sottosegretario alla Salute Paolo Fadda e una delegazione del comitato nazionale stopOPG (Adriano Amadei Denise Amerini, Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Peppe Dell’Acqua, Girolamo Digilio,). L’incontro, era stato richiesto, in particolare, per conoscere la natura dei Programmi di utilizzo del finanziamento presentati dalle Regioni sul superamento degli OPG. Ed è stata l’occasione per raccontare del grande Viaggio di stopOPG con Marco Cavallo. Il sottosegretario Fadda (che con DM 18.7.2013 ha delega del Ministro in materia di Ospedali Psichiatrici Giudiziari) ha consegnato la “Relazione - dei Ministri della Giustizia e della Salute - sullo stato di attuazione dei programmi regionali relativi al superamento degli OPG (in allegato), appena inviata al Parlamento. Nella Relazione risulta evidente quello che già avevamo denunciato: come la legge 9/2012 sia stata utilizzata dalle regioni, in gran parte, con programmi che richiedono di utilizzare le risorse in conto capitale (173 milioni), per costruire le nuove Residenze in cui eseguire la misura di sicurezza (REMS con 990 posti letto, pari al numero degli attuali internati !). E sempre nella Relazione risulta chiaro che i tempi di “costruzione” delle REMS (tabella pagina conclusiva) vanno ben oltre il termine previsto per la chiusura degli attuali OPG (1 aprile 2014); e infatti si indica chiaramente come inevitabile un’ulteriore proroga di tale termine (pagina 13 Relazione). Abbiamo ribadito che il problema non è il ritardo nella costruzione delle REMS, quanto piuttosto evitare che la chiusura degli attuali OPG si trasformi in una mera “regionalizzazione” degli stessi (proprio con le REMS si rischia l’apertura di decine di manicomi regionali). Per questo bisogna concentrare il finanziamento e l’attenzione dei programmi regionali sui percorsi di dimissione e sulle misure alternative a quelle detentive, previste dalle norme vigenti e dalle sentenze n. 253/2003 e 367/2004 della Corte Costituzionale. Questo significa orientare i finanziamenti verso i Dipartimenti di Salute Mentale. E che ciò sia possibile lo dimostrano le dimissioni di oltre mille persone internate avvenute nel triennio 2010-2012 (si vedano pagine 4 e 5 della Relazione). Tuttavia, sempre dalla Relazione, risulta che a dimissioni seguono sempre nuovi ingressi in Opg, e continue proroghe all’internamento. A conferma che, per abolire definitivamente la logica manicomiale - cioè un trattamento speciale per i “folli autori di reato”, diverso da quello usato verso i “cittadini sani” - bisogna modificare il Codice penale e gli istituti giuridici alla base dell’Opg. Si è dunque ben consapevoli che questa situazione condiziona anche il processo di superamento degli attuali Ospedali Psichiatrici Giudiziari, e a maggior ragione bisogna scongiurare l'apertura al loro posto di miniOpg/manicomi regionali, che verrebbero presto “riempiti” da nuovi ingressi. Abbiamo detto che l’orrore dei manicomi giudiziari sta anche nelle condizioni indecorose, di degrado degli ambienti, nel sovraffollamento, ma soprattutto sta nell’insensatezza dell’Opg che perpetua la logica manicomiale, in cui si sospende ogni diritto di cittadinanza e si rende impraticabile cura e riabilitazione. Per questo abbiamo chiesto di proseguire il confronto, e ribadito che una ulteriore proroga della chiusura degli Opg è inaccettabile senza introdurre precisi vincoli: che favoriscano le dimissioni e le misure alternative alla detenzione, e sulla cessazione delle proroghe all’internamento (tanto più se motivate dalla mancanza di assistenza da parte dei servizi nel territorio). In questo senso un primo segnale positivo, pur se insufficiente, è la parte della Circolare del Ministero della Salute (28.10.2013) che prevede di assegnare da subito anche ai DSM le risorse di parte corrente (38 milioni nel 2012 e 55 milioni ogni anno dal 2013). Il sottosegretario Fadda presentando la Relazione, ha sottolineato che il superamento degli OPG è un percorso difficile, complicato da ragioni anche di carattere culturale (per superare stigma e pregiudizi ancora persistenti, in questo caso che associano malattia mentale a pericolosità sociale) e reso ancor più arduo dalla debolezza di molti servizi sociali sanitari e di salute mentale nel territorio. E, pur non condividendo tutte le critiche di stopOPG (in particolare quelle sulle Rems), si è reso disponibile al confronto (come riporta la Relazione soprarichiamata: “nell’ambito di un progetto che nel rispetto della dignità umana e della salute dei pazienti garantisca le soluzioni alternative adeguate in termini di assistenza sanitaria e sociale”). Abbiamo confermato la disponibilità al confronto, che dunque ci auguriamo prosegua. Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice
P.S. Lunedì 23 dicembre stopOPG incontra il Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri PSICHIATRIA DEMOCRATICA: Proposte, propositi e riflessioni intorno all’OPG.Nei giorni scorsi una delegazione di Psichiatria Democratica ( composta dai dr. S. Di Fede, G. Loffredo, E. Lupo e G. Ortano) è ritornata ancora una volta – ci siamo augurati l’ultima - nell’OPG di Aversa per incontrare il personale e verificare, insieme, lo stato di attuazione del programma di dismissioni così come previsto per legge nel nostro Paese, nel mentre circola, insistentemente, la voce che ci sarà una nuova proroga del termine stabilito e così di tutto quanto era stato realizzato dalla Commissione Marino, non resterà che un ricordo sempre più sfocato. E così apprendiamo che le persone ristrette lì sono oltre 150 ( e di questi ben 19 stranieri verso i quali dovremmo prestare molta attenzione circa la loro futura destinazione) tra campani in numero di 50, mentre la classifica è capeggiata dai laziali che sono ben 60 e 12 gli abruzzesi e poi via via altre puntiformi presenze. Tante difficoltà, insomma, tanti ritardi nei processi di presa in carico del’utenza da parte di Dipartimenti, ASL e Regioni ma anche nuovi invii, come una sorta di tela di Penelope che non consentirà di mettere il catenaccio a quei luoghi di sofferenza. A testimoniare che lo sforzo istituzionale per apporre il cartello “Closed” ai sei OPG attivi nel Paese non è ancora concluso lo prova, anche, quanto abbiamo recentemente letto in questi giorni al Saporito, dove troneggia un manifesto che da notizia di una prossima iniziativa, dove vari artisti sono impegnati ( e del cui spirito di solidarietà, non dubitiamo) in uno spettacolo per “ l’arte che libera la speranza”. E ci siamo ancora una volta domandati: ma non li avevamo già chiusi con apposita legge questi inferni? Siamo ancora alla percezione che occorre solo sperare per farlo? O tutto è stato già vanificato da un sistema carcerario che coerentemente alla propria funzione sta recuperando logica e quanto ne consegue? Risposta del Ministero della Salute22 novembre 2013 Risposta del Ministero della Salute all'ultima interrogazione da noi presentata sullo stato di attuazione della legge di chiusura degli opg.
Viareggio 6 dicembre 2013: incontro pubblicoIl giorno 6 Dicembre 2013 alle ore 16,30
Il Sindaco di Viareggio Leonardo Betti, porterà i suoi saluti Relatori:
“Ma cosa sono gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari? Codificati con la sigla OPG, sono figli dei manicomi criminali dell’Ottocento, strutture in cui soggetti affetti da disturbi mentali che abbiano commesso reati penali, non scontano una pena, ma, benché prosciolti perché infermi di mente, sono sottoposti a una misura di sicurezza. L’attuale numero di persone presenti nei sei Ospedali psichiatrici giudiziari del nostro Paese si attesta a poco più di 1.000, dei quali oltre la metà potrebbe già oggi essere presa in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale dei territori di provenienza. Nel 2010 una Commissione parlamentare denuncia con parole insolite e pesanti come macigni, la condizione di vita di questi internati. I parlamentari entrano in questi luoghi e non credono ai loro occhi di fronte a tanto orrore. Il prezioso lavoro della Commissione Marino ha portato a una presa di coscienza sul piano generale e su quello politico della questione, tanto da stimolare il varo di una legge che prescrive con date e indicazioni più o meno adeguate la chiusura degli OPG. Ottimisticamente si disse entro marzo 2013, termine oggi prorogato ad aprile 2014. Tuttavia questa legge non potendo affrontare alla radice il problema (Codice Rocco del 1930, revisione dei concetti di imputabilità, pericolosità sociale, misura di sicurezza) suggerisce un compromesso che, a parere di stopOPG, finisce solo per regionalizzare, anziché chiudere definitivamente, gli OPG. StopOPG ritiene invece che le persone possano essere prese in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale, con programmi e con risorse ad essi riservati. Un forte servizio di salute mentale territoriale (h24) e una adeguata e pronta assistenza in carcere riducono e alla fine rendono inutile il ricorso a forme speciali di detenzione. A questo deve essere destinato il finanziamento non a nuovi manicomi! La mancata chiusura degli OPG è, anche, lo specchio di come funzionano (o non funzionano) i servizi di salute mentale nel territorio.”
Novembre 2013 - Marco Cavallo in viaggio con stopopg: pagina speciale
- per chiudere gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari italiani sono ancora in funzione, con oltre mille persone internate, rinchiuse in luoghi che il Presidente Napolitano ha definito “indegni per un Paese appena civile”.
Per sostenere il viaggio aiutaci con una sottoscrizione: Banca Etica c/c 158957 - IBAN IT62P 05018 03200 000 000 158957.
Ritorna il "Mese dei diritti umani"Il “Mese dei Diritti Umani” è la campagna di sensibilizzazione del comitato sardo “Stop Opg” che vuole coinvolgere la società civile, il mondo della cultura, della conoscenza, dell’arte e tutte le cittadine e i cittadini interessati e sensibili al rispetto dei diritti umani. L‘articolo 5 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo recita che “nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”. Nessun governo può utilizzare l’emergenza pubblica, la sicurezza e l’ordine pubblico per giustificare la tortura delle persone e negare i loro diritti. In occasione della giornata mondiale dei Diritti Umani che si celebra in tutto il mondo il comitato sardo “Stop Opg”, dopo il successo dell’anno scorso, riorganizzerà un mese di eventi di cultura e approfondimento per sensibilizzare le cittadine e i cittadini sardi alla tutela dei diritti umani. Le tematiche che verranno trattate vanno dall’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari, ai diritti nel mondo della salute mentale e al riconoscimento dei diritti civili delle persone private della libertà personale. L’iniziativa, si svolgerà dal 10 novembre al 10 dicembre 2012. La data del 10 dicembre è stata scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948. Il manifesto sardo aderisce al mese dei diritti umani proponendo l’organizzazione di un confronto sul tema del’informazione e del giornalismo 2.0 a tutti i giornali sardi online e i portali di informazione che promuovono il sapere critico. Sono previste numerose iniziative sui temi del diritto al lavoro, alla riconversione ecologica e dei diritti umani e civili delle persone detenute. L’associazione “Amici della Bicicletta” di Cagliari organizzerà anche quest’anno la pedalata per i diritti umani, il Circolo Copernico organizzerà un’iniziativa sulla pena di morte, l’Asarp, l’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica organizza un seminario pubblico sull’amministrazione di sostegno per il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza delle persone fragili. Sono previste adesioni anche dei comuni della Sardegna e la giornata di chiusura del mese dei diritti umani, come l’anno scorso, sarà curata dall’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che coinvolgerà le scuole sul tema della difesa della carta costituzionale. Le organizzazioni sensibili e interessate potranno organizzare un evento in ogni comune della Sardegna all’interno di questo periodo e dovranno comunicare giorno, luogo e titolo dell’evento, al Comitato Stop Opg. La prossima riunione delle organizzazioni aderenti al mese per i diritti umani è convocata Lunedì 21 Ottobre 2013 alle ore 16.30 a Cagliari presso la sede dell’ASARP in Via Romagna n°16, Pad. E. (Cittadella della Salute). Segreteria organizzativa Il Mese dei Diritti Umani
Il processo di superamento degli OPG rischia di uscire dai binari della legge180La risposta del sottosegretario alla Salute Fadda a interrogazione parlamentare al Senato conferma l’allarme lanciato dal comitato stopOPG
E’ in vista un nuovo rinvio per la chiusura degli OPG Sottosegretario Fadda: "… per le Regioni più efficienti sarà quasi impossibile rispettare il termine previsto dalla norma."
Si stanno aprendo circa mille posti in strutture manicomiali regionali (le REMS o miniOPG): Sottosegretario Fadda: "… In merito al numero dei posti letto, i programmi presentati prevedono l’allestimento di circa 970 posti a fronte dei 1400 finanziabili (ndr: sic) La dimensione delle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza deve infatti tenere conto anche delle eventuali future decisioni dei magistrati di assegnare nuovi soggetti alle Residenze stesse".
Comitato Regionale stopOPG Sardegna: riunione 7 ottobre a Cagliari per preparare "il mese dei diritti umani"la prossima riunione delle organizzazioni aderenti al comitato sardo "Stop Opg" è convocata Lunedì 7 Ottobre 2013 alle ore 17.00 a Cagliari presso la sede dell'ASARP in Via Romagna n°16, Pad. E. (Cittadella della Salute). All'ordine del giorno l'organizzazione del "Mese dei diritti Umani 2013". Alla riunione sono invitate alla partecipazione le organizzazioni aderenti al "Mese dei Diritti Umani organizzato l'anno scorso. Vista l'importanza dell'ordine del giorno, come proposto lo scorso anno,chiediamo a tutte le organizzazioni aderenti al comitato di non mancare e coinvolgere altre organizzazioni, e altre cittadine e cittadini sensibili, e chiediamo di comunicarci una data, compresa tra il 10 Novembre e il 10 Dicembre, in cui inserire nel programma e locandina un iniziativa per ogni organizzazione aderente al "Mese dei Diritti Umani".
per il comitato sardo Stop Opg PUGLIA: anche qui la Giunta prevede 3 "mini OPG" (strutture speciali per 60 posti letto totali), invece che Progetti alternativi al'internamento.Il testo del messaggio di Antonella Morga, stopOPG Puglia a Elena Gentile, assessore regionale alla salute e alle politiche Sociali della Puglia
Cara Elena ho letto che ieri in Giunta avete approvato il Programma relativo alla realizzazione di strutture sanitarie extraospedaliere per il superamento degli OPG. Constato ancora una volta che le decisioni assunte non hanno tenuto conto delle indicazioni che come comitato regionale,di cui io sono la portavoce, abbiamo provato ad indicare il 22 di marzo scorso.
Inoltre constato che ,come ormai è cattiva consuetudine, nessun confronto in merito è stato attivato con chi rappresenta Organizzazioni,Associazioni, Cittadinanzattiva,etc. Non è possibile che si proceda così e che tutto avvenga nella dimensione di decisioni assunte dalla dirigenza dell'Assessorato,magari dopo confronti con i responsabili delle ASL di riferimento,senza avere luoghi democratici di confronto.
Ti invito se puoi a recuperare per evitare ulteriori tensioni che già in alcuni dei territori interessati stanno portando a proteste e contestazioni. La democrazia richiede tempo e pazienza e non la si può rivendicare solo quando riguarda le decisioni del governo nazionale.
Ti ho allegato tutto il materiale prodotto in precedenza per consentirti di ricostruire la storia di un interlocuzione che purtroppo si è fermata solo a scambi epistolari.
Attendo un tuo segnale in assenza del quale decideremo come Comitato pugliese le azioni da intraprendere.
Antonella Morga
(stopOPG Puglia) StopOPG lancia un allarme al Ministro della Salute: il rischio che il processo di superamento degli OPG esca dai binari della legge 180/78 è altissimo.Oggetto: chiusura Ospedali Psichiatrici Giudiziari OPG c.a. Beatrice Lorenzin - Ministro della Salute Gentile Ministro della Salute, In attesa di riscontro, cordiali saluti p. stopOPG nazionale
StopOPG lancia un allarme al Ministro della SaluteIl rischio che il processo di superamento degli OPG esca dai binari della legge 180/78 è altissimo. Siamo disponibili a collaborare: vogliamo evitare questo deragliamento, e riprendere il faticoso cammino per affermare il diritto alla tutela della salute mentale. In allegato la lettera indirizzata al Ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin. Lettere: contenzione zero... di Antonella TuoniLa direttrice reggente dell’OPG di Montelupo Fiorentino racconta come, e perché, ha abolito la pratica della contenzione nell’istituto. E solleva la questione “della contenzione zero” in qualsiasi struttura psichiatrica. E’ certo un fatto molto positivo, che va apprezzato e incoraggiato. Naturalmente, per noi resta ferma la lotta per abolire gli OPG: come tutte le istituzioni totali, pur “migliorati”, restano gravemente nocivi per la salute e per i diritti delle persone. Approfondimento RAI TG2: gli ospedali psichiatrici giudiziari.Il servizio sugli OPG andato in onda il 25-07-2013 nell'edizione delle 20:30 del TG2 Interviene don Pippo Insana L’intervento di stopOPG al convegno di Napoli “la dignità umana - Ospedale Psichiatrico Giudiziario”guarda l'intervento di Stefano Cecconi da Youtube Riparto 55 milioni superamenti OPG la Delibera CIPE in Gazzetta UfficialeFondo sanitario nazionale 2013 - Ripartizione della quota destinata al finanziamento di parte corrente degli oneri relativi al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari. (Delibera n. 15/2013). (13A06126) (GU Serie Generale n.166 del 17-7-2013)
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