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DocumentiCommissione d’inchiesta SSN: provvedimenti di sequestro per gli OPG di Barcellona Pozzo di Gotto e di Montelupo Fiorentino
Opg, sequestri in Toscana, Sicilia e Abruzzo. ''Diritto alla salute non garantito''
Mercoledì 19 Dicembre 2012 15:52 -
La Commissione d’inchiesta ha dato avvio questa mattina a tre differenti operazioni di sequestro con l’ausilio dei carabinieri. Marino: ''Provvedimenti gravosi di cui la commissione si assume la responsabilità con rigore''.
ROMA – La Commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale ha dato avvio questa mattina a tre differenti operazioni di sequestro con l’ausilio dei carabinieri in Toscana, Sicilia e Abruzzo. È quanto ha annunciato Ignazio Marino, presidente della Commissione, durante la conferenza stampa in corso presso la Sala Caduti di Nassirya presso il Senato di presentazione del bilancio delle attività della Commissione sugli Opg.
L’operazione si inquadra nell’ambito dell’inchiesta sulla salute mentale e gli ospedali psichiatrici giudiziari, le strutture sottoposte a sequestro sono il reparto denominato “PESA” all’interno dell’ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino; l’intero ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto; alcuni container in cui alcune decine di giovani pazienti psichiatrici dell’Aquila, dopo il terremoto del 2009, erano costretti a recarsi per poter prendere parte a progetti terapeutico-riabilitativi.
Montelupo Fiorentino. Gli internati del reparto "PESA" sono 15 ed entro sette giorni dovranno essere trasferiti. In totale nell'OPG ci sono ora 102 internati, per lo più concentrati in un reparto completamente nuovo che è stato occupato solo di recente, in attesa della chiusura definitiva dell'Opg prevista dalla legge per il 31 marzo 2013. Nel provvedimento di sequestro, spiega la Commissione, si legge che "continuano a essere radicalmente deficitarie" le condizioni strutturali ed igienico-sanitarie, recando "pregiudizio ai diritti costituzionalmente garantiti" come il diritto a forme di detenzione che non siano contrarie al senso di umanità, il diritto alla salute e il diritto all'incolumità.
Barcellona Pozzo di Gotto. L'Opg siciliano dovrà essere definitivamente chiuso entro 30 giorni, spiega la Commissione, e gli internati da trasferire sono 205. “Pur notando alcuni miglioramenti in diverse aree della struttura, segnalati nel provvedimento di sequestro – spiega la Commissione -, i reparti dell'Opg ‘mantengono una conformazione del tutto inidonea per una struttura che dovrebbe garantire standard da residenza psichiatrica e soffrono di una condizione di intollerabile sovraffollamento (fino a 12 pazienti per cella)”. Difficoltà confermate dallo stesso direttore dell'Opg che ha confermato che “mancano figure mediche specialistiche per l'assistenza agli internati: persone che soffrono di cuore, disabili in sedia a rotelle, pazienti affetti da ernie e da altre disfunzioni gravi non possono essere assistiti. Lo stesso vale per la terapia psichiatrica e psicologica”.
"Si tratta di provvedimenti gravosi di cui la Commissione d'inchiesta si assume la responsabilità con rigore – ha affermato Marino - dentro gli Opg non si può assistere un internato che ha un infarto, per non parlare di persone con patologie gravemente invalidanti, come la cancrena dovuta al diabete, che hanno aspettato periodi interminabili prima di essere trasferiti in un vero ospedale per una amputazione. Nonostante i miglioramenti notati nei due Opg sottoposti a sequestro, abbiamo constatato che il diritto alla salute non è assolutamente garantito: queste strutture purtroppo restano carceri-ghetto che in alcun modo assomigliano a un ospedale".
Fonte: Redattore Sociale
18 dicembre 2012: Report incontro del Comitato stopOPG e Ministero della Salute
Si è svolto martedì 18 dicembre il previsto incontro tra stopOPG e rappresentanti del Ministero della Salute *
L’incontro è stato del tutto interlocutorio.
Tuttavia ci ha permesso un primo confronto diretto con i rappresentanti del Ministero, che dovranno vagliare i programmi regionali per l’utilizzo dei finanziamenti destinati al superamento degli OPG.
E perciò abbiamo:
Vi è incertezza circa il rispetto della date per la chiusura degli OPG (1 febbraio - 31 marzo 2013) , anche perché i programmi assistenziali e sulle strutture, che ogni regione deve sottoporre al vaglio e al Decreto del Ministro della Salute per ottenere i finanziamenti di parte corrente e in conto capitale, non sono ancora stati presentati, dato che il Decreto successivo alle due Intese sul riparto dei finanziamenti non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il capo dipartimento Oleari solleciterà al Ministro una risposta alla richiesta, che avevamo già presentato, per la costituzione presso il Ministero della Salute di una sede di osservazione sul superamento degli OPG, cui partecipi anche stopOPG.
La situazione è talmente incerta che sarebbe necessario, come abbiamo già scritto, l’istituzione di una specifica autorità di garanzia nazionale (che possa agire anche con funzioni commissariali ad acta) per l’attuazione dei programmi delle regioni e per il loro monitoraggio. E la previsione di sanzionare le inadempienze regionali .
In sostanza l’incontro ha confermato la necessità di proseguire con l’iniziativa dei comitati stopOPG regionali nei confronti delle rispettive Giunte e con la mobilitazione di stopOPG nazionale.
Stefano Cecconi
* Erano presenti, per il comitato stopOPG: Denise Amerini, Cesare Bondioli, Giovanna Del Giudice e Stefano Cecconi; per il Ministero della Salute: il capo di Gabinetto Guido Carpani, il Capo Dipartimento sanità pubblica e innovazione Fabrizio Oleari, la dirigente Silvia Arcà e Guido Ditta.
Comiato StopOPG Sardegna: l'Asarp incontra l'assessore alla Salute e chiede l'apertura di un tavolo di confronto.Asarp
COMUNICATO Cagliari, mercoledì 12 dicembre 2012. L’incontro, convocato dall'assessore alla salute Simona De Francisci, apre il confronto con le associazioni dei familiari sulle linee guida della salute mentale definite da Regione e Commissione tecnica sulla salute mentale, per la riorganizzazione dei servizi e il riparto Soddisfazione per apertura tavolo di confronto. La delegazione dell'Asarp esprime soddisfazione per l'apertura del tavolo di confronto sulla con le associazioni per la salute mentale, un tavolo di confronto richiesto dall'insediamento della attuale giunta regionale e mai avvenuto. L'Asarp, presente insieme al comitato sardo Stop Opg ha dichiarato che l'unica strada in grado di garantire una reale partecipazione democratica alle scelte di programmazione è la convocazione di tutte le associazioni rappresentative dei familiari. Centri di Salute Mentale aperti sulle 24 ore. L'Asarp ha chiesto all'Assessore alla Salute una organizzazione diversa dei Centri di Salute Mentale attraverso pratiche di cura e di presa in carico orientate alla guarigione e non alla istituzionalizzazione con i Centri di Salute Mentale aperti sulle 24 ore, distribuiti su tutto il territorio regionale sull'esempio dei modelli di salute di comunità più avanzati realizzati in Italia e auspicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Abolizione di ogni forma di contenzione. L'Asarp ha ribadito la ferma condanna di qualunque misura coercitiva possa essere attuata nei servizi di diagnosi e cura del territorio regionale (in particolare porte chiuse, contenzione chimica e contenzione meccanica) e ha chiesto all'assessore De Francisci un organizzazione dei servizi che garantisca la rimozione di tutte le cause che portano a comportamenti illegittimi da parte di operatori della salute mentale. No ai mini Opg in Sardegna. Asarp e Stop Opg hanno espresso preoccupazione per lo stato di attuazione del processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Le due Intese, sancite in Conferenza Unificata il 6.12.2012, sul riparto dei finanziamenti destinati agli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ex art. 3 ter della Legge 9/2012 potrebbe portare il processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari alla sola costruzione “strutture speciali regionali” (che abbiamo chiamato“mini OPG”). Per Asarp e Stop Opg per evitare che ciò accada, nel procedimento attuativo dei riparti bisogna
Gisella Trincas (Asarp) 3381597287 Riparto finanziamenti Ospedali Psichiatrici Giudiziari, priorità: ai DSM per le dimissioni e la cura fuori dagli OPG (e dai mini OPG). Le proposte di stopOPG al Ministro della Salute Balduzzi e al Presidente Conferenza Regioni Errani
La lettera “chiudono gli OPG o riaprono i manicomi” - PROPOSTE del Comitato stopOPG inviata al
“Nessun Ospedale Psichiatrico Giudiziario a Cagliari” – Ordine del Giorno approvato dalla Commissione Politiche Sociali del Comune di CagliariLa commissione Politiche sociali si schiera contro l’eventuale costruzione di un Opg nel territorio comunale. No anche a strutture con caratteristiche simili “che abbiano come finalità la detenzione delle persone e non la loro cura”
“Nessun Opg a Cagliari”. La commissione Politiche sociali si schiera contro l’eventuale costruzione di un Ospedale Psichiatrico Giudiziario nel territorio comunale. No anche a strutture con caratteristiche simili “che abbiano come finalità la detenzione delle persone e non la loro cura”. La decisione arriva dopo le ipotesi sollevate nella scorsa primavera.
Dal Comune arriva un secco no alla costruzione di un ospedale psichiatrico giudiziario a Cagliari. Per ora si tratta di un primo passaggio avvenuto nella commissione Politiche Sociali, presieduta da Fabrizio Rodin (Pd), tramite l’approvazione di una mozione che dovrebbe passare in Consiglio comunale senza troppi ostacoli.
Il documento votato parte dal presupposto che gli Opg, che a partire dagli anni ‘70 hanno sostituito i manicomi criminali, sono strutture finalizzate alla reclusione ed in teoria al recupero di persone affette da malattie psichiatriche. In realtà i dati raccolti a livello nazionale “ritengono che circa un terzo degli internati sia responsabile solo di reati minori, mentre un quarto non ha più avuto conferma giudiziaria della propria pericolosità sociale”. Attualmente in Italia sono presenti sei ospedali di questo tipo nei quali sono detenute oltre 1300 persone: “Stime attuali parlano di trenta sardi reclusi in queste strutture, tra questi i cittadini cagliaritani sono passati da otto a due negli ultimi mesi”.
A febbraio 2012 il Parlamento ha votato una legge per il “superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari” con la chiusura prevista entro marzo 2013. Tuttavia per evitare che cambiando il nome questi centri rimangano, la commissione ha voluto chiudere la questione ad eventuali dubbi, anche alla luce delle dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità, Simona De Francisci, che nel maggio scorso seppur negando l’apertura di Opg in Sardegna aveva parlato di nuove “strutture in grado di accogliere i detenuti con patologie della psiche, con l'obiettivo di tutelare la loro salute in una cornice di sicurezza per il resto della cittadinanza”.
Così la decisione della commissione è stata quella di proporre all’Aula la “contrarietà alla costruzione di un Opg sul proprio territorio o di una altrimenti denominata struttura con caratteristiche simili, cioè segregante e totalizzante e che abbia come finalità principale la detenzione delle persone e non la loro cura”. Inoltre auspica che “i percorsi di cura e di recupero vengano separati dal momento della pena” e chiede alla Regione di utilizzare parte dei finanziamenti dedicati alla costruzione di nuove strutture per definire percorsi di reinserimento sociale.
da www.cagliaripad.it: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=506
Due poesie sugli OPG di Rita FilomeniPubblichiamo due testi poetici sugli Opg di Rita Filomeni dal titolo: . ospedali psichiatrici giudiziari . nuovi opg
Rita Filomeni (1975) è un poeta. Ha pubblicato la raccolta “Scardinare l’acqua” (LietoColle, 2011). Sostiene la campagna StopOPG «perché da troppi anni ormai nel nostro paese la verità è divenuta un rumore da allontanare, ed il coraggio il sabotatore dei nostri opachi desideri di tranquillità e bonaria sopravvivenza individuale».
“signor Ministro: chiudono gli OPG o riaprono i manicomi ?”
Il Ministro della Salute Balduzzi propone alle Regioni il riparto dei finanziamenti (spesa corrente: 38 milioni nel 2012, 55 milioni a partire dal 2013. Spesa conto capitale: 117 milioni nel 2012 e 57 milioni nel 2013). Sembrano finanziamenti tutti destinati alle strutture sostitutive gli attuali OPG (i mini OPG), invece che alle persone: per dimissioni, progetti terapeutico - riabilitativi individuali che permettano di eseguire la misura di sicurezza FUORI dall’OPG. E allora resta la domanda “signor Ministro chiudono gli OPG o riaprono i manicomi ?”
testo del comunicato dal sito del Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/attualita/paDettaglioComunicati.jsp?id=3779 Comunicato n. 244 - 21 novembre 2012 Superamento opg: Ministero Salute, definito riparto fondi per nuove strutture Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, ha inviato alla Conferenza Stato-Regioni lo schema di decreto contenente il riparto tra le Regioni dei fondi per il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari previsto dall'articolo 3-ter comma 6 del decreto-legge 211/2011. Si tratta di 174 milioni (117 per il 2012 e 57 per il 2013) finalizzati alla realizzazione e riconversione delle strutture, mentre lo stanziamento per il loro funzionamento e per l'adeguamento del personale ammonta a 38 milioni per il 2012 che saliranno a 55 milioni annui a partire dal 2013.
Il riparto dei fondi è un passo decisivo nel percorso che porterà finalmente alla chiusura degli Opg e alla nascita delle nuove strutture residenziali che li sostituiranno. I requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi di queste strutture, a garanzia della loro sicurezza per pazienti, personale e territorio che le ospiterà, sono stati definiti da un decreto del Ministro della Salute di concerto con il Ministro della Giustizia firmato il 1 ottobre scorso e pubblicato lunedì in Gazzetta ufficiale.
E’ da sottolineare il criterio con cui è stato disposto il riparto dei fondi: metà delle risorse verranno divise tra le Regioni in base alla popolazione residente, mentre l'altra metà sarà ripartita in base al numero dei soggetti attualmente internati negli Opg suddivisi per Regione di residenza e non a seconda della Regione attuale di ricovero. L'obiettivo, infatti, è quello di favorire l'avvicinamento di queste persone al proprio luogo di origine: un principio di civiltà decisivo per favorire il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti.
Comitato StopOPG Sicilia scrive al Presidente della Regione Crocetta
COMITATO STOPOPG SICILIA – CGIL SICILIA – ARCI SICILIA – AUSER – CARITAS – CITTADINANZATTIVA – C.R.A.S.M. – F.P. CGIL SICILIA – F.P. CGIL MEDICI SICILIA – ASS- VOLONTARIATO “CASA DI SOLIDARIETA’ – ACCOGLIENZA DI BARCELLONA P.G.
AL PRESIDENTE DELLA REGIONE
ON.LE ROSARIO CROCETTA
e.p.c. ALL’ASSESSORE ALLA SANITA’
D.SSA LUCIA BORSELLINO
Preg.mo Presidente,
con la presente il Comitato STOP-OPG Sicilia come gia’ richiesto durante la campagna elettorale chiede un urgente incontro con la S.V. al fine di fare il punto della situazione rispetto al definitivo superamento dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona P.G. come disposto, a livello nazionale, dalla L. 9/2012.
Come Le sara’ noto la regione siciliana ad oggi non ha recepito il decreto del Presidente del Consiglio dell’1.04.2008 che dispone il passaggio del Servizio sanitario delle Case penitenziarie (e quindi dell’ OPG) dal Ministero della Giustizia alla Sanita’ Nazionale, attuato gia’ da tempo da parte di tutte le regioni. Determinando la mancata presa in carico da parte del servizio regionale sanitario siciliano dei pazienti “detenuti” nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto.
Nella nostra regione di fatto persiste una vera mancanza di diritto di cittadinanza e dignita’ umana alla persona inferma di mente internata, con il permanere di una struttura che ha tutte la caratteristiche di un internamento di tipo “concentrazionario”!
Tenuto conto che:
Rimanendo in fiduciosa attesa, confidando nella Sua immediata attenzione verso questi cittadini internati che vivono in uno stato di non cura e di mancanza di rispetto della loro dignità e ritenendo che se “rivoluzione” deve essere, deve partire dai più deboli, dagli umili, da chi non ha rappresentanza sociale, civile e politica, pensiamo che la Sua proposta politica, può essere anche per Loro certezza di speranza, di diritto e di riscatto sociale.
Palermo, 20 novembre 2012
p. il Comitato STOPOPG Sicilia
Franco Gervasi
p. la Segreteria Regionale Cgil Sicilia
Elvira Morana
Comitato regionale stopOPG LAZIO: usare subito il fondo regionale per dimettere dagli OPG gli internati con i progetti individuali di cura e riabilitazione
Alla c.a. Presidente Regione Lazio
On. Renata Polverini
Assessore ai Servizi Sociali
On. Aldo Forte
e p.c.
Direttore della Direzione Dott.ssa Miriam Cipriani
Il Dirigente dell’Area Dott.ssa Simonetta Fratini
Oggetto: modalità di gestione del fondo della LR 11/2012 art. 8 commi 44-45 e 46
In riferimento alla nota del 29.10.2012 inviata ai Direttori dei DD.SS.MM. da parte del Dipartimento Programmazione Economica e Sociale riguardante le modalità di utilizzo del Fondo di cui alla legge in oggetto, finalizzato al recupero e al reinserimento sociale dei pazienti dimissibili dei circa 160 residenti nel Lazio e attualmente internati presso gli OPG di Aversa, Napoli e Castiglion delle Stiviere, il Comitato Stopopg del Lazio nel prendere atto con soddisfazione dello stanziamento da parte della Regione Lazio invia alle SS.VV. la seguente nota.
Il Comitato Stopopg del Lazio ritiene che detto fondo sia utilizzato per il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti dimissibili mediante “Percorsi terapeutico/riabilitativi individualizzati a forte integrazione socio-sanitaria”, da parte dei Dipartimenti di salute mentale delle ASL. In particolare si ritiene utile assegnare le risorse in modo proporzionale (quota paziente) al numero dei pazienti dimissibili e presi in carico dai DSM delle Asl di residenza.
Di conseguenza, siccome l’azione di presa in carico non si esaurisce con la collocazione dei pazienti in strutture quali le Comunità terapeutiche che rappresenta l’inizio di un percorso che dura nel tempo, i progetti di presa in carico non possono concludersi entro il 2012.
Pertanto il Comitato stopopglazio chiede alle SS.VV. di approvare entro il 2012 i progetti per la presa in carico di tutti gli internati dimissibili dei circa 160 residenti nel Lazio, fermo restando che la durata degli stessi va ben oltre l’anno di competenza del fondo stesso.
In attesa di riscontro, cordiali saluti
p. Il Comitato Regionale STOP OPG
Giorgio Cerquetani, Tonia Di Cesare, Girolamo Digilio
Ottobre 2012 – ,Marzo 2013 : sei mesi di mobilitazione: “chiudono gli OPG o riaprono i manicomi ?”
OTTOBRE 2012 – MARZO 2013Sei mesi di mobilitazione: “chiudono gli OPG o riaprono i manicomi ?”
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